In Consiglio comunale dibattito su una manovra da 123 milioni di euro. L'assessore Polastri: un bilancio difficile "ma senza drastici tagli ai servizi"
22-02-2005 / Giorno per giorno
"Con la Finanziaria 2005 si è consumato un ulteriore, grave, sfilacciamento dei rapporti tra Governo ed enti locali". Le 45 cartelle della relazione di Bilancio che l'assessore Roberto Polastri ha presentato ieri sera al Consiglio prendono snodo da questa affermazione. Polastri ha citato il presidente nazionale dell'Anci, Leonardo Dominici, riferendo una sua frase ("Siamo all'umiliazione e alla mortificazione delle amministrazioni locali") come emblematica dello stato d'animo che accomuna l'insieme degli amministratori locali, provinciali e delle Regioni. "Le norme centralistiche della legge Finanziaria - ha aggiunto - impongono agli enti locali tagli di spesa e vincoli al sistema delle entrate che comporteranno l'amara scelta della riduzione dei servizi e degli investimenti e l'aumento della pressione fiscale in sede locale. Ogni scelta federalista e di autonomia responsabile è stata calpestata..." "In questo contesto, che perdura da anni - ha osservato ancora Polastri - si sono sedimentate le difficoltà e le rigidità che rendono il bilancio di previsione del Comune di Ferrara un momento critico nella vita del nostro Ente. Il taglio sistematico dei trasferimenti operato dal Governo ha comportato una perdita di risorse finanziarie che i termini reali è superiore ai 7 milioni di euro rispetto all'esercizio 2001. Il tratto distintivo della manovra di bilancio 2005 - ha proseguito - si sostanzia nella necessità di dover fronteggiare un disavanzo tendenziale di oltre 10 milioni di euro derivanti dal sommarsi di minori entrate e maggiori spese caratterizzate, nella quasi totalità dei casi, dal criterio dell'oggettività". A fronte di ciò la Giunta di Ferrara ha però "ritenuto inaccettabile il taglio drastico delle spese per i servizi da erogare ai cittadini che, nelle dimensioni idonee ad equilibrare il disavanzo, avrebbe comportato la cancellazione di interi pezzi del sistema di welfare cittadino e l'impossibilità di continuare a mettere a disposizione le risorse necessarie per continuare l'opera di valorizzazione culturale, turistica ed economica della città e del suo tessuto produttivo". Tagli alle spese degli assessorati sono stati operati "e sono significativi" - ha riconosciuto Polastri: ammontano a quasi 2 milioni di euro che rappresentano l'8% in meno in termini reali di quanto speso nel 2004, "ma non sono tali da mettere in discussione l'operatività dei servizi e delle attività comunali così come i ferraresi le conoscono". Il dibattito sulla manovra di bilancio, che ha un peso di 123 milioni di euro, proseguirà ad oltranza in Consiglio comunale ogni giorno (con l'eccezione del week end) sino alla votazione finale prevista per la prossima settimana.