Restauri, conferenze, pubblicazioni: un anno di iniziative per il centenario della Ferrariae Decus
07-01-2006 / Giorno per giorno
Ad un secolo di distanza dalla sua fondazione, la Ferrariae Decus conferma con grande convinzione il suo impegno per il recupero e la valorizzazione del patrimonio artistico ferrarese. E lo fa proponendo alla città un anno ricco di iniziative e di progetti con l'intento di mantenere alto il livello di attenzione dei ferraresi verso la cura dei tesori del proprio territorio. Il programma delle celebrazioni del centenario, organizzate con il patrocinio del Comune, della Provincia, della Regione e della Fondazione Carife, è stato illustrato in mattinata dal presidente dell'associazione Giacomo Savioli e dal vice presidente Francesco Scafuri, che non hanno mancato di ringraziare tutti i soggetti sostenitori. Tra le iniziative su cui l'associazione punta maggiormente rientrano il restauro di alcune opere d'arte, e in particolare di una serie di tele appartenenti alla Pinacoteca nazionale, oltre all'organizzazione di due cicli di incontri sul tema del restauro, con relatori esperti del settore. "Vorremmo inoltre proseguire - ha dichiarato Savioli - nell'opera di apposizione di targhe ed epigrafi sui principali edifici storici della città e stiamo definendo, assieme all'Amministrazione comunale, la possibilità di allestire una mostra, a cavallo tra 2006 e 2007, sulle antiche incisioni dei ritratti di casa d'Este". Nel programma 2006 figurano poi la pubblicazione del quarto volume di Adriano Franceschini sugli artisti a Ferrara in età umanistica e rinascimentale e la realizzazione di depliant e di materiali divulgativi sui recuperi artistici e architettonici eseguiti in un secolo di attività dalla Ferrariae Decus. Attività che, secondo l'opinione dell'assessore comunale Alessandra Chiappini, "ha permesso di salvare il patrimonio ferrarese dagli scempi di cui sono state protagoniste tante altre città italiane. I meriti della Ferraria Decus sono enormi - ha proseguito l'assessore - e se oggi Ferrara può fregiarsi del titolo di città patrimonio dell'umanità molto lo si deve all'operato di questa storica associazione". Il primo degli appuntamenti del centenario si è tenuto già questa mattina con un incontro commemorativo nella sala degli Arazzi della residenza municipale, dove il 7 gennaio 1906 una sessantina di cittadini ferraresi diedero vita all'associazione per la tutela del patrimonio storico artistico della città e della provincia di Ferrara. Nel ricordare quello storico evento, il presidente Savioli e l'assessore Chiappini hanno menzionato alcuni dei nomi più rilevanti per la storia dell'associazione, soffermandosi in particolare sulla figura di Giuseppe Agnelli. Primo presidente della Ferrariae Decus, nonché direttore per un lungo periodo della biblioteca Ariostea, Agnelli è stato, secondo le parole dell'assessore Chiappini, "un protagonista indiscusso della vita intellettuale ferrarese, uno studioso con competenze culturali a tutto tondo e straordinariamente capace di tenere la nostra città al passo con lo sviluppo intellettuale della sua epoca". Per onorarne ulteriormente la memoria, sempre nella mattinata di oggi, una delegazione della Ferrariae Decus si è recata in Certosa per deporre un ricordo floreale sulla sua sepoltura. Tra le altre iniziative della giornata anche la presentazione delle medaglie in bronzo e in bagno d'argento, opera dell'artista faentino Carlo Zoli, coniate per l'occasione in numero limitato e la presentazione di uno speciale annullo postale per le cartoline del centenario.