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Giornata intensa alla Casa circondariale di via Arginone - Progetti e sinergie comuni per creare nuove prospettive di vita sociale ai detenuti

21-12-2005 / Giorno per giorno

Il carcere di via Arginone ha aperto le porte alla città e ha vissuto questa mattina momenti intensi fatti di spiritualità di calore umano di atmosfere artistiche. Dopo la celebrazione della messa, cui hanno preso parte detenuti e autorità civili e militari cittadine, e dopo i saluti e lo scambio di auguri con i detenuti, gli invitati hanno assistito alla messa in scena di uno spettacolo teatrale, frutto del lavoro di laboratorio curato da Horacio Czertok. Ne è seguita una conferenza stampa di presentazione delle attività previste dal piano di zona 2005 - 2007 all'interno della casa circondariale di Ferrara. Sono intervenuti, tra gli altri, il direttore della struttura penitenziaria Francesco Cacciola, il provveditore vicario regionale dell'Amministrazione penitenziaria, dottoressa Buscemi, il sindaco Gaetano Sateriale e l'assessore comunale Maria Giovanna Cuccuru che hanno sottolineato come da diversi anni la collaborazione fra enti locali territoriali e carcere stia portando frutti positivi sia per quanto riguarda l'integrazione e il rapporto con i cittadini, sia per le prospettive future di chi attualmente vive all'interno della struttura. Unanimi i consensi e l'apprezzamento per i risultati del laboratorio teatrale, "un'esperienza veramente toccante e qualificante - ha affermato il sindaco Sateriale - che ci auguriamo possa essere portata avanti con altre occasioni di incontro e con repliche degli spettacoli aperte ai cittadini, magari in spazi teatrali convenzionali". Il complesso di attività e servizi in favore dei detenuti, presentate questa mattina, riguarda quattro macro ambiti (lavoro e formazione professionale, attività di laboratorio e sportive, istruzione - formazione - informazione - promozione, assistenza sanitaria) e coinvolgono numerosi soggetti del territorio, dal Comune alla Provincia, dall'Amministrazione penitenziaria al Centro servizi alla persona e volontariato, dalla Formazione professionale al Centro Servizi Amministrativi e il Terzo Settore. Questo in dettaglio il Piano di Zona 2005 - 2007 - Comitato Carcere LA FINALITA' GENERALE - La programmazione delle azioni nel corso del 2005, ha reso possibile l'intensificazione di rapporti tra l'Istituto Carcerario di Ferrara, le Istituzioni locali, gli organismi del Terso Settore, al fine di favorire la conoscenza reciproca circa i bisogni e le risorse, dall'altra parte di facilitare il percorso di reinserimento delle persone nel contesto sociale allo scadere del loro periodo di detenzione. Questo metodo di lavoro, permette di valorizzare le varie iniziative e dall'altro permette di costruire e sistematizzare un quadro programmatorio condiviso. Tale percorso, viene formalizzato attraverso la costituzione del Comitato Carcere in cui tutti i soggetti sono rappresentati , stabilendo indirizzi e obiettivi del lavoro, dall'altro il lavoro del Piano sociale di Zona che raccoglie e rende organiche tutte le iniziative poste in essere. SOGGETTI COINVOLTI - Assessorati del Comune di Ferrara, Amm.ne Penitenziaria, Amm.ne Provinciale, Centro Servizi alla Persona, Formazione Professionale, C.S.A., Forum Terzo Settore, Centro Servizi Volontariato. AMBITI DI INTERVENTO - La finalità generale di cui sopra si può tradurre in tre ambiti di intervento (per ciascuno dei quali si indicano obiettivi prioritari e alcuni esempi): > Ambito lavoro/formazione professionale Obiettivo prioritario: sperimentare un approccio che veda i detenuti come fornitori di manodopera. Esempi: - Comune di Ferrara: Programma Finalizzato al Contrasto della povertà e all'Inclusione sociale - Progetto Regionale Monopati (continuità); - Progetto europeo Equal - Pegaso (Enaip - Comune di Ferrara): laboratorio di serigrafia digitale già esistente all'interno del carcere (con l'obiettivo di trovare commesse esterne o punti vendita, in modo da dare a questa attività il carattere di un vero e proprio lavoro, collegandolo all'esterno tramite la possibilità di mettere i prodotti sul mercato, non solo locale); (avvio delle attività a gennaio 2006) - Progetto europeo Equal - Pegaso (Enaip - Comune di Ferrara): laboratorio di ceramica, già esistente all'interno del carcere, con l'obiettivo di sistematizzare l'intervento di inserimento lavorativo, renderlo stabile e continuativo nel tempo e collegarlo con le risorse presenti a livello locale nel campo della vendita e della distribuzione dei prodotti; (avvio delle attività a gennaio 2006) - corso di formazione (finanziato da Bando provinciale specifico) di RAEE, per il riciclare elettrodomestici e altri materiali elettrici, con il collegamento con realtà della cooperazione sociale locale, che possa favorire un inserimento lavorativo stabile e agganciato alle necessità del mercato del lavoro locale; (attività già avviata a partire da fine novembre 2005) - Progetto europeo Equal - Pegaso (Enaip - Comune di Ferrara): modulo sperimentale di accompagnamento al lavoro, attraverso la creazione di 10 tirocini formativi esterni di altrettanti detenuti, che verranno impiegati presso la ditta Basell di Ferrara, con la prospettiva di continuare la collaborazione anche dopo la fine della pena; (avvio delle attività a gennaio 2006) > Ambito attivita' laboratoriali - sportive Obiettivo prioritario: migliorare la qualità della vita e delle relazioni all'interno del carcere (anche ai sensi delle direttive regionali in materia di piano di Zona 2005 - D.C.R. n.615/04): - Attività sportive e di animazione, attraverso la presenza in carcere delle associazioni sportive di promozione sociale e la realizzazione di attività diversificate: calcio, pallavolo, ginnastica, tennis, ecc; (attività attualmente in corso) - Laboratorio teatrale (Centro Servizi Volontariato, Comune di Ferrara) Il progetto, ha durata pluriennale, indispensabile per ottenere risultati qualitativamente significativi. Il lavoro si sviluppa con cadenza di due incontri alla settimana, di 3 ore ciascuno, ed è condotto da due operatori del Teatro Nucleo, con il contributo di alcune altre figure di riferimento all'interno del carcere (in particolare volontari e agenti di custodia). La metodologia del lavoro adottata è quella dell'imparare facendo" (learning by doing) Risultati attesi: - Creazione di una compagnia con cui poter intraprendere un percorso creativo di produzione teatrale, in grado di confrontarsi con altre esperienze a livello sia nazionale che europeo. - Incidere nel tessuto culturale della comunità ferrarese al fine di agevolare un cambiamento di prospettiva sulle tematiche relative ai detenuti, e contribuire all'attivazione di un processo, anche in collaborazione con le istituzioni, che avvicini la comunità al carcere, e che, soprattutto, ponga le condizioni per un'accoglienza delle persone detenute al momento della loro uscita dal carcere. (attività attualmente in corso) > Ambito istruzione, formazione, informazione, promozione Obiettivi prioritari: promuovere nella città una maggiore conoscenza della realtà carceraria; organizzare un piano di sensibilizzazione tramite allestimento di iniziative pubbliche; formare, nelle persone detenute, delle competenze. Esempi: - predisposizione di un corso di primo soccorso, (Centro Servizi Volontariato), attraverso la presenza di professionisti della Croce Rossa Italiana sezione di Ferrara. (avvio delle attività a gennaio 2006) Sviluppo delle biblioteche interne al carcere (detenuti e agenti), attraverso la collaborazione con il Centro Servizi per il Volontariato di Ferrara, tesa a favorire il loro sviluppo e la collaborazione con il territorio. La collaborazione viene attivata nell'ambito di un progetto del (CASV) "Consorzio Ferrara documentazione sociale" che vede la partecipazione dei centri di documentazione attivati da varie associazioni con la rete delle Biblioteche pubbliche locali. Il servizio è stato organizzato attorno ai seguenti punti: Allestimento di una postazione informatica e formazione del personale della casa circondariale (catalogazione, ricerche bibliografiche, ecc) - Accesso al servizio di prestito interbibliotecario presso la Biblioteca della Casa sia in entrata che in uscita - Organizzazione di iniziative, anche pubbliche, per implementare la dotazione libraria delle Biblioteche della Casa e sensibilizzazione del territorio (avvio delle attività a gennaio 2006) - Predisposizione di un kit per l'uscita dal carcere, per detenuti in stato di bisogni estremi (borsa contenente ad esempio: tessera telefonica, buoni pasto, biglietti dell'autobus ecc…..); (avvio delle attività a gennaio 2006) - Avvio di brevi percorsi di formazione-informazione congiunta tra Carcere, Istituzioni e Terzo Settore, che portino tutti ad una maggiore conoscenza reciproca (bisogni, risorse, leggi e regolamenti….) e alla definizione di procedure di collaborazione che assumano ufficialità, a partire dalla verifica dell'applicazione degli strumenti già disponibili, come il Protocollo d'Intesa tra Provveditorato Regionale dell'Amministrazione Penitenziaria dell'Emilia Romagna, Conferenza Regionale del Volontariato Giustizia e Regione Emilia Romagna (sottoscritto a Bologna in data 1 dicembre 2003); - Progetto "Il Sistema In Formazione: l'integrazione dei saperi per un'offerta formativa integrata" (titolarità: Enaip). Favorire l'acquisizione da parte dei partecipanti di competenze interdisciplinari e sovrafunzionali concernenti le abilità in materia di progettazione integrata; Acquisire le capacità di: apprendere e coprogettare; costruire percorsi formativi integrati ed adeguati ai bisogni; valutare in modo integrato tra i diversi soggetti; (attività avviata a inizio dicembre 2005) - Comune di Ferrara: Progetto di mediazione culturale per detenuti stranieri e italiani: Realizzazione di un servizio di mediazione interculturale e di informazione, anche legale (secondo quanto stabilito dal Protocollo d'Intesa siglato tra RER e Ministero di Grazia e Giustizia), a favore dei detenuti stranieri e italiani, teso a facilitare la comprensione, la comunicazione e la fruizione di opportunità trattamentali intra ed extramurarie; tale attività viene effettuata in collaborazione con gli operatori del trattamento della Casa Circondariale; (attività attualmente in corso) - Sportello lavoro interno al carcere: progetto regionale gestito dalla Cooperativa "Progetto Sociale" di Modena. Predisposizione di uno strumento flessibile di aiuto e sostegno alla popolazione carceraria nella ricerca di una attività formativa e di opportunità di inserimento lavorativo. Erogazione di un servizio unitario di informazione, orientamento alla formazione, supporto alla ricerca del lavoro, per l'integrazione di detenuti; (attività attualmente in corso) > Assistenza sanitaria Obiettivi: Mantenimento, ai sensi della Legge n.740/70, di un sanitario incaricato e di un servizio di guardia medica attivo nell'arco delle 24 ore, nel cui ambito operano sei medici. Mantenimento di un'assistenza specialistica all'interno dell'istituto per le seguenti branche: cardiologia, odontoiatrica, infettivologica, otorino laringoiatra, dermatologica, psichiatrica, neurologica. Mantenere all'interno del carcere la figura di un sanitario cosiddetto medico del lavoro competente anche per i detenuti. Mantenere l'assistenza ai tossicodipendenti tramite un'equipe del Ser.T., con impegno di spesa anche di questa Amministrazione. Mantenimento di un servizio di guardia infermieristica con sette infermieri dipendenti az.Usl. Realizzazione di una convenzione per fornitura farmaci. Per problematiche che non possono essere risolte in ambito interno, si provvede presso il locale nosocomio cittadino a norma dell'art.11 della Legge 26/07/1975, n.354.