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Cinque incipit per altrettanti racconti sull'architettura moderna. Dal 2 novembre al Musarc ciclo di conferenze curato da Giovanni Corbellini

31-10-2005 / Giorno per giorno

L'architettura di oggi raccontata a partire da cinque vocaboli essenziali. "Parole chiave", ciclo di conferenze in programma al Musarc da mercoledì 2 novembre, propone un excursus all'interno dell'ampio panorama della pubblicistica di settore, alla ricerca delle tendenze più rilevanti, degli argomenti più interessanti e delle principali fonti di discussione. Curatore degli incontri sarà Giovanni Corbellini, architetto, ricercatore universitario e autore dell'omonima rubrica all'interno della rivista digitale "Arch'it" (www.architettura.it). "'Parole Chiave' - dichiara lo stesso Corbellini - intende ricavare dalla grande massa dell'offerta editoriale internazionale alcuni percorsi significativi, rilevando i temi e i termini più caldi, quelli sui quali si accende il dibattito e la critica scorge possibilità innovative. Si propone come un osservatorio, un luogo di discussione dove evidenziare le tendenze in atto e magari cogliere qualche utile tensione". 'Dizionario', 'grande', 'bello?', 'assenza' e 'indeterminato' sono i cinque termini da cui prenderà avvio la riflessione nel corso dei cinque appuntamenti e da cui poi si svilupperà il dibattito con connessioni ad altri argomenti e tematiche. Questo il programma del ciclo di conferenze (l'inizio degli incontri è alle 18, nella sala conferenze del MusArc, via XX Settembre 152): mercoledì 2 novembre: "Dizionario": l'architettura nei e dei generi non lineari. Dal successo del dizionario come forma di organizzazione della conoscenza alle logiche costruttive stratificate, aleatorie e interconnesse di volumi sia pubblicati che edificati. mercoledì 9 novembre: "Grande": il potere cumulativo, autoevidente della quantità è da sempre materiale costitutivo dell'eccezionale edilizio e urbano, al tempo degli egizi e ancora di più oggi, date le crescenti disponibilità di energia e tecnologie che estendono le possibilità di realizzazione. Mercoledì 23 novembre: "Bello?": la concreta adesione alle realtà contemporanee produce metodologie architettoniche slegate dalla dimensione estetica e inaspettatamente connesse alle più stravaganti ricerche artistiche aperte dalla rivoluzione duchampiana. mercoledì 30 novembre: "Assenza": la rimozione del soprannaturale, il pensiero negativo, il silenzio, il nulla, il vuoto: elementi fondativi e pervasivi della modernità, in ambito filosofico, nelle scienze naturali, nelle più diverse manifestazioni culturali e sociali e, soprattutto, in architettura. mercoledì 14 dicembre: "Indeterminato": l'ossessione del controllo formale si scontra oggi con l'estrema instabilità di programmi, obiettivi e opportunità. L'architettura affronta il paradosso di includere l'indeterminato tra i materiali del progetto. Scheda biografica Giovanni Corbellini (1959) si è laureato in Architettura nel 1984 con Francesco Tentori a Venezia dove, nello stesso anno, ha iniziato a svolgere attività didattica e di ricerca. Dottore di ricerca in composizione architettonica nel 1991, ha ottenuto due anni dopo una borsa post dottorato. Ha insegnato a Ferrara, Venezia e Trieste, presso la cui facoltà di Architettura è ricercatore universitario. Ha collaborato con diverse riviste pubblicando numerosi articoli. Ha inoltre pubblicato "Piccoli progetti" (1990, con Francesco Tentori e Giancarlo Carnevale), "Uniformità e variazione. Lo spazio urbano nei quartieri contemporanei (1990)", "Il Cd-rom 1984-1998. Una linea di ricerca Iuav" (1999, con Francesco Tentori), "Grande e veloce. Strumenti compositivi nei contesti contemporanei" (2000). Ha curato il n. 8 di "Archint", "Dal volume all'interfaccia" (2000). Dal 2003 cura "Parole chiave", rubrica della rivista digitale "Arch'it" (www.architettura.it).