Due giornate di visite al complesso di San Paolo. Week-end all'insegna dell'arte con gli studenti che faranno da guide
26-05-2005 / Giorno per giorno
Porte aperte nel week-end al complesso di San Paolo. Su iniziativa del Gruppo archeologico ferrarese in collaborazione con la Circoscrizione Centro cittadino, del liceo scientifico Roiti e del liceo classico Ariosto, sono promosse due giornate in cui lo storico complesso cittadino potrà essere visitato da tutti i cittadini. La struttura sarà aperta sabato dalle 15 alle 18 e domenica dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 18. L'iniziativa è stata presentata questa mattina in conferenza stampa dall'assessore alle Attività produttive del Comune Aldo Modonesi, dal presidente della circoscrizione Centro cittadino Leonardo Fiorentini, da Loredana Grossi del Gruppo archeologico ferrarese e dalle docenti Brigida Balboni e Silvana Onofri in rappresentanza rispettivamente del liceo scientifico e del liceo classico. I ragazzi delle due scuole si trasformeranno in guide turistiche accompagnando il pubblico in visita nel refettorio, nelle celle e alla scoperta delle bellezze architettoniche del monumento che di solito non sono accessibili. "Siamo molto contenti - ha commentato Fiorentini - di aprire al pubblico un complesso di tale importanza storica che come circoscrizione siamo impegnati a recuperare e valorizzare". "E' una iniziativa meritevole - ha detto Modonesi - che permette di fruire di questi spazi. L'amministrazione è da tempo impegnata in un progetto di riqualificazione complessiva della struttura situata in un punto cruciale del centro storico". "Il gruppo archeologico - ha detto Loredana Grossi - è impegnato nella tutela del patrimonio della città in un'ottica di coinvolgimento dei cittadini con un'attenzione particolare per i giovani". Il complesso di San Paolo ha una lunga e travagliata storia: nel 1438 subì un rovinoso incendio che distrusse parte del primo chiostro; il terremoto del 1570 produsse seri danni alla chiesa e poi dal 1798 gli ambienti furono utilizzati dalla Guardia Nazionale e dal carcere dei precettati. All'apertura del nuovo carcere di via Piangipane nel 1912 si pensò anche alla demolizione ma il progetto fu bloccato dalla sovrintendenza. Dal secondo dopoguerra si sono avviati lavori di restauro che hanno permesso il recupero di larga parte dell'edificio conventuale. Per informazioni sulle visite è possibile rivolgersi al Gruppo archeologico ferrarese al numero 339-4276501.