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Alla Bassani la mostra documentaria e libraria "Dedicato a Corrado Govoni"

10-11-2005 / Giorno per giorno

Con l'inaugurazione di sabato 12 novembre alle 10, la biblioteca comunale Bassani (via Grosoli 42) apre le porte fino al prossimo 3 dicembre alla mostra "Dedicato a Corrado Govoni (1884-1965)". L'omaggio al poeta copparese, in occasione del quarantesimo dalla morte, è un'iniziativa del servizio Biblioteche/Archivio storico comunale e dell'associazione Amici della biblioteca Ariostea. Nell'atrio della Bassani verranno allestiti i pannelli realizzati dal Comitato Corrado Govoni e presentati in una rassegna nel giugno scorso a Tamara, paese originario del poeta. La mostra di fotografie, poesie e documenti dai quali emergono un Govoni legato alla sua casa e alla sua terra d'origine e i segni di un percorso letterario e poetico profondamente ispirati a una visione naturalistica della vita, sarà inoltre affiancata da materiale dell'archivio letterario del poeta donato all'Ariostea fra il 1967 e il 1972, oggi ampiamente consultabile anche se ancora in fase di catalogazione. Saranno disponibili, in particolare, testi della sua ricca raccolta libraria e documenti che testimoniano l'intensa amicizia sviluppata con i più grandi letterati del suo tempo. "Il quarantesimo anniversario della morte - ha affermato il dirigente del servizio bibliotecario comunale Enrico Spinelli nel corso della presentazione della mostra oggi alla Bassani - è un utile pretesto per riproporre una figura di grande rilievo del panorama letterario del nostro Novecento e insieme l'occasione per fare il punto sull'opera di conservazione e di valorizzazione del fondo storico in dotazione alla biblioteca cittadina." "Proprio la sistemazione dell'archivio del lascito Govoni è diventata in questi anni una delle priorità degli Amici della biblioteca Ariostea - ha ricordato la presidente dell'associazione Paola Zanardi - e ora, grazie a un contributo della Cassa di Risparmio che ha consentito l'istituzione di una borsa di studio ad Angela Ghinato, potrebbe essere completato nel settembre del prossimo anno il lungo percorso di archiviazione e di sistemazione che metterà finalmente in luce tutta la produzione del poeta nel suo ultimo trentennio di vita. Il passo successivo spetterà poi alla regione Emilia Romagna con l'inserimento dei dati della raccolta nel sistema di digitalizzazione archivi letterari del Novecento." LA SCHEDA - Corrado Govoni è nato a Tamara di Copparo (provincia di Ferrara) nel 1884 ed è morto nei pressi di Anzio nel 1965. Abbandonata giovanissimo l'azienda agricola di famiglia, con una formazione fondamentalmente da autodidatta nel 1903 si trasferisce per qualche tempo a Firenze dove conosce Papini e dove pubblica nello stesso anno la sua prima raccolta di versi, "Le fiale", che risente ancora di una ispirazione dannunziana. Nel brevissimo arco di anni dal 1903 al 1907 seguono le raccolte poetiche che completano il suo percorso di adesione al crepuscolarismo: "Armonia in grigio e in silenzio" (1903), "Fuochi d'artificio" (1905) e "Aborti" (1907). Nei suoi soggiorni tra Roma e Firenze stringe rapporti di amicizia con Martinetti, Corazzini, Palazzeschi, Novaro, Moretti, Soffici e altri, mentre mantiene quelli con l'ambiente ferrarese e con De Pisis. Matura la sua adesione al movimento futurista che già nel 1911 dà materia per le "Poesie elettriche", poi a "Rarefazioni", "L'inaugurazione di primavera" (1915). Dal 1914 si trasferisce a Milano, ma l'anno successivo torna a Ferrara, dove si impegna presso l'ufficio di Stato Civile. Partecipa alla guerra e quindi nel 1919 si trasferisce a Roma, impiegato come vicedirettore della sezione del libro della SIAE (stretti furono i rapporti con gli editori soprattutto con Mondadori) e con funzioni di segretario del Sindacato nazionale scrittori e autori. Questi sono gli anni delle sue migliori prove letterarie. Fino al 1924 compone prevalentemente prose, romanzi, liriche, opere per il teatro. In quell'anno pubblica la raccolta poetica "Quaderno dei sogni e delle stelle", alla quale ne seguiranno molte altre tra le due guerre e nel secondo dopoguerra, fortemente segnato dalla morte del figlio Aladino alle Fosse Ardeatine. La difficile situazione economica gli fece accettare un impiego di protocollista ministeriale. Postumi usciranno "La Ronda"(1966) e "Govonilampi" (1981).