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La riscoperta dei valori autentici del calcio in uno spettacolo dedicato ai giovani

25-05-2005 / Giorno per giorno

"Una riflessione rivolta ai giovani sui valori del calcio di 30-40 anni fa, il calcio genuino di Pelè, Altafini, Garrincha". Così il rappresentante della Fondazione Aida, Roberto Terribile, ha descritto stamani in conferenza stampa l'essenza dello spettacolo dal titolo "Mi chiamano Garrincha" che la sua associazione porterà in scena domenica 29 maggio alla sala Estense, con il patrocinio dell'assessorato alle Politiche culturali del Comune. Il testo è liberamente ispirato al libro di Darwin Pastorin "Lettera a mio figlio sul calcio", mentre la regia è affidata al ferrarese Fabio Mangolini, coadiuvato da Lorenzo Bassotto, che è anche il protagonista dello spettacolo assieme all'attrice praghese Jana Karsaiova e alla voce fuori campo di Bruno Pizzul. La storia è quella di un grande sogno, il sogno di un magazziniere zoppo, che nutre una sfrenata passione per il calcio, pur non avendo mai potuto praticarlo per via del suo handicap. Nato a San Paolo del Brasile nel giorno in cui il calciatore Garrincha ha esordito nella nazionale verde-oro, si ritrova come epiteto proprio il nome del suo idolo. Il "Garrincha" dello spettacolo ha viaggiato per il mondo, incontrando individui di ogni genere, e ne racconta le storie usando il calcio come sfondo di ogni vicenda. Il suo grande sogno è quello di poter tirare il rigore decisivo alla finale del campionato del mondo e fare goal. Ad emergere con prepotenza dal testo sono i valori autentici del calcio, quello "inteso come emozione pura - secondo le parole di Bruno Pizzul nella prefazione del libretto - quello dove tutto diventa plausibile, tutto si accetta e tutto si capisce". I valori genuini della lealtà, della correttezza e della gioia di stare insieme, che prendendo spunto dal mondo dello sport, gli autori intendono riportare all'attenzione delle giovani generazioni attraverso il veicolo dell'arte teatrale. Lo spettacolo si terrà domenica 29 maggio alle 21 alla sala Estense. Il prezzo del biglietto di ingresso è di 10 euro.