"In memoria di Bruno Buozzi" è il titolo dell'esposizione di documenti e immagini che sarà inaugurata sabato 28 gennaio alle 16.30 alla sala Nemesio Orsatti alla presenza dell'onorevole Giorgio Benvenuto, presidente della fondazione Bruno Buozzi. L'iniziativa è promossa in occasione del 125° anniversario della nascita (Pontelagoscuro, 31 gennaio 1881) dell'illustre ferrarese che tanto profondamente ha inciso nelle vicende politiche e sindacali in Italia e all'estero negli anni compresi tra le due guerre mondiali del secolo scorso. Realizzata dalla circoscrizione Zona Nord e dall'Archivio di Stato di Ferrara con il concorso della Fondazione Bruno Buozzi e dell'Istituto di storia contemporanea resterà aperta tutti i giorni fino al 12 febbraio. La mostra, che propone materiali dell'archivio della Fondazione insieme a carteggi inediti custoditi dall'Archivio di stato di Ferrara, è inserita nell'ambito delle manifestazioni promosse in occasione del Giorno della Memoria e inaugura al contempo un percorso di studi e ricerche sui molti aspetti della vita e dell'operato di Bruno Buozzi che si svilupperà durante tutto il 2006. Nel corso dell'anno sono infatti in programma un'iniziativa didattica rivolta agli studenti delle scuole superiori curata dall'Istituto di storia contemporanea e un incontro di studi nel quale saranno presenti studiosi dell'autorevole ferrarese e del movimento sindacale. Il percorso commemorativo culminerà con una mostra storico-documentale di grande spessore, che sarà allestita nei locali dell'Archivio storico di Ferrara dal titolo "Bruno Buozzi di Orlando, nato a Pontelagoscuro il 31 gennaio 1881. Sovversivo". All'iniziativa contribuiranno l'Archivio centrale dello Stato di Roma, l'Archivio di stato di Torino, gli Archivi nazionali di Parigi e altre importanti istituzioni. Durante il periodo della mostra la sala Nemesio Orsatti (via del Risorgimento 4 a Pontelagoscuro) sarà aperta al pubblico tutti i giorni dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 18.30. LA SCHEDA - Bruno Buozzi (1881-1944) è stato senza dubbio un ferrarese di prestigio internazionale e di grande carisma, la cui personalità ha inciso profondamente nelle vicende politiche e sindacali in Italia e all'estero nell'arco temporale compreso tra le due guerre mondiali del secolo scorso: segretario generale della Fiom, poi della CGLL, deputato alla Camera, antifascista, socialista riformista, membro della confederazione mondiale del lavoro, esule in Francia, incarcerato in Italia, schedato dalla Questura di Ferrara essendo socialista e sovversivo. La sua vita è stata costellata da infaticabile impegno in difesa dei diritti dei lavoratori e delle fasce sociali più deboli, freneticamente impegnato in battaglie sindacali e alla testa delle più importanti manifestazioni di protesta che, in epoca fascista, gli procurarono varie persecuzioni e pericoli, culminati con l'assassinio ad opera dei nazisti.