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Divagazioni fantastiche per un progetto di atelier europeo delle arti. Al Pac la mostra di Maurizio Bonora con suggestioni classiche fra Virgilio, Dante, Ariosto e Leopardi

07-06-2005 / Giorno per giorno

Più di cento opere ispirate da un progetto architettonico "fantastico": un laboratorio europeo delle arti. Al Padiglione d'arte contemporanea del palazzo Massari di Ferrara, giovedì 9 giugno apre al pubblico una mostra che presenta i più recenti lavori di Maurizio Bonora. Le sculture, i rilievi e i dipinti che compongono il percorso espositivo costituiscono un'ipotetica interpretazione del tema del progetto, o piuttosto sono divagazioni fantastiche e ironiche sullo stesso tema: l'artista propone un luogo ideale, un atelier permanente ove giovani artisti selezionati da tutta Europa possano operare fianco a fianco, contribuendo con il loro lavoro al processo di integrazione europea. A questa «fucina di immaginari» corrispondono spazi aperti dove gli artisti si confrontano con i cittadini: un teatro estivo e una teoria di giardini ornati di sculture. È una progettualità che ha le sue matrici nella riflessione rinascimentale sulla città ideale e nell'esito nobilissimo raggiunto, proprio a Ferrara, con la celebre "Addizione" erculea. "E' un lavoro complesso e un po' controcorrente - ha confessato l'artista in occasione della conferenza stampa di presentazione della mostra - C'è dentro la mia visione del mondo, un mondo fatto di individui che vivono l'eterno antagonismo fra Dioniso e Apollo, sempre combattuti fra istinto e raziocinio". "L'attenzione agli artisti ferraresi da parte delle istituzioni locali è un atto dovuto - ha affermato Andrea Buzzoni, responsabile del settore Attività culturali del Comune di Ferrara - ma non è mai disgiunto dalla considerazione della qualità dell'opera artistica. Nel caso di Maurizio Bonora l'apprezzamento si estende a una profonda stima per l'uomo e per i valori etici e morali che esprime e che anche questa mostra dichiara". L'allestimento ripercorre le sezioni del progetto più scenografiche e ricche di valenze simboliche: l'ariosa loggia che circonda il teatro, con il lungo fregio dipinto sorretto da pilastri modellati in marmo cementizio, e i quattro giardini "segreti", consacrati alle muse ispiratrici dei versi di Virgilio, Dante, Ariosto e Leopardi. La poesia e il mito alimentano la complessa iconologia che governa il progetto: l'eterno conflitto tra Dioniso e Apollo ricorre nel fregio, mentre la decorazione architettonica è incentrata sul "mito" che dà il titolo alla mostra. Esso evoca l'immagine dell'uomo e la donna, congiunti in un corpo solo, che cavalcano il drago del tempo. I loro sguardi sorvegliano la schiena del mostro nelle opposte direzioni del passato e del futuro, a simboleggiare il recupero della memoria storica in una progettualità orientata al futuro. È un'allegoria che trova consonanza nelle soluzioni formali. Nel disegno delle altere creature dipinte a tecnica mista o modellate in terracotta e marmo cementizio con artigianale maestria, si intrecciano, infatti, i rimandi a culture figurative distanti nel tempo: dalle figurazioni arcaiche delle antiche culture mediterranee ai cicli allegorici delle cattedrali romanico-gotiche, dal grande calendario affrescato a Schifanoia alle bizzarre invenzioni dei giardini manieristi e barocchi, fino alla lezione dei moderni, a partire da Giorgio de Chirico e Max Ernst.Bonora elabora quest'ampio orizzonte di riferimenti culturali nel suo originale olimpo fantastico, abitato da figure dal fascino misterioso, testimoni della memoria storica della nostra civiltà. Da qui egli invita a confrontarsi su un percorso di integrazione democratica che faccia appello all'immaginario artistico. LA SCHEDA - Maurizio Bonora. "Il drago e la spirale. Percorsi visionari" - 9 giugno - 21 agosto 2005 Mercoledì 8 giugno, alle 18.30, al Padiglione d'Arte Contemporanea delle Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara, s'inaugura la mostra di Maurizio Bonora "Il drago e la spirale. Percorsi visionari" che resterà aperta fino al 21 agosto 2005. La mostra è un omaggio alla serietà e alla qualità del percorso artistico di un ferrarese, che non ha rinunciato a scommettere sulla vocazione comunicativa dell'opera d'arte e sull'incontro reciprocamente fecondo tra l'artista e la società civile. Nato a Ferrara nel 1940, Maurizio Bonora si diploma in scultura all'Accademia di Belle Arti di Bologna. Dal 1956 espone in sedi pubbliche e private italiane e straniere, sperimentando ambiti espressivi differenti, che vanno dalla scultura alla pittura, dall'incisione alla scenografia, fino alla videoarte. Sabato 18 giugno 2005 l'artista terrà una visita guidata alla mostra in occasione della "Notte bianca" della musica Palazzo Massari - PAC, Corso Porta Mare, 5 - 44100 Ferrara Orario di apertura: 9.00 - 13.00 - 15.00 - 18.00. Aperto tutti i giorni, chiuso il lunedì - dal 9 giugno - 21 agosto 2005 Prezzo dei biglietti: Intero: 3,00 euro, Ridotto: 2,00 euro Call Center Ferrara Mostre e Musei: Tel. 0039 0532 244949, 0039 0532 209988 - Fax 0039 0532 203064 - email: diamanti@comune.fe.it