NOVITA' EDITORIALE - Il libro ha il patrocinio del Comune e dalla Provincia di Ferrara
Sfogliando "Ferrara" del fotografo Gianfranco Levoni
09-12-2010 / Giorno per giorno

Dopo Bologna, Ravenna e Modena, e poi ancora New York, Bruxelles e Barcellona, è ora finalmente la volta della nostra città. E' dedicato infatti a "Ferrara" (edizioni Artestampa, Modena, 2010) l'ultimo volume fotografico realizzato da Gianfranco Levoni, presentato dall'autore questa mattina nella residenza municipale insieme al sindaco Tiziano Tagliani, che ha curato la prefazione e al responsabile dell'Ufficio comunale Ricerche storiche Francesco Scafuri.
Regional general manager in una società che si occupa di logistica e di trasporti, Gianfranco Levoni ama la fotografia alla quale si è dedicato con serietà e professionalità, partecipando ad importanti mostre e realizzando numerosi volumi sulle bellezze artistiche e architettoniche di città prestigiose. Finanziata in gran parte dall'autore, l'opera si avvale del solo patrocinio del Comune e della Provincia di Ferrara ed esce in un'edizione numerata di mille esemplari. Alcune copie saranno donate al Comune di Ferrara, per la collaborazione prestata dagli uffici nella fase di realizzazione e di presentazione del volume, altre saranno invece consegnate ai clienti della società per cui Levoni lavora, con il compito così di far conoscere Ferrara in vari Paesi del mondo.
"Se dovessi riassumere in poche parole il volume fotografico "Ferrara", direi che contiene centosei foto in bianco e nero e cinquanta a colori, tutte di straordinaria qualità, che illustrano in modo spesso inedito suggestivi scorci della zona medievale e rinascimentale di Ferrara, aspetti del palio e del Buskers Festival, ma soprattutto interni ed esterni di palazzi e chiese della nostra città, nonché immagini di Delizie estensi, di architetture e aspetti naturalistici della provincia. - ha affermato Francesco Scafuri presentando l'iniziativa - Ma Levoni vuole offrire molto di più. Egli propone, infatti, una città che fa del proprio passato un vanto. Sfogliando "Ferrara" - ha poi aggiunto - si coglie una città imprevista, fotografata di giorno ma anche nel fascino delle ore notturne, che a volte non ti aspetti, in grado di meravigliare persino noi ferraresi, forse perché descritta da un non ferrarese che sa stupirsi e sorprendersi".
"Raramente - ha poi affermato il sindaco Tiziano Tagliani - un volume fotografico ha saputo restituire un'immagine così suggestiva, piena e precisa della nostra città come quello di Levoni. Questo infatti - ha poi aggiunto ringraziando l'ospite per avere inserito Ferrara nella sua 'galleria', dove figurano soltanto città importanti - è un libro davvero splendido dove a vere e proprie esplosioni di colori si alternato immagini in bianco nero di grandissimo effetto svelando in pochi scatti gli aspetti caratteristici della zona medioevale e rinascimentale che ci hanno consentito l'inserimento nella lista dei siti Unesco come eccezionale patrimonio storico e culturale dell'umanità. Nell'insieme poi, l'intero lavoro è a mio avviso un vero e proprio omaggio alla nostra città, fatto con l'amore e la conoscenza dei percorsi storici, dei nostri palazzi e delle nostre strade".
"Il mio itinerario attraverso la storia e la memoria di Ferrara è cominciato a Stellata e dalla rotta che nel 1152 ha modificato l'alveo de Po e certo anche i destini della città. - ha esordito Gianfranco Levoni confessando la sua sincera passione per la fotografia e una collezione di 70mila scatti realizzati nei vari paesi del mondo - E, dopo essere passato per il Volano e la chiesa di San Giorgio ho proseguito per il centro di Ferrara, attraversando le sue strade e i suoi più importanti monumenti, fino a concludere con Comacchio.
Dopo Modena e Ravenna dovevo assolutamente completare la trilogia delle città insignite dall'Unesco nella nostra regione. Ma da un primo approccio, dovuto alla curiosità, è nato un sincero interesse per Ferrara, per il suo centro storico molto curato, privo di scritte e pulito, le strade libere dalle auto, i ciottoli, le case in pietra a vista, le bellissime chiese. La vostra - ha confermato l'autore ringraziando la disponibilità dell'Amministrazione comunale e in particolare la collaborazione di Francesco Scafuri - è una città viva e partecipe dove ho respirato un'atmosfera positiva, dove sono stato ovunque accolto dalla gentilezza e dalla cortesia dei ferraresi che mi hanno aperto i musei, i palazzi, i giardini, raccontandomi con grande passione la vostra storia".
LA SCHEDA - (A cura di Francesco Scafuri)...In questo volume emerge poi la capacità di esplorare e raccontare, come in una sorta di narrazione che abbandona le parole per affidarsi alle immagini, alla ricerca di sempre nuove suggestioni. Ed ecco che il volume di Levoni non si apre con le foto della Cattedrale, del Castello Estense o di Schifanoia, perché forse sarebbe troppo banale; ma a questi e ad altri edifici di pregio, come il palazzo dei Diamanti, Palazzo di Ludovico il Moro, Casa Romei, o le chiese di Sant'Antonio in Polesine, di San Francesco e Santa Maria in Vado, ci arriva per gradi; come in un racconto, che Levoni vuole far iniziare dalle vie d'acqua e dal Po in particolare, perché a questo fiume è legata in modo inscindibile la nascita di Ferrara e il suo sviluppo storico e urbanistico.
Perciò le prime immagini del libro egli le dedica proprio al Po e alle aree golenali nei pressi di Ficarolo e di Stellata, con una bella foto della famosa Rocca Possente, immagini che ci riportano ai tempi di Ercole I d'Este quando proprio le Rocche di Ficarolo e Stellata erano i capisaldi fortificati a guardia del fiume e venivano considerati gli antemurali di Ferrara, quasi dei prolungamenti del sistema difensivo e punti strategici per prevenire a monte gli eventuali attacchi dei veneziani, varcati i quali, nei periodi di pace le acque portavano le imbarcazioni cariche di merci, di ambasciatori, di nobili o semplici forestieri agli attracchi a nord del Barco, per poi raggiungere la città estense.
Chi arrivava da sud, invece, poteva giungere alle porte meridionali delle mura di Ferrara anche attraverso il Volano, perciò tra le prime immagini c'è una bellissima foto scattata dalla riva del Po di Volano, dove tra le acque del fiume e la folta vegetazione degli argini svetta soltanto il campanile di San Giorgio, un punto di riferimento, quasi un faro per chi entrava o usciva dalla città al tempo degli Estensi.
Il volume, nelle pagine successive, si dispiega alternativamente, proprio come in una narrazione, attraverso immagini sia di esterni che di interni, a partire da San Giorgio, che dopo il "Castrum" rappresenta uno dei nuclei più antichi di Ferrara. A seguire, immagini delle mura, e più oltre si entra finalmente in città, con una serie di foto di strade medievali: da via delle Volte, a via Ghisiglieri, a via Colomba, fino alla Cattedrale. Da qui il racconto comincia progressivamente a colorarsi degli splendidi interni, alternati ad esterni in bianco e nero, come in un caleidoscopio che ci porta a scoprire la città medievale, rinascimentale e barocca, con le chiese e i palazzi che hanno fatto grande la città. Il punto di arrivo è la Ferrara di oggi, in cui il centro si anima con le manifestazioni del palio e dei Buskers.
Infine, Levoni pone il suo privilegiato punto di osservazione fuori dalla città, nel territorio circostante, dirigendo tra l'altro il suo obiettivo su alcune delizie estensi, ma anche su Comacchio e il Castello della Mesola, arricchendo così ulteriormente questa bella e prestigiosa raccolta.
Insomma, con il suo volume fotografico Levoni ci restituisce una Ferrara che, insieme alle delizie e al Parco del Delta, si riconferma eccezionale patrimonio storico e culturale dell'umanità. La pubblicazione, infine, offre nuovi spunti al visitatore che vuole conoscere in modo semplice ma estremamente efficace la città e alcuni dei luoghi più significativi della provincia.
Grazie, quindi, a Gianfranco Levoni per questo bel regalo che ha fatto a se stesso e alla nostra città.