"A fronte della conferma della chiusura della Navale Assicurazioni e del preannunciato trasferimento all'Unipol di Bologna degli ottanta dipendenti, - ha affermato oggi il sindaco Gaetano Sateriale nel corso di una conferenza stampa in Municipio - chiediamo che nel piano industriale complessivo del gruppo si possa aprire la strada ad altre soluzioni. L'invito, che rivolgiamo come istituzione, è innanzi tutto di non agire nella scelta unilaterale della mobilità collettiva, anche in considerazione dell'esistenza di contratti e accordi che non prevedono tale disponibilità." Questa operazione - è stato ricordato - al di là delle conseguente immediate, costituirebbe anche un precedente negativo per tutto il settore bancario assicurativo, un comparto oggi in sofferenza. "All'Unipol, - ha proseguito il sindaco - azienda fortemente radicata nel nostro territorio e legata al mondo cooperativo, chiediamo pertanto che all'interno della sua attività ferrarese metta in atto le aperture necessarie ad assorbire la quota di lavoro priva di attività in seguito alla chiusura della Navale." Una decisione, quella della cessazione dell'istituto assicurativo di via Borgoleoni, da sempre non condivisa dall'Amministrazione comunale, perché ritenuta causa di impoverimento del territorio sia dal punto di vista economico sia occupazionale. "La nostra posizione - ha aggiunto l'assessore Aldo Modonesi - è stata fortemente sostenuta anche negli incontri con i sindacati dei lavoratori, insieme alla necessità di aprire un più diretto confronto con Unipol." I dipendenti, dal canto loro, hanno da tempo espresso contrarietà alla mobilità, che ritengono immotivata soprattutto se fatta per sole esigenze di riorganizzazione. Il piano industriale complessivo del gruppo prevede per il mese di aprile i primi atti del trasferimento amministrativo verso Milano e solo dopo l'estate l'avvio della mobilità per i lavoratori ferraresi destinati alla sede Unipol di Bologna.