Viaggio alle origini della fotografia con gli "Insoliti ritratti" di Joe Oppedisano
01-06-2005 / Giorno per giorno
Per quattro settimane il nome del fotografo Joe Oppedisano sarà al centro di un ideale triangolo espositivo che unirà tre dei principali luoghi della Ferrara artistica: la Porta degli Angeli, Casa Ariosto e il circolo Zuni. Secondo appuntamento del 2005 per il progetto "Viavai.Pontespositivo", la mostra "Unusual portraits" dell'artista italo americano sarà inaugurata sabato 4 giugno alle 18 in contemporanea nei tre spazi. Organizzata dagli assessorati comunali alle Politiche e Istituzioni Culturali e alle Politiche per i Giovani e dalla Circoscrizione Giardino Arianuova Doro, assieme all'assessorato regionale al Progetto Giovani, l'esposizione è curata dal direttore dei musei d'Arte Antica del Comune Angelo Andreotti. Nel corso della conferenza stampa che si è svolta stamani a Casa Ariosto, lo stesso Andreotti ha sottolineato come "l'elevato numero di visitatori registrato nel corso della precedente mostra di Viavai.Pontespositivo, dedicata a Salvino Campos, confermi l'apprezzamento del pubblico per le novità introdotte quest'anno nell'ambito della rassegna. Innanzitutto l'articolazione degli allestimenti in diversi spazi nella città, con due luoghi fissi, la Porta degli Angeli e Casa Ariosto, e uno di volta in volta diverso, scelto fra i vari centri e circoli privati ferraresi. In questo modo - ha proseguito Andreotti - abbiamo inteso attribuire più dinamicità e forza dirompente alle mostre. L'altra novità per il 2005 è la scelta di uno specifico filone di indagine incentrato sulla fotografia, genere artistico sempre più apprezzato dal pubblico italiano e che proprio in Oppedisano trova uno degli esponenti contemporanei più stimati". Come spiegato dallo stesso fotografo, le serie di scatti esposte sono cinque, tutte incentrate sul filone ritrattistico. Alla Porta degli Angeli sarà proposta la serie "Inner self", figure frutto di una ricerca sulle origini della fotografia, che, nella prefazione al catalogo della mostra, Morando Morandini definisce come una sorta di "reinvenzione delle ottocentesche silhouettes", attraverso cui Oppedisano "traduce il montaggio cinematografico in una dimensione spaziale". A Casa Ariosto saranno invece presenti le "Estensioni", ritratti allungati di personaggi più o meno noti, creati grazie ad una macchina fotografica modificata ad arte proprio da Oppedisano. Nelle stesse sale saranno poi esposte anche due serie di polaroid di grande formato (50x60cm), con scatti presi dal carnevale di Milano e dal Buskers Festival di Ferrara. Infine al circolo Zuni saranno presenti i "Collages", montaggi di decine di scatti con effetto a mosaico, riprodotti su tele di grandi dimensioni, "uno dei tanti modi - secondo Morandini - con cui Oppedisano reinventa la realtà, caricandola di significati". Questi gli orari di apertura della mostra, ad ingresso gratuito, nei tre spazi espositivi: -Porta degli Angeli, Rampari di Belfiore, 1 dal 5 giugno al 3 luglio 2005, dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 - Casa dell'Ariosto, via Ariosto, 67 dal 5 giugno al 3 luglio 2005, dal martedì al sabato dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, e la domenica dalle 10 alle 13 - Zuni Arte Contemporanea, via Ragno, 15 dal 5 al 26 giugno 2005, dal venerdì al mercoledì dalle 18 alle 2 BIOGRAFIA DI JOE OPPEDISANO Joe Oppedisano nasce a Gioiosa Jonica (Reggio Calabria) nel 1954. A sette anni si trasferisce con la famiglia a New York, dove ancora ragazzo inizia a fotografare. Nel 1982 ritorna in Italia come reporter per la rivista "Attenzione". Dal 1978 realizza numerose mostre personali e partecipa a esposizioni collettive in diversi Paesi del mondo. E' autore di campagne pubblicitarie - molte delle quali hanno ricevuto riconoscimenti ufficiali - e di lavori editoriali per importanti aziende italiane e per varie multinazionali. Parallelamente alla produzione commerciale continua la propria ricerca visiva e l'esplorazione delle possibilità tecniche del mezzo fotografico, anche attraverso un linguaggio personale e originale ottenuto grazie a particolari modifiche, ideate da Oppedisano stesso, apportate alla sua macchina fotografica.