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Pirata della strada smascherato dalla Polizia municipale. E' il quarto dall'inizio del 2005

24-11-2005 / Giorno per giorno

E' stato il ritrovamento di uno scontrino fiscale a dare il via alla complessa indagine della Polizia municipale di Ferrara che ha permesso di individuare un pirata della strada ricercato dall'agosto scorso. Si tratta di un diciottenne di origine cinese, residente nella provincia di Verona, colpevole di non aver prestato soccorso al giovane motociclista padovano da lui investito, sulla via Bondeno a Cassana, la sera dell'8 agosto scorso. All'origine dell'incidente un sorpasso azzardato da parte dell'auto del cinese, che guidava pur senza aver mai ottenuto la patente di guida. La collisione frontale con la moto proveniente nell'altro senso di marcia aveva provocato gravi fratture al giovane centauro, successivamente sottoposto a diversi interventi chirurgici. L'indagine, denominata "Operazione Nord Est", è stata portata a termine nei giorni scorsi dal reparto di Polizia giudiziaria e infortunistica stradale, dopo settimane di investigazioni ostacolate dai tentativi di depistaggio della comunità di appartenenza del pirata. "Si è trattato di una vera sfida professionale - ha dichiarato stamani in conferenza stampa il comandante Carlo Di Palma - resa difficile dal fatto che le persone coinvolte sono di nazionalità cinese e abbiamo dunque dovuto avvalerci di traduttori per gli interrogatori e le intercettazioni telefoniche. A spronarci in modo determinante verso la soluzione del caso è stato soprattutto l'atteggiamento di indifferenza e cinismo dimostrato nei confronti della vittima dell'incidente da parte delle persone implicate nel reato". Questo è il quarto caso di omissione di soccorso risolto dalla Polizia municipale nel corso del 2005. Un ulteriore caso resta ancora senza colpevole, ma, ha puntualizzato ancora Di Palma, "l'elevata percentuale di successo ottenuta in questo tipo di indagini rappresenta un motivo di grande soddisfazione per il corpo, oltre che il modo migliore per diffondere il messaggio che gli autori di questa gravissima forma di reato non hanno possibilità di farla franca". Le diverse fasi dell'indagine sono state illustrate nei dettagli dal commissario Gabriele Conversi e dall'ispettore capo Roberto Accorsi, che hanno operato con il coordinamento del sostituto procuratore Ombretta Volta. Le indagini hanno preso il via dal ritrovamento dell'auto, abbandonata subito dopo l'incidente, sulla quale sono stati rinvenuti dei capi di abbigliamento femminile nuovi, accompagnati dallo scontrino fiscale di un negozio appartenente ad un centro commerciale di Sona, in provincia di Verona. Dalla visione dei filmati del circuito interno al complesso commerciale sono stati individuati alcuni giovani di aspetto orientale, fra i quali anche la figlia diciassettenne del proprietario dell'auto dell'incidente. Un cinese quest'ultimo, residente a Brescia e con precedenti, che aveva denunciato il furto della vettura per nascondere il fatto che alla guida, la sera dell'8 agosto, vi era il fidanzato della figlia, in viaggio assieme alla ragazza stessa. A conclusione dell'operazione entrambi i giovani sono stati denunciati per omissione di soccorso e il ragazzo dovrà pagare una sanzione per guida senza patente; mentre con tutta probabilità l'assicurazione dell'auto farà rivalsa su di lui per il risarcimento dei danni alla vittima dell'incidente. Il proprietario dell'auto è stato invece denunciato per favoreggiamento. Un considerevole supporto alla realizzazione delle indagini è stato offerto dagli agenti della Polizia municipale di Brescia, Sona e Vigasio, ai quali è andato il ringraziamento del comandante Di Palma.