Comune di Ferrara

domenica, 04 maggio 2025.

Dove sei: Homepage > Lista notizie > Lo zuccherificio di Pontelagoscuro non chiuderà. Accolte le richieste di istituzioni e lavoratori

Lo zuccherificio di Pontelagoscuro non chiuderà. Accolte le richieste di istituzioni e lavoratori

21-02-2006 / Giorno per giorno

Alla fine la decisione sperata è arrivata quasi inattesa. La Sfir, infatti, ha deciso di mantenere aperto lo zuccherificio di Pontelagoscuro con l'attuale volume produttivo, attorno cioè al milione e 400 mila tonnellate. Il gruppo Sfir, proprietario dello stabilimento, ha così sciolto le riserve al termine di un tormentato periodo di riflessione e aderendo agli auspici di istituzioni e sindacati, fin dall'inizio fermi sulla posizione della salvaguardia di almeno una struttura produttiva nel bacino bieticolo provinciale. Ferrara rientra così nel programma nazionale di ridimensionamento del settore, da 19 a soli 6 impianti, a seguito dell'assetto stabilito a Bruxelles lo scorso novembre dall'Ocm zucchero (Organizzazione comunitaria dei mercati). Questa scelta riapre anche la prospettiva della produzione di biocarburanti. "Siamo molto favorevoli alla riconversione e alla produzione di bioetanolo nell'area del petrolchimico, bonificata e adeguatamente infrastrutturata - ha spiegato il sindaco di Ferrara Gaetano Sateriale - e, naturalmente, perché questo accada occorre che vada a buon fine la trattativa tra Sfir e Enichem, proprietaria del terreno". Soddisfazione ha espresso per il risultato anche il presidente della Provincia, Pier Giorgio Dall'Acqua, che ha ricordato il pressing esercitato da Regione, Provincia e Comune di Ferrara, insieme ai sindacati: "Una soluzione - ha confermato - che sollecita una riflessione più complessiva per il futuro della nostra agricoltura e per l'avvio di produzioni innovative; scelte già compiute altrove e su cui l'Italia registra un ritardo". "Il triangolo Rovigo, Ferrara e Ravenna, potrebbe diventare l'Arabia Saudita d'Italia", ha detto con una battuta l'assessore provinciale all'Agricoltura, Davide Nardini, con riferimento al potenziale bacino di 70 - 80 mila ettari che potrebbero essere dedicati alla produzione di biocarburanti. La forte coesione istituzionale, rafforzata dal positivo ruolo svolto da Unione industriali e associazioni degli agricoltori, è stata sottolineata è stata sottolineata anche dalla vicesindaco di Ferrara, Rita Tagliati, che ha pure ricordato il sostanziale impegno del Comune "nell'affiancare i vertici Sfir nella ricerca di soluzioni tese al mantenimento della produzione di zucchero e, nel contempo, orientate verso la prospettiva di un utilizzo - anche no-food - della produzione agricola". Un indirizzo condiviso dall'assessore comunale Aldo Modonesi, anch'egli stamani presente in conferenza stampa. "Ora rimane da chiudere il protocollo per Bondeno e Ostellato", ha chiuso Davide Nardini riportando la riflessione su scala provinciale.