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Un Nobel per la pace per il quinto "Premio letterario San Giacomo"- Iniziativa promossa dalla circoscrizione Nord Ovest, dalla parrocchia e dalla contrada

20-07-2005 / Giorno per giorno

Sono complessivamente 250 le opere in concorso nella quinta edizione del "Premio letterario San Giacomo", dedicato quest'anno alla kenyota Wanghari Maathai, premio Nobel per la pace 2004. Di queste trentatrè saranno premiate con libri, materiali didattici e oggetti d'artigianato nel corso di una cerimonia in programma venerdì 22 luglio alle 19 nei locali della parrocchia di san Giacomo Apostolo, organizzatrice dell'iniziativa insieme alla circoscrizione Zona Nord Ovest e alla Contrada San Giacomo. Istituito nel 2000 per dare voce a una singolare esperienza epistolare fra una giovane ferrarese e Tonino Trapaglia, un ragazzo molisano minato da un male incurabile, il premio letterario ha continuato negli anni a riproporre e allargare ad altri i temi dell'amicizia, della pace, dei diritti umani e della solidarietà fra gli uomini affrontati dai due iniziali protagonisti. Con il crescendo delle adesioni e dei sostegni cittadini, il concorso è stato poi annualmente dedicato a figure emblematiche della nostra società: dopo Don Dioli è stata la volta di Don Giovanni Calabria e quindi di Papa Giovanni 23°. Sulle figure proposte o attraverso libere scelte di argomento, poeti e scrittori italiani, studenti di primo e secondo grado e dell'università sono pertanto invitati a cimentarsi nelle tre sezioni di Poesia in lingua italiana, Poesia in dialetto ferrarese e Racconto. "Il premio annuale - ha affermato durante la conferenza stampa di presentazione don Raymod Ekanga, parroco di San Giacomo Apostolo - è ormai diventato l'occasione per radunare i diversi settori del quartiere: giovani e adulti insieme coinvolti, attraverso la scrittura e la riflessione su protagonisti importanti, nel tracciare i segni di un progetto comune di coesione e incontro fra le diversità. La scelta di questa quinta edizione - ha proseguito don Ekanga - è caduta volutamente sulla kenyota Wanghari Maathai, il cui impegno a favore delle donne e dell'ambiente ha avuto anche il riconoscimento del Nobel. Wanghari è infatti in questo momento il simbolo di un Paese dove per le donne resta ancora molto cammino da fare ma dove molte cose stanno cambiando". "Il numero delle opere e la varietà delle città di provenienza dei partecipanti - ha ricordato la presidente della circoscrizione Nord Ovest Paola Boldrini - sono in aumento costante ogni anno. Un segnale importante che conferma come ormai l'iniziativa sia conosciuta a livello nazionale. A ciò poi si aggiunge il crescente coinvolgimento della città e la grande adesione al progetto delle forze del territorio, come la parrocchia di don Ekanga e la Contrada San Giacomo, che si uniscono a noi per il buon risultato sia di questa che di altre iniziative che caratterizzano ormai puntualmente la zona ". Fra queste, la sagra di San Giacomo, in programma da domani 21 luglio fino a lunedì 25 luglio, nella quale si inserisce anche la cerimonia finale del "Premio letterario" di venerdì. In calendario apertura di stand gastronomici, musica, rappresentazioni e una processione finale. La SCHEDA - Nata in Kenya nel 1940 e attuale vice ministro dell'Ambiente kenyota, Wanghari Muta Maathai si laurea in scienze biologiche e, prima donna dell'Africa centrale e orientale, consegue il dottorato di ricerca all'università di Nairobi. Nel 1976 vince la cattedra di Veterinaria e nello stesso anno entra a far parte del Consiglio nazionale delle donne del Kenya, di cui diventerà poi presidente nel 1981. Nel 1977 dà vita al movimento "Cintura verde", un'organizzazione che si batte per salvaguardare l'ambiente e migliorare la qualità della vita delle donne.