Lo stabilimento di Alcoa sarà venduto e l'attività produttiva proseguirà fino al 17 luglio, osserverà una pausa che terminerà il 29 agosto, per poi riprendere fino al 30 dicembre con un volume produttivo di 8.000 ruote al mese, secondo commesse in gran parte di provenienza Ford. Di fronte a queste dichiarazioni espresse dal direttore dello stabilimento ferrarese, Fabrizio Ferragni, le istituzioni, vale a dire Comune e Provincia di Ferrara, hanno deciso di interrompere bruscamente l'incontro, denunciando la contraddittorietà di tali affermazioni, rispetto a quelle formulate nell'incontro di sole quattro settimane fa, il 16 giugno, e l'inconsistenza dell'ipotesi di continuità produttiva, perché i 30.000 pezzi rappresentrebbero solo 3 giorni lavorativi al mese. L'ipotesi ufficializzata dalla delegazione composta, oltre a Ferragni, dal direttore relazioni industriali Europa, Claudio Bionda, da Gian Luigi Orsini e Giuseppe Vinci, rispettivamente responsabile del personale e direttore industriale della sede di Ferrara, è in palese contraddizione anche con gli impegni assunti nei confronti della stessa Authority del Governo, che sarebbe stata "non informata - ha detto il sindaco Sateriale - sulle reali intenzioni dell'azienda". Le stesse posizioni espresse da Provincia e Comune di Ferrara saranno rappresentate anche al tavolo convocato a Roma il 13 luglio prossimo, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri. Ufficio Stampa del Comune di Ferrara Ufficio Stampa della Provincia di Ferrara