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Le "Alchimie della creazione" di Beatrice Pavasini a Casa Ariosto e al Zuni- Mostra fotografica del progetto ViaVai.Pontespositivo

06-10-2005 / Giorno per giorno

Prosegue con "Alchimie della creazione", mostra fotografica di Beatrice Pavasini che sarà inaugurata domani venerdì 7 ottobre alle 18 negli spazi di Casa dell'Ariosto e di Zuni Arte Contemporanea, la programmazione annuale del progetto ViaVai. Pontespositivo. Dopo le rassegne dedicate al brasiliano Salvino Campos e all'italo americano Joe Oppedisano, saranno i "clic" della ferrarese Pavasini a continuare il percorso espositivo incentrato sul linguaggio fotografico e sulla dislocazione delle mostre in più luoghi cittadini sia pubblici sia privati, che ha registrato finora un notevole risultato di pubblico. Attivati dagli assessorati comunali alle Politiche e Istituzioni Culturali e alle Politiche per i Giovani, dalla circoscrizione Giardino Arianuova Doro insieme all'assessorato regionale al Progetto Giovani, gli allestimenti hanno coinvolto finora oltre 12.000 visitatori in 19 settimane di apertura negli spazi di Porta degli Angeli, Casa dell'Ariosto, Casa Cini e Zuni Arte Contemporanea. La mostra che si inaugura venerdì è la penultima del ciclo annuale (la conclusione sarà affidata alle opere di Dario Berveglieri). Curata dal direttore dei musei comunali d'Arte antica Angelo Andreotti presenta una selezione di 60 stampe in bianco e nero su carta cotone - in parte stampate con procedimento chimico e in parte mediante processo digitale - della fotografa ferrarese. Si tratta di immagini realizzate secondo un percorso creativo che attiva un'associazione di forme: da una bella testa rasata e perfettamente sferica si passa, per associazione di idee, ad una bolla, una pancia, una palla, un uovo. Questo inseguire le forme è cominciato nel 1998 ed è diventato il principale filone di ricerca nella produzione fotografica di Beatrice Pavasini e nel cui interno prendono corpo le immagini fotografiche esposte in mostra. " ViaVai, in questi anni, - ha ricordato nel corso della conferenza stampa di presentazione Angelo Andreotti - è stato per noi un percorso ben preciso, dove l'attenzione a nuove esigenze ci ha talora spinto a modificare le nostre scelte per continuare a offrire sempre un punto di vista diverso sull'arte contemporanea. Partiti dall'attività di giovani artisti impegnati nel campo delle installazioni di cui i fotografi registravano le varie fasi di lavoro, quest'anno abbiamo voluto lasciare completo spazio proprio alla fotografia. L'intento, ovviamente, è quello di cogliere nuovi spunti per avvicinarci maggiormente al linguaggio di questa importante forma espressiva". "La validità del progetto, che si avvale del forte sostegno della Regione, - ha affermato Giovanni Lenzerini dell'assessorato alla Cultura -va sicuramente ricercata anche nella capacità di riuscire a coinvolgere contemporaneamente nella stessa iniziativa istituzioni comunali e associazioni private. Insieme in un'opera che genera attenzione e relazione e sempre in un ottica di promozione, valorizzazione e sostegno dell'attività giovanile locale." E' intanto già disponibile il catalogo marzo 2004/febbraio 2005 che documenta l'attività svolta dai giovani artisti nell'ambito delle attività di Porta degli Angeli. E' invece ancora in cantiere il prossimo catalogo delle mostre fotografiche del 2005 che vedrà le foto affiancate da testi originali realizzazti da giovani scrittori ferraresi invitati a produrre testi, poesie o didascalie per comporre questa originale raccolta fotografico /letteraria. La mostra "Alchimie della creazione"(a ingresso gratuito) sarà aperta da sabato 8 ottobre al 13 novembre nei seguenti orari: Casa dell'Ariosto, dal martedì al sabato ore 10/13 e 15/18, domenica ore 10/13, lunedì chiuso; Zuni Arte Contemporanea dal venerdì al mercoledì ore 18/02, giovedì chiuso, ingresso consentito ai soli soci ARCI. LA SCHEDA - Beatrice Pavasini si definisce come "un'artigiana che utilizza la tecnica fotografica per creare immagini". La macchina fotografica è per lei uno strumento che le consente di "congelare" lo sguardo, e la stampa fotografica le permette di mostrare al mondo il suo modo di vedere. L'artista ha fatto di questa sua attitudine a sentirsi in sintonia con il processo fotografico il suo lavoro. Gestisce a Pontelagoscuro "studioblu", una porzione della sua casa in cui lo spazio è diviso in una sala posa in cui, fra le altre cose, ritrae da anni chi si reca a trovarla, una camera oscura in cui concretizza le sue visioni e di altri suoi colleghi meno disposti a perdersi nell'alchimia dello sviluppo e della stampa b/n, ed una zona "informatica" in cui utilizza e sperimenta i nuovi processi di stampa digitali. Fotografa e stampatrice, Beatrice Pavasini si sente più simile ai fotografi del secolo scorso, ritrattisti che scattavano e poi stampavano le proprie immagini. E' il piacere di vedere la bellezza in ogni cosa, spesso semplicemente cambiando il punto di vista, che le fa amare la fotografia. Dal 1997 ad oggi Beatrice Pavasini ha preso parte alle seguenti esposizioni personali e collettive: Monica Casadei, il teatro e la danza (1997), Teatro Fondamenta Nuove, Venezia; Ligabue, immagini di teatro danza (1997), Teatro Comunale, Ferrara, Teatro La Pandurera, Cento (FE), Teatro Comunale, Reggio Emilia; Di casa in casa (1999), c/o abitazioni private, Ferrara; Corpi&Corpi - Tendenze e contaminazioni nella fotografia femminile (2001), Pinacoteca Civica "Galileo Cattabriga", Bondeno (FE); Debora al Oskar Kogoj's Gallery (2001), Lobo Loco, Ferrara; Fiori (2003), Galleria Fotografica Libreria Dante, Palermo; Il nudo fotografico e il sogno della pittura dall'Accademia al digitale 1870-2004 (2004), Area Museale di Ca' La Ghironda, Centro d'Arte Moderna e Contemporanea, Ponte Ronca di Zola Predosa (BO), Galleria d'Arte Moderna "Carlo Rizzarda", Feltre (BL); Il talento delle donne (2004), Imbarcadero del Castello Estense, Ferrara; Seno Guerriero (2005), Pinacoteca Civica "Galileo Cattabriga", Bondeno (FE).