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Prima ipotesi progettuale per il museo della Shoah fra le segnalazioni del premio Rossetti

08-02-2006 / Giorno per giorno

E' l'affascinante legame fra architettura, tempo e memoria il filo conduttore delle tesi di laurea protagoniste del premio "Biagio Rossetti 2005". Un tema che secondo il parere della commissione giudicatrice è stato sviluppato con particolare maestria da Stefano Villani dell'Università di Roma Tre, che venerdì 10 febbraio, alle 18, riceverà dal sindaco Gaetano Sateriale la targa del primo classificato, oltre ad una gratifica in denaro di mille euro. La consegna del riconoscimento, assegnato per il quinto anno consecutivo dal Musarc di Ferrara, offrirà inoltre l'occasione per presentare il catalogo dell'edizione 2005 del premio, contenente una breve rassegna delle edizioni precedenti. Argomento dell'elaborato vincitore, dal suggestivo titolo "Il castello di Avellino: rudere giardino museo", è la complessa opera di ristrutturazione della fortezza campana che prevede la realizzazione al suo interno di spazi per eventi espositivi. Tra le altre tre tesi segnalate dalla giuria spicca quella di Laura Miorin e Antonietta Ravidà, studentesse dell'Università Iuav di Venezia (relatori Carlo Magnani, Emanuela Trevisan Semi, Nicola Pagnano), che hanno elaborato una prima ipotesi progettuale per il museo della Shoah di Ferrara, da loro immaginato all'interno della cornice del parco Urbano, a nord della città. Ulteriori segnalazioni sono state annunciate per Iole Passariello, dell'Università di Napoli "Federico II", con la tesi di laurea "Attrezzature museali nel porto di Napoli", e per Antonella Salvadori, dell'Università di Bologna, con la tesi dal titolo "Haus der welt (casa del mondo). Progetto per un centro delle culture a Colonia". Tutti i loro elaborati, assieme agli altri quindici in concorso, potranno essere ammirati all'interno degli spazi espositivi di via XX Settembre fino al 12 febbraio prossimo. La formula utilizzata anche quest'anno dai promotori del premio Rossetti delega alle Università stesse la scelta del lavoro più meritevole fra quelli realizzati dai propri studenti nell'ultimo anno accademico e i progetti pervenuti vengono poi sottoposti al giudizio di una commissione composta da esperti di cultura architettonica. "L'edizione 2005 - secondo quanto puntualizzato dal presidente del Musarc Nico Ventura - ha visto, come le precedenti, la partecipazione di quasi tutte le facoltà di Architettura italiane, segno che, a cinque anni dalla sua istituzione, il premio ha conseguito un'alta considerazione accademica e professionale, testimoniata anche dalla pubblicistica specializzata e, per altro verso, dalle posizioni assunte dai premiati e segnalati delle passate edizioni. Il MusArc viene ancora una volta riconosciuto come motore di dibattito culturale delle scuole di architettura italiane". Ulteriore conferma di tale ruolo è giunta da quattro delle facoltà di Architettura più prestigiose (Civile di Milano, Roma Tre, Palermo e Venezia Iuav) che hanno deciso di contribuire alla pubblicazione del catalogo del premio. Il volume, che sarà presentato venerdì da Nico Ventura assieme a Riccardo Furini, coordinatore scientifico del Musarc, e Luca Guerrini curatore di tutte le edizioni del premio, documenta, attraverso la presentazione degli elaborati premiati, l'evoluzione dell'attività di formazione architettonica degli ultimi cinque anni e presenta inoltre un dibattito condotto dai presidi di Facoltà, sull'organizzazione didattica e di ricerca nelle Università di Architettura italiane. La mostra è aperta al pubblico (in via XX Settembre 152) tutti i giorni dal martedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.