In merito all'iniziativa di Francesco Rendine, consigliere comunale di An nonché presidente del comitato civico Sos Sanità, relativa a una problematica di alloggio che ha avuto eco sulla stampa locale, mi preme precisare quanto segue: 1) il caso segnalato (con distribuzione di volantini all'ingresso del municipio) è da tempo noto al servizio comunale delle Abitazioni e ai Servizi sociali 2) si tratta di una situazione che rientra nella tipologia di quelle assistite dal Comune, come da anni regolarmente avviene per decine di famiglie 3) ad oggi non è stata fissata la data di esecuzione dello sfratto 4) come in tutti i casi analoghi, la soluzione abitativa temporanea, in attesa di un alloggio popolare, è ricercata dagli interessati e, qualora tale ricerca non dia esito positivo, dal Comune o dai Servizi sociali tenendo appunto conto dei tempi reali di rilascio dell'alloggio 5) come prassi il servizio Abitazioni del Comune si sta attivando per individuare una soluzione in tempo utile, per tutta la famiglia e non solo per i componenti segnalati dal consigliere Rendine Ciò premesso, mentre è comprensibile da parte dei diretti interessati l'apprensione determinata da un evento spiacevole, quale è quello della perdita dell'abitazione, si fatica a comprendere quale sia la logica dell'iniziativa. La richiesta al sindaco di "impegnarsi formalmente a trovare una soluzione abitativa" appare strumentale: da anni il Comune di Ferrara ha già previsto questo tipo di assistenza, senza necessità di scampanellii. Bastava informarsi. Capita, invece, che qualcuno a volte si inventi problemi per darsi l'aria di averli risolti. Marinella Palmieri Assessora alle Politiche abitative Comune di Ferrara