Incidenti stradali: pubblicato lo studio dei dati relativi al triennio 2002-2004
07-02-2006 / Giorno per giorno
(Comunicato a cura del Servizio Statistica del Comune di Ferrara - il file "pdf" dello studio statistico è scaricabile nella sezione "Documentazione" dell'ufficio Stampa) Le modifiche al codice della strada entrate in vigore nel 2003 hanno determinato un calo degli incidenti, nel 2004 rispetto al 2002, in Italia del 6,2%; in Regione del 9,7%. In Provincia, dopo un calo del 3,8% nel 2003 rispetto al 2002, si è verificato un aumento del 4,2% nel 2004. Nel Comune si è assistito a una leggera diminuzione (-1%) nel 2003 e ad un nuovo aumento nel 2004 (+2,2%). Nel 2004 rispetto al 2002 l'indice di mortalità è diminuito, nel Comune di Ferrara, di 0,9 punti percentuali, passando dal 4 a 3,1 deceduti ogni 100 incidenti. In provincia è calato di 0,5 punti, da 5,6 a 5,1. Diminuzioni si sono verificate anche in ambito regionale e nazionale, rispettivamente di 0,5 e 0,3 punti percentuali, con un indice di mortalità che in entrambi i casi si è attestato sul valore di 2,5 nel 2004. L'indice di mortalità della Provincia è rimasto sensibilmente più alto. Un infortunato su 4 (24,4% dei casi) ha un'età compresa tra 23 e 32 anni, e si raggiunge il 45,8% considerando le fasce di età attigue, dai 18 ai 22 e dai 33 ai 37 anni. I maschi infortunati sono più delle femmine, in rapporto di circa 3 a 2. Oltre la metà (il 50,9%) degli infortunati si trovava a bordo di un'autovettura; al secondo posto troviamo i ciclisti, col 16,8%. Sensibili differenze si notano nelle loro distribuzioni per età e genere. Sono maggiormente giovani gli automobilisti infortunati (il 40,4% ha un'età compresa fra 18 e 32 anni), mentre sono più anziani i ciclisti (il 28% ha oltre 68 anni). I ciclisti infortunati sono prevalentemente donne (54,1%), mentre gli automobilisti soprattutto maschi (53,8%). I ciclisti maschi sono sensibilmente superiori nelle età più anziane, oltre i 78 anni. Gli infortunati a bordo di ciclomotore rappresentano il 12,8% degli infortunati, mentre quelli a bordo di motocicletta l'11,1%. In entrambi i casi sono quasi esclusivamente maschi: nel caso dei ciclomotori sono ragazzi giovanissimi (il 34,1% ha dai 13 ai 17 anni e si raggiunge il 49% se a questa fascia si aggiunge la successiva, dai 18 ai 22), nel caso delle moto sono prevalentemente uomini di età intermedia, tra i 33 e 37 anni. Il tipo di collisione più frequente si è verificato tra veicolo a quattro ruote (auto e mezzi pesanti) e veicolo a due ruote (motociclo, ciclomotore, bicicletta), col 40,2% del totale incidenti; questi hanno determinato il 27% dei decessi e il 34% dei feriti. Gli incidenti più gravi sono quelli che hanno visto coinvolto un veicolo a quattro ruote da solo: sono il 9,7% degli incidenti e determinano il 40,5% della mortalità totale. Considerando tutte le tipologie di incidenti, si nota che ben il 50,1% degli incidenti (55,4% nel centro abitato) sono caratterizzati dalla presenza di almeno un veicolo a 2 ruote. Nel 21,8% dei casi c'è almeno una bicicletta, nel 17% almeno un ciclomotore, nel 13,4% almeno una moto . Quasi la metà degli incidenti (il 46%) sono dovuti a due cause: mancata precedenza e guida distratta, che si verificano, rispettivamente, nel 24,1% e nel 21,9% dei casi. Gli incidenti dovuti a eccesso di velocità sono al terzo posto, col 9,5% dei casi, ma al primo come numero di vittime, causando il 25,4% dei decessi. L'età media dei responsabili di incidente stradale è 25 anni. Il 40% dei responsabili ha un'età compresa tra i 18 e i 36 anni. Nel 71,4% dei casi accertati, il responsabile dell'incidente è di sesso maschile. Particolarmente frequenti sono le responsabilità di incidenti per la guida in stato di ebbrezza (91,1%), per sorpasso irregolare (87,3%) e per eccesso di velocità (79,9%). Le donne sono responsabili di meno della metà di ciascuna tipologia di incidente. I picchi riguardano la guida contromano o in zona vietata, col 47,8% di responsabilità femminile. Gli incidenti che capitano di notte (dalle 22 alle 5) sono i più gravi: il loro indice di mortalità è pari al 7,4%, mentre è del 2,9% quello della fascia diurna. Distinguendo gli incidenti nei giorni durante e di fine settimana, si ha un ulteriore innalzamento dell'indice negli incidenti notturni di fine settimana, caratterizzati da una mortalità che raggiunge il 9,1%.