"Ferrara sotto le stelle" con grandi star del rock internazionale: Kraftwerk, Beck, Sonic Youth fra gli ospiti della rassegna musicale
12-05-2005 / Giorno per giorno
Kraftwerk, Beck, Sonic Youth, sono alcuni fra i prestigiosi ospiti della rassegna musicale "Ferrara sotto le stelle", giunta alla decima edizione. La qualità del programma è stata sottolineata dall'assessore alle Politiche culturali, Alberto Ronchi ("l'iniziativa è un pilastro dell'estate ferrarese che presenta le proposte più gettonate"), e dal direttore artistico della manifestazione, Roberto Roversi, che ha segnalato come già si registri un migliaio di prenotazioni per i concerti più attesi, in forza del tam tam mediatico circolato in particolare sui siti web. Ad aprire la rassegna, sabato 18 giugno alle 21,30 in piazza Castello, sarà l'esibizione gratuita della band Marlene Kuntz. Per il sindaco Gaetano Sateriale "si conferma la ricchezza dell'estate musicale ferrarese" capace, con questa e con le altre attività programmate, "di soddisfare i gusti, le differenti sensibilità e culture di un vasto ed eterogeneo pubblico". Il sindaco ha anche anticipato, fra gli eventi previsti, l'appuntamento con la festa del solstizio e con la "notte bianca" di spettacoli, cultura e attrazioni "che noi per primi in Italia, il 21 giugno del 2003, abbiamo importato da Parigi". "Ferrara sotto le stelle" sarà attraversata anche da Stefano Bollani, Bright eyes (spettacolo gratuito), Emiliana Torrini (gratuito), Antony e conclusa dalla celebre brass band Kocani Orkestar (esibizione gratuita nell'ambito del Festival dei diritti) che il 15 luglio passerà il testimone della musica alla ribalta del Buskergarden, che proprio quella sera aprirà il sipario. LA SCHEDA / 1 - "FERRARA SOTTO LE STELLE", profilo della rassegna (a cura degli organizzatori) La rassegna musicale FERRARA SOTTO LE STELLE, giunta alla decima edizione, si è affermata negli ultimi anni come una delle principali manifestazioni estive di settore. L'impostazione artistica ha sempre avuto come dichiarato obbiettivo il superamento dei festival "di genere", riservati a cultori e specialisti, per aprirsi ai percorsi culturali e musicali ricchi e articolati della contemporaneità. Non a caso una delle finalità della rassegna è quella di affiancare nomi affermati, talvolta vere e proprie stelle della scena internazionale (da Lou Reed a Bob Dylan, da Patti Smith ai Radiohead), a progetti più avventurosi e sperimentali, con l'intento di fidelizzare un pubblico crescente alla riconosciuta qualità della proposta complessiva. Lo stesso intento, di allargare la platea dei fruitori e di accostare un pubblico più ampio alla musica dal vivo, è perseguito anche attraverso la programmazione di eventi gratuiti accanto a quelli a pagamento. In una realtà come quella ferrarese, storicamente periferica rispetto ai grandi eventi musicali, la prima accortezza è stata quella di avvicinare il potenziale pubblico al momento del concerto, vincendo una congenita ritrosia e freddezza. In questo senso, nel corso delle varie edizioni, si è riscontrata una presenza sempre più numerosa e partecipe, irrobustita da un afflusso sempre più copioso dalle città e dalle regioni limitrofe. Del resto, l'intento di allargare l'ambito degli spettatori è stato perseguito a più riprese con la scelta di coinvolgere il pubblico del teatro (ad esempio con lo spettacolo anticonvenzionale della compagnia Stomp) o quello del cinema (con le partiture del Premio Oscar Nicola Piovani, del compositore "morettiano" Ludovico Einaudi, del minimalista americano Philip Glass, del musicista prediletto di Emir Kusturica Goran Bregovic o ancora del pianista celebre per le colonne sonore di Peter Greenaway Michael Nyman). Né sono mancate le escursioni nell'ambito della danza (le preziose coreografie del composito spettacolo di Trilok Gurtu) e delle arti visive (le inquietanti slides di Fritz Fitzke, light designer dello show multimediale del team di remixer viennesi Kruder & Dorfmeister). Si è cercato, in altri termini, di valorizzare la splendida cornice di Piazza Castello coniugando nomi di riconosciuto prestigio e giovani autori di talento, intrattenimento di livello e piacevoli scoperte, grande spettacolo e ricerca, attingendo a tutte le migliori risorse culturali della città e imponendo un'idea di musica dal vivo come momento portante di un rapporto fecondo con le altre discipline artistiche. Con il passare delle edizioni "Ferrara sotto le Stelle" si è inoltre adoperata per fungere da autonomo polo di produzione e per proporre spettacoli esclusivi, appositamente ideati per la manifestazione. Dal 1996 al 2004 Ferrara sotto le stelle ha proposto circa 100 concerti, di cui oltre un terzo gratuiti, con un coinvolgimento di oltre 300.000 spettatori. Il successo dell'iniziativa e il buon livello organizzativo raggiunto hanno reso possibile la costruzione di una rete di collaborazione, oltre che con Associazione locali e non, con soggetti privati (agenzie, sponsor, promoter) e con altri Festival Musicali italiani. LA SCHEDA / 2 - "FERRARA SOTTO LE STELLE" - Gli artisti (a cura degli organizzatori) Nelle nove edizioni, sul palco di "Ferrara sotto le Stelle" si sono alternate vere e proprie leggende del rock (Radiohead, Bob Dylan, Lou Reed & Laurie Anderson, Patti Smith, David Byrne, John Cale, King Crimson), i mostri sacri della canzone d'autore italiana (Ivano Fossati, Pino Daniele, Jovanotti, Paolo Conte, Lucio Dalla, Franco Battiato, Francesco De Gregori, Fiorella Mannoia) i nomi migliori della giovane scena nazionale (Carmen Consoli, La Crus, Africa Unite, Almamegretta, CSI, Subsonica, Caparezza, Vinicio Capossela, Sergio Cammariere), i più autorevoli "ambasciatori" della world music (Goran Bregovic, Dulce Pontes, Cesaria Evora, Trilok Gurtu, Rokia Traorè, Ibrahim Ferrer & Ruben Gonzales del "Buena Vista Social Club", Mercedes Sosa), alcuni "monumenti" del jazz e dell'avant garde (Jan Garbarek, Charlie Haden, Ryuichi Sakamoto, Michael Nyman, Philip Glass, Arto Lindsay, Alexander Balanescu, Jah Wobble), le voci più autentiche del reggae (Linton Kwesi Johnson, Third World, Burning Spear), senza dimenticare un'attenzione particolare per i nuovi fermenti della scena indipendente (Belle and Sebastian, Air, Sigur Ros, Low, Blonde Redhead, Mum) nonché per eventi speciali che hanno avuto come protagonisti Beck, St Germain e Kruder & Dorfmeister.