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"Liberi dal fumo": un quaderno illustra le iniziative di prevenzione sul tabagismo. Risultati incoraggianti per le attività di sensibilizzazione: un migliaio i ferraresi coinvolti

13-06-2005 / Giorno per giorno

Un quaderno per presentare tutti i dati relativi alle attività di prevenzione e trattamento svolte dai servizi comunali e sociosanitari del territorio provinciale in tema di tabagismo, che analizza i più importanti risultati raggiunti nei diversi settori di intervento e documenta il lavoro dei cinque centri antifumo del territorio provinciale. E' "Liberi dal fumo, la prevenzione e il contrasto del consumo di tabacco in provincia di Ferrara", una pubblicazione realizzata da Promeco e dall'osservatorio epidemiologico dipendenze patologiche dell'azienda Usl di Ferrara, che è stata illustrata questa mattina alla stampa, in residenza municipale, tra gli altri, dall'assessore alle Politiche giovanili del Comune Mascia Morsucci, dal dirigente del servizio Sport e giovani Carlo Benassi, dal direttore generale dell'azienda Usl Fosco Foglietta, dalla responsabile per i Piani per la Salute Caterina Sateriale, dalle curatrici del quaderno Elena Buccoliero (sociologa e operatrice di Promeco) e Cristina Sorio (sociologa e responsabile dell'osservatorio epidemiologico dipendenze patologiche della Asl) e da rappresentanti dei centri antifumo del nostro territorio. "La valenza di questo lavoro - ha commentato la Morsucci - è legata al fatto che per la prima volta oltre all'analisi c'è una valutazione di quanto si sta realizzando con l'obiettivo tendere sempre più verso un ottica di sensibilizzazione sul tema, fino a modificare i comportamenti". Personalizzazione dei percorsi, approccio motivazionale e coinvolgimento continuo delle persone sono le ricette per staccarsi dalla dipendenza. I risultati delle azioni intraprese nella nostra realtà sono fin qui incoraggianti come hanno illustrato le ricercatrici Elena Buccoliero e Cristina Sorio. "Secondo una ricerca di valutazione svolta da Promeco - ha detto la Buccoliero - emerge come il programma didattico regionale "Lasciateci Puliti" applicato anche a Ferrara dal 1997 ad oggi, e diretto ai ragazzi di seconda media raggiunge risultati importanti e a distanza di 1-4 anni dal lavoro di prevenzione solo il 7% fuma sigarette. La tentazione della sigaretta è forte e riguarda soprattutto il momento di passaggio tra medie inferiori e superiori e in quest'ottica Promeco in collaborazione con il centro antifumo di Ferrara propone alle scuole superiori interventi specifici per i ragazzi fumatori con la possibilità di sottoporsi al test del carbossimetro e offre la possibilità di richiedere anche colloqui individuali". Negli ultimi due anni in sette scuole cittadine gli operatori hanno incontrato 272 studenti dai 14 ai 19 anni. "C'è un 42% dei ragazzi - ha proseguito la Buccoliero - che sa di andare incontro a danni ma non si sente pronto ad abbandonare le sigarette. Stiamo mettendo a punto un percorso di gruppo rivolto a giovani fumatori che sia uno strumento di supporto per chi vuole smettere di fumare e un luogo di rielaborazione per i dubbiosi". Cristina Sorio dopo avere sottolineato "l'importanza della funzione di prevenzione e di contrasto e il fatto che nella nostra realtà ci sono ottime performance" ha passato in rassegna alcuni dati del fenomeno. Le persone che hanno contattato i centri e hanno iniziato un percorso terapeutico per la cessazione dell'abitudine al fumo dal 1999 al 2004, sono state 1010 di cui il 55,4% maschi e il 44,6 femmine, con un'età media di 49 anni, il 68% è attivo dal punto di vista lavorativo, con un'età media di primo uso del tabacco di 17 anni. Persone che fumano mediamente poco più di un pacchetto di sigarette al giorno. "I risultati finora ottenuti dai centri antifumo di Ferrara - ha detto la Sorio - dimostrano un'aumentata efficacia dei corsi per smettere di fumare. Infatti il 76% dei partecipanti ha smesso alla fine del corso e il 48% ha continuato a non fumare a distanza di un anno. Il dato è uno dei migliori a livello nazionale". Lo studio ha anche evidenziato come per avere una maggiore probabilità di non continuare a fumare è opportuno seguire almeno dieci incontri del programma di sostegno di tipo comportamentale e avere alle spalle meno di tre tentativi falliti. Il quaderno è quindi il frutto di un'ampia collaborazione tra istituzioni e associazioni: "Occorre un forte coordinamento - ha evidenziato Caterina Sateriale - tra i vari attori a supporto della salute. Il tumore al polmone caratterizza in modo importante il nostro territorio e tutte le iniziative che favoriscono la disassuefazione al fumo sono tra le nostre priorità". LA SCHEDA: QUADERNO "LIBERI DAL FUMO" Dopo le introduzioni istituzionali, curate dal sindaco Gaetano Sateriale, dal direttore generale dell'azienda Usl Fosco Foglietta e dal direttore Area programma dipendenze patologiche dell'azienda Usl di Ferrara, Alberto Tinarelli, il quaderno è suddiviso in quattro parti. Nella prima "Dalla prevenzione all'intervento precoce" vengono presentate le attività di prevenzione a scuola curate da Promeco, gli approfondimenti sulla valutazione del programma didattico indirizzato alle medie inferiori e gli interventi sperimentali con giovani fumatori nelle scuole superiori. Nella seconda "Il sistema di contrasto del consumo di tabacco" si ripercorrono le metodologie e gli interventi dei centri antifumo dell'azienda Usl attualmente operanti presso i Ser.T. di Ferrara, Copparo, Codigoro, Portomaggiore, Cento, ciascuno con le proprie peculiarità e vengono riportati i dati delle attività. Nella terza "La valutazione delle azioni di contrasto" si raccoglie uno studio curato dall'osservatorio epidemiologico dipendenze patologiche per valutare l'efficacia dei corsi intensivi per smettere di fumare, rivolti ai gruppi di pazienti tabagisti. La quarta parte, infine, tratta "Gli indirizzi regionali e i piani per la salute": Maurizio Laezza, responsabile del progetto tabagismo della Regione Emilia Romagna e Maria Caterina Sateriale, referente per i Piani per la Salute, inquadrano le azioni di prevenzione e contrasto al tabagismo in un ambito più vasto, mettendo in evidenza le connessioni tra enti e tra territori.