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In autunno San Cristoforo riapre al culto, il tempio tornerà allo splendore antico

13-04-2005 / Giorno per giorno

I lavori di ristrutturazione al tempio di San Cristoforo alla Certosa saranno conclusi entro luglio e in autunno la chiesa sarà riaperta al culto. In seguito saranno progressivamente ricollocati gli arredi originali cinquecenteschi, in fase di restauro, e nei primi mesi del 2007, in concomitanza con le celebrazioni e gli eventi per "l'anno degli Estensi", il tempio assumerà un aspetto molto simile a quello che ebbe nel Rinascimento. "Stiamo realizzando un progetto complesso e ambizioso - ha detto il sindaco Gaetano Sateriale - che a Ferrara non ha eguali. Riporteremo il tempio alla ricchezza e all'eleganza che lo caratterizzavano nel Cinquecento". San Cristoforo tornerà, quindi, ad occupare il posto di rilievo che gli spetta nel panorama architettonico-culturale della città. L'opera di restauro, iniziata nel gennaio 2004, è promossa dall'Amministrazione comunale, sotto la direzione di Andrea Malacarne e il coordinamento dell'ufficio Restauri del settore Realizzazione e manutenzione opere pubbliche. Il costo, di un milione 500mila euro, è sostenuto per 820mila euro circa dal Comune, per 380mila dalla Regione Emilia Romagna e per 300mila dal ministero dei Beni culturali. Il sindaco ha ringraziato i tanti soggetti coinvolti nell'intervento, con una particolare menzione per la fondazione Carife con la quale si è realizzata una piena condivisione del progetto. I lavori, come hanno spiegato Angelo Andreotti (direttore dei musei di Arte antica) e Andrea Malacarne, riguardano gli elementi architettonici e decorativi della chiesa, le finiture delle superfici interne, il ripristino delle strutture architettoniche fisse degli altari, le cappelle e il transetto, l'altare maggiore, il paramento esterno della facciata, il manto di copertura, gli spazi collegati al tempio e gli impianti di riscaldamento e di illuminazione. Grazie all'impegno finanziario della fondazione Carife, rappresentata in conferenza stampa dal presidente Sergio Lenzi, sarà possibile il restauro e la ricollocazione delle opere pittoriche e degli arredi. In virtù di questa collaborazione è in corso il restauro del Ciborio, mentre si è ultimata la disinfestazione di tutte le opere e gli arredi, e soprattutto sono già a disposizione i progetti di restauro realizzati da Maricetta Parlatore per le tele, e da Sandro Salemme per le opere lignee. I lavori proseguiranno per lotti e coinvolgeranno diversi laboratori che saranno impegnati nel restauro di 130 dipinti, 14 imponenti ancone lignee riccamente decorate, 3 cori, fra cui quello proveniente dalla chiesa di Sant'Andrea composto da 56 stalli con tarsie prospettiche, sculture policrome e numerosi arredi liturgici.