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Riaperta la Via Coperta, antico collegamento fra castello e palazzo municipale. Resterà percorribile tutti i giorni feriali fra le 7,30 e le 14,30

15-12-2005 / Giorno per giorno

Dopo oltre vent'anni di chiusura la "Via Coperta" è da oggi ufficialmente riaperta. Il camminamento, che congiunge internamente il castello al palazzo municipale, sarà percorribile tutti i giorni feriali fra le 7,30 e le 14,30. Questa mattina i primi a transitarvi sono stati il sindaco Gaetano Sateriale e il presidente della Provincia Pier Giorgio Dall'Acqua. Il ripristino dell'antico percorso consentirà ai cittadini di spostarsi più agevolmente fra il Comune e la Provincia; ai turisti di muoversi liberamente fra il castello e l'antico palazzo ducale; ai dipendenti delle due pubbliche amministrazioni, che hanno sede nelle storiche dimore, di comunicare con maggiore agio. La riapertura del collegamento simbolicamente testimonia anche la volontà di rinsaldare ulteriormente l'integrazione fra le Amministrazioni comunale e provinciale. NOTA STORICA - LA VIA COPERTA (a cura del servizio Beni monumentali) La Via Coperta, cioè l'edificio posto su cinque arcate che collega il Palazzo Municipale (ex Palazzo Ducale) con il Castello Estense, fu uno degli interventi più importanti voluti da Ercole I d'Este (duca di Ferrara dal 1471 al 1505). Appena giunto al potere, infatti, egli promosse una serie di lavori, con i quali intendeva conferire una funzione abitativa e maggiore dignità architettonica ad un semplice corridoio di passaggio preesistente, costruito probabilmente in legno. Subito dopo la morte di Ercole, il figlio Alfonso I (duca dal 1505 al 1534) intraprese ulteriori lavori per arricchire la struttura, riservandosi alcune stanze superiori, dove ricavò i famosi Camerini d'Alabastro (gli studioli del duca). Tra i vari ambienti finemente decorati, trovò spazio anche uno studio di pietre e marmi, il cosiddetto Studiolo d'Alabastro, opera complessa che a partire dal 1506 impegnò a lungo lo scultore Antonio Lombardo. Di questa decorazione lapidea della Via Coperta rimangono tra l'altro alcune lastre straordinariamente lavorate a bassorilievo di soggetto mitologico, ora al museo dell'Ermitage di Sanpietroburgo. Alfonso, oltre ad ordinare lavori di rinforzo, sopraelevazione e decorazione sia interna che esterna dell'intero corpo di fabbrica, dal 1514 al 1525 fece completare i camerini, commissionando una delle raccolte più importanti tra le collezioni d'arte degli Estensi, comprendente un ciclo di quadri allegorici che dovevano celebrare il mito di Bacco; tra queste opere, ora conservate in vari musei, ricordiamo la Festa di Bacco di Giovanni Bellini, la Festa di Cibele di Dosso Dossi, il Trionfo di Bacco in India di Garofalo (su disegno di Raffaello), Gli amori, Bacco e Arianna, Gli Andrii di Tiziano. La via Coperta fu ulteriormente abbellita nel 1515 da una galleria presso lo studio del duca con splendidi soffitti lignei finemente decorati, infine, a completamento estetico del prospetto verso l'attuale Piazza Savonarola, fu realizzato nel 1518 il poggiolo marmoreo, che ancora si può ammirare, caratterizzato da mensole e pilastri di pregevole fattura, realizzato su disegno di Tiziano. La via Coperta ed in particolare i "Camerini d'Alabastro", oggetto di un ambizioso progetto di valorizzazione da parte dell'Amministrazione Provinciale, subirono nel tempo varie trasformazioni, che cancellarono i soffitti originali, la ricca pavimentazione e gran parte delle straordinarie decorazioni degli storici ambienti. Dopo il periodo estense, la via Coperta prese il nome di palazzo dei Prolegati, in quanto sede dei prelati che coadiuvavano il Cardinale Legato, mentre nella seconda metà dell'Ottocento fu destinato in parte a residenza dei prefetti ed in parte ad uffici della Provincia. Una destinazione d'uso mantenuta anche nel corso del Novecento. Alla fine degli anni '70, per motivi di sicurezza la Via Coperta venne chiusa e riaperta per l'ultima volta nel 1984 in occasione della visita a Ferrara del presidente Sandro Pertini.