Un laboratorio teatrale per far incontrare carcere e città
01-03-2005 / Giorno per giorno
Nascerà presto anche a Ferrara una compagnia teatrale formata da attori-ospiti dell'istituto carcerario. I primi passi del progetto, inserito nell'ambito della programmazione degli obiettivi per Piano di Zona 2005/2007 del Comitato carcere, avverranno sabato 5 marzo grazie ai membri della compagnia teatrale La Fortezza. Il gruppo, costituitosi negli anni ottanta all'interno delle carceri di Volterra sotto la guida del regista Armando Punzo è in questi giorni di scena al teatro Comunale con lo spettacolo "I pescecani - ovvero quello che resta di Bertolt Brecht". I carcerati-attori proporranno nella casa circondariale di Ferrara una riflessione sul loro lavoro al personale di custodia della struttura, educatori e assistenti sociali della città. Da questo incontro e sulle tracce dell'importante e per certi versi inimitata esperienza, prenderà il via per gli ospiti dell'istituto penitenziario cittadino un laboratori teatrale della durata di un anno (ma inserito in un disegno di carattere triennale) condotto con da operatori e attori del Teatro Nucleo. Scopo del laboratorio sarà appunto la nascita di una compagnia con la quale sia intraprendere un percorso creativo di produzione teatrale in grado di confrontarsi con altre esperienze nazionali ed europee, sia incidere concretamente nel tessuto culturale della comunità ferrarese. "Con questa e con le altre iniziative inserite nell'ambito degli obiettivi per Piano di Zona - ha affermato durante la presentazione l'assessore Maria Giovanna Cuccuru, alla presenza dei diversi responsabili delle istituzioni coinvolte - miriamo in particolare ad intensificare i rapporti fra l'Istituto carcerario e le istituzioni della città. Vogliamo insieme diffondere una maggiore conoscenza della vita all'interno del carcere, ponendo in questo modo le condizioni per un avvicinamento e un'accoglienza delle persone detenute al momento della loro uscita dal carcere". Un impegno forte, quello assunto dai vari soggetti della rete (Amministrazione comunale e provinciale, Centro servizi alla persona, Formazione professionale, Csa, Forum terzo settore, Centro servizi volontariato, Teatro comunale, Centro teatro universitario) coinvolti nel dare corpo agli obiettivi illustrati dal Piano di Zona. Obiettivi che si snoderanno in diversi ambiti di intervento, da quello lavorativo a quello della formazione professionale, dalle attività laboratoriali (come appunto la compagnia teatrale) e sportive fino ad arrivare all'istruzione, all'informazione e alla promozione. "Sono tutti temi che cercheremo di sviluppare insieme, - ha ribadito l'assessore - in un'ottica di sussidiarietà orizzontale, con la convinzione che attraverso questi interventi sarà possibile creare punti di riferimento positivi per i carcerati e diffondere una maggiore conoscenza reciproca".