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MOSTRA - Aperta fino al 9 gennaio a cura dell'associazione culturale Stileitalico

Sabato 18 dicembre Porta degli Angeli inaugura "State Of Blemish"

15-12-2010 / Giorno per giorno

La fotografia di Matteo Farolfi, i suoni di Eugenio Squarcia e le creazioni con la carta di Marianna Di Palma sono i protagonisti del laboratorio sensoriale dal titolo "State Of Blemish" che da domenica 19 dicembre al 9 gennaio aprirà l'attività di RTA - Progetto Porta degli Angeli nella sede espositiva di via Rampari di Belfiore 1. L'iniziativa, curata dall'associazione culturale Stileitalico (con la collaborazione del Comune di Ferrara e della Circoscrizione 1) sarà inaugurata sabato 18 dicembre alle 17.30. La rassegna di Porta degli Angeli sarà poi visitabile - ad ingresso gratuito - fino al prossimo 9 gennaio dal venerdì al sabato ore 10/13 e 16/19.
LA SCHEDA - State Of Blemish è un laboratorio sensoriale, dove le immagini e i suoni avvolgono lo spazio e il tempo che assume non solo una dimensione storica, ma tende a fermarsi nel mezzo tra la realtà e il sogno. Questo progetto è nato per interpretare un altro concetto di perfezione attraverso la manipolazione digitale e la costruzione di ambienti, oggetti e personaggi imperfetti che vivono all'interno del loro microclima sotterraneo. Attraverso la fotografia, Matteo Farolfi interpreta l'inarrestabile segno del tempo che si imprime su una pellicola lasciata in immersione in un liquido per tutta la durata della mostra. Bicchieri e recipienti di plexiglass saranno la fabbrica dell'imperfetto "Blemish", che vi racconterà un mondo incontaminato dalla bellezza ricercata, schiava del consumismo contemporaneo. I personaggi che l'artista vuole raccontare non sono altro che la vera essenza della materia di cui siamo fatti portata in superficie; rappresentano tutto ciò che si cela all'interno del nostro inconscio. L'alterazione delle immagini viene integrata da una composizione di suoni realizzata attraverso le manipolazioni analogiche e digitali di Eugenio Squarcia che fluttueranno per tutti gli ambienti espositivi. La percezione di "Blesmish" si esprime non solo con la fotografia e il suono, ma comunica il suo messaggio anche con la scultura. Marianna Di Palma attraverso le sue creazioni con la carta e gli oggetti "decostruiti", genera un'anima primordiale che identifica i suoi personaggi all'interno di una quotidianità vissuta: teste di animali, busti di carta senza volto, gabbie e lampade di metallo, per l'artista rappresentano la sintesi di tutto ciò che non è abituale ai nostri occhi, ma che può trovare spazio e adattarsi a qualsiasi tipo di ambiente reale senza distruggere nessun ecosistema naturale, anzi, ne produce di alternativi tramite la costruzione artigianale di oggetti unici e surreali; strategia volta a recuperare gli scarti che il tempo della società attuale tende a catalogare come "inutili". State Of Blemish è l'icona di quel mondo alternativo che comunica attraverso l'immagine, la materia e il suono. Un mondo separato e distinto dal nostro, ma coesistente con esso, dove tutto è possibile.

(scheda a cura degli organizzatori).






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