Un numero verde speciale per gli anziani. Al via "Uffa che Afa", il piano contro l'emergenza caldo rivolto agli over 75
14-06-2005 / Giorno per giorno
Una vera e propria sinergia tra istituzioni e associazioni per aiutare gli anziani della nostra città a fronteggiare l'emergenza estiva e le temperature elevate. Per il secondo anno consecutivo il Comune di Ferrara, in collaborazione con l'azienda ospedaliera Sant'Anna, l'azienda Usl, Auser, Antea, Ancescao, Acli, Arci e Croce Rossa Italiana, avvia, da domani al 31 agosto (con possibilità di prolungare il progetto alla prima metà di settembre qualora le condizioni atmosferiche lo rendessero necessario), un piano d'intervento a favore delle persone con più di 75 anni di età per prevenire i disagi legati al caldo. Obiettivi del piano sono migliorare la qualità della vita delle persone anziane, monitorare le situazioni potenzialmente a rischio e sostenere la domiciliarità e la vita indipendente attraverso una informazione qualificata dei servizi esistenti. Per fare tutto questo sarà attivo, da domani, un numero verde gratuito, 800-200155, al quale tutti gli anziani potranno fare riferimento. Il call center gestito da Ferrara E-care e Mediatel sarà in funzione dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18 e il sabato dalle 9 alle 13. I cittadini saranno informati anche tramite lettere personalizzate che saranno spedite direttamente a casa. L'iniziativa denominata "Uffa che Afa 2005", è stata illustrata questa mattina nella residenza municipale, tra gli altri, dall'assessore alle Politiche sociali del Comune Maria Giovanna Cuccuru, dal dirigente dell'ufficio Interventi sociali Roberto Cassoli, da Chiara Benvenuti direttore del dipartimento cure primarie dell'azienda Usl di Ferrara, da Massimo Marchesiello della Prefettura, da Diego Cavallina del consorzio Ferrara E-care, da Alessandro Pasetti di Mediatel e da rappresentanti delle associazioni di volontariato coinvolte nell'iniziativa. E' stata anche attivata una collaborazione con le forze di polizia al fine di evitare che qualche malintenzionato possa inserirsi nel servizio e approfittarne per truffare gli anziani. "Il fatto che ci siano così tante persone attorno al tavolo di Uffa che Afa - ha sottolineato l'assessore Cuccuru - dimostra come ci sia una rete capillare attorno ai progetti di sostegno della domiciliarità. Agganciare tutte le persone alla rete dei servizi e monitorare le situazioni più a rischio è fondamentale anche in considerazione del fatto che nella nostra città abbiamo oltre 6300 'over 75' che vivono da soli". Il progetto si articola su vari livelli d'azione: al call center si raccolgono le segnalazioni al fine di avere una mappatura dei bisogni. "Fondamentale - come hanno illustrato Roberto Cassoli e Diego Cavallina - è capire il livello dell'emergenza e coinvolgere a seconda delle esigenze, i soccorsi del 118, le forze del volontariato oppure fornire direttamente delle informazioni relative, ad esempio, all'alimentazione o alla non esposizione al sole". Il progetto prevede anche l'attivazione di visite periodiche a domicilio concordate da parte degli operatori, l'accompagnamento presso centri sociali e l'attivazione e della telesorveglianza, portata avanti da Arci e Acli con il supporto del Centro H Informahandicap del Comune. Per ulteriori informazioni è a disposizione il sito ww3.comune.fe.it/uffacheafa.