Un biglietto ferroviario per ripercorrere il passato tra i ricordi dei deportati
14-03-2005 / Giorno per giorno
E' un treno che viaggia sui binari della storia, attraverso il dramma della deportazione, quello che anche quest'anno farà tappa alla stazione di Ferrara dal 7 al 9 aprile prossimi. Un convoglio di carri merci del tutto simile a quelli che sessant'anni anni fa servirono da mezzo di trasporto verso i campi di sterminio e che oggi offre ai giovani l'occasione di ripercorrere le vicende dei connazionali che furono costretti a compiere quei viaggi. Riproposta a Ferrara per il secondo anno consecutivo, l'iniziativa del "Treno della memoria" è realizzata dall'associazione "Post quem cultura e memoria partecipata" e gode del sostegno e del patrocinio delle Ferrovie dello Stato e di una serie di istituzioni e associazioni cittadine, tra cui Comune, Provincia, Centro servizi amministrativi, Prefettura, teatro Comunale, Istituto di Storia contemporanea, Comunità ebraica e Anpi (Associazione nazionale partigiani italiani). Ideata e diretta da Beppe Rosso, Antonio Cassarà ed Elena Castelli, l'iniziativa porta il sottotitolo di "Spettacolo a percorso per attore e novanta spettatori su un treno di carri bestiame". Si tratta infatti, come dichiarato dagli organizzatori, di uno spettacolo teatrale che si trasforma in museo itinerante e si sposta di città in città raccogliendo le esperienze e le informazioni sulle deportazioni avvenute nei diversi territori. Ad accompagnare studenti e spettatori all'interno del convoglio sarà l'attrice Irene Zagrebelsky, che interagirà con loro coinvolgendoli nella rievocazione dei viaggi verso i lager. La conclusione del percorso sarà, invece, affidata alle testimonianze dirette dei sopravvissuti che vorranno partecipare di persona per trasmettere le proprie memorie alle nuove generazioni. Nel presentare stamani l'iniziativa alla stampa, l'assessore alla Pubblica istruzione e Politiche per la pace Alessandra Chiappini ha dichiarato come "la decisione di riproporla per il secondo anno, in prossimità del 60° anniversario della Liberazione, è apparsa quasi naturale, visto il successo della prima edizione e le numerose richieste delle scolaresche rimaste escluse. Proprio ai più giovani infatti si rivolge un evento come questo, che con grande efficacia offre una ricostruzione emotiva degli eventi, entrando in una dimensione, quella delle emozioni appunto, che facilmente si tende a perdere col passare del tempo". Nel ringraziare i partner ferraresi, Elena Castelli dell'associazione Post quem ha espresso soddisfazione per il fatto che "l'edizione dello scorso anno è servita a far emergere nuove testimonianze che saranno proposte agli spettatori in questa edizione". L'iniziativa sarà tra l'altro accompagnata dalla staffetta della fiaccola della libertà, che partirà il 5 aprile da Gorino e viaggiando sulla destra Po arriverà alla stazione di Ferrara il 7 in occasione dell'apertura dell'evento, ripartendo poi per un percorso lungo il Po fino a Torino. Gli spettacoli saranno replicati per le scolaresche in tre differenti orari (9,30 - 10,30 - 11,30) nelle mattine del 7,8 e 9 aprile. Nei pomeriggi dell'8 e del 9 saranno inoltre proposte due repliche per i cittadini interessati. Il numero di partecipanti è limitato a 90-100 per ogni spettacolo. L'ingresso è gratuito e la prenotazione obbligatoria. Le scuole possono dare la propria adesione contattando il Csa, mentre per il pubblico la prenotazione va effettuata chiamando il teatro Comunale, dal lunedì al sabato, dalle 16 alle 19, al numero 0532 202675.