La nona edizione della Borsa del turismo è terminata in modo più che soddisfacente, migliorando il trend positivo degli anni precedenti: le cifre, i dati e l'interesse suscitato stanno a testimoniarlo. Notevole è stato il colpo d'occhio offerto dall'area espositiva in piazza Trento Trieste. Gli stand (il cui numero rimane forzatamente contenuto) sono stati allestiti in modo elegante ed accurato. Praticamente tutte le regioni italiane erano rappresentate. Gli espositori hanno arricchito la propria presenza ed allietato il numeroso pubblico intervenuto (si calcolano oltre 70 mila presenze) con assaggi di prodotti tipici enogastronomici, esibizioni di gruppi musicali e folcloristici e animazioni. Novità assoluta e apprezzata lo stand dell'Opera Pellegrinaggi. Al workshop, tenutosi presso il Ridotto del Teatro Comunale, si è ripresa la formula degli appuntamenti in mattinata e degli incontri liberi nel pomeriggio. 120 Tour operator di 28 Paesi (rafforzata la presenza di Cina, USA e Giappone) hanno incontrato ben 420 operatori italiani dell'offerta ricettiva e dei servizi che hanno dato una risposta di presenze superiori alle aspettative. Il fondamentale aspetto economico della Borsa ha fatto quindi ulteriori progressi per quanto riguarda i contatti (circa 3000) ed il conseguente numero complessivo degli affari conclusi o impostati. Questa edizione ha puntato decisamente su convegni e conferenze stampa (24). Vi hanno partecipato oltre 100 relatori; amministratori pubblici e altrettanti dirigenti e funzionari di enti e istituzioni, di particolare valore l'intervento del Cardinale Ersilio Tonini. Coinvolti in un autentico tour de force dell'agenda congressuale, 55 giornalisti accreditati e altri ancora, di passaggio, molti appartenenti alla stampa specializzata. In conclusione la Borsa ha richiamato oltre 1200 addetti ai lavori, raccogliendo, nelle sue quattro giornate, uno straordinario concentrato di informazioni e di competenze. Appare ormai evidente il ruolo assunto dalla manifestazione al di là dei due tradizionali filoni espositivo e commerciale. Ci riferiamo alla formazione e trasmissione di un know how fondamentale nel settore del turismo d'arte e di cultura, nonché degli aspetti relativi alla creazione di innovazione. a cura dell'ufficio stampa della Borsa del turismo