L'impegno del Comune per la Spal e la salvaguardia del patrimonio sportivo ferrarese
11-08-2005 / Giorno per giorno
Per oltre un anno e mezzo l'Amministrazione comunale si è attivamente prodigata per favorire una soluzione adeguata alle necessità di gestione poste dalla Spal, Società polisportiva ars et labor. La puntualizzazione è d'obbligo, a fronte di alcune affermazioni riportate oggi dai giornali locali e attribuite a dirigenti della vecchia società. Peraltro si tratta di dichiarazioni che contraddicono la sostanza di quanto precedentemente riconosciuto dagli stessi massimi vertici della società sportiva. In tutto questo periodo il Comune ha contestualmente cercato di alleviare - per quanto connesso alle proprie facoltà e nei limiti posti all'azione di un ente pubblico - gli oneri gestionali, attraverso convenzioni, agevolazioni e sostegni indiretti, in considerazione del valore simbolico e del rilievo sociale rappresentato dalla Spal. Sono gli stessi presupposti ed è la medesima prassi d'azione seguita dall'Amministrazione comunale che, nel corso dell'ultimo mese, si è attivata per garantire la continuità del calcio professionistico a Ferrara, una presenza messa in discussione dalla cancellazione della Società polisportiva ars et labor: evenienza prima prefigurata poi divenuta realtà concreta. Se l'esito dell'impegno sviluppato dal Comune è stato differente in rapporto al coinvolgimento delle forze imprenditoriali della città ciò è dovuto essenzialmente al fatto che nessun imprenditore, neppure fra quelli che oggi lamentano lo scarso impegno dell'Amministrazione comunale a sostegno della vecchia Spal, ha manifestato la concreta volontà di condividere il peso di una conduzione societaria gravata da una pesante situazione debitoria pregressa. Al contrario, grande e lodevole è stato lo slancio mostrato dalle forze imprenditoriali e dalle componenti del tessuto economico provinciale in risposta all'appello che il sindaco ha lanciato a sostegno di Spal 1907, la società costituita come ancora di salvataggio, grazie alla quale oggi il calcio professionistico resta a Ferrara. Vorremmo - lo auspichiamo sapendo di interpretare il sentimento di tutta la città - che il nuovo sodalizio potesse continuare a chiamarsi Spal, come nella tradizione che ha reso il club ferrarese un riconosciuto patrimonio dello sport nazionale. Al riguardo - a nome della collettività ferrarese - chiediamo ai dirigenti della vecchia società uno slancio di collaborazione e di generosità affinché non sia intralciato il cammino della nuova Spal e la ragione e il buonsenso di tutti prevalgano sulle ruggini, i rancori e la inutili rivalse, per il bene di chi opera e lavora sull'uno e sull'altro fronte e nel rispetto dell'interesse generale.