Giovedì 26 novembre alle 10 una simulazione di terzo grado
Prove di emergenza al Petrolchimico
24-11-2009 / Giorno per giorno
Coinvolgerà circa duecento persone tra dipendenti, visitatori, manutentori e appaltatori, la prova di emergenza simulata di terzo grado in programma per giovedì 26 novembre alle 10, nel Petrolchimico coinvolgendo alcune aziende insediate, Lyondellbasell, Polimeri Europa, Syndial, Sef, Yara e Sapio.
L'emergenza simulata consisterà in una fuoriuscita accidentale di tetracloruro di titano, un liquido che viene utilizzato per realizzare il catalizzatore finale. La sostanza, a contatto con l'aria reagisce e genera una nube di acido cloridrico. Durante la simulazione, gli impianti rimarranno in marcia, (in deroga alle regole da seguire se si dovesse verificare un'emergenza simile), ma le sirene all'interno dello stabilimento saranno attivate. Il suono sarà continuo ed insistente e durerà, così come quello di fine emergenza, circa un paio di minuti.
L'evento durerà un paio d'ore e non avrà effetti in aree esterne alle mura di cinta dello stabilimento.
"Abbiamo ipotizzato - spiega Paolo Schiavina amministratore delegato Ifm, la società che ha organizzato la simulazione - un'emergenza di terzo grado, non perchè temiamo possa verificarsi, l'ipotesi è rarissima, ma perchè vogliamo testare le attività di coordinamento".
Nella procedura di sito, sono previsti tre gradi di emergenza: il primo è circoscritto ad un solo reparto, il secondo prevede la persistenza o l'aggravamento delle condizioni di emergenza di primo grado, il terzo grado prevede che le condizioni di emergenza coinvolgano parti estese dello stabilimento e richiedano l'evacuazione delle persone.
L'attivazione dell'emergenza avviene prevalentemente attraverso il telefono (componendo il numero 8888) e in caso di malfunzionamento della centrale telefonica si devono utilizzare i telefoni di emergenza collegati con le portinerie. In caso di malfunzionamento di entrambi i sistemi si utilizzerà il sistema radio in dotazione ai reparti. "Le informazioni basilari da trasmettere - continua Federico Montanari responsabile sicurezza Ifm - riguardano il grado dell'emergenza, il reparto sede dell'emergenza, l'area di appartenenza, le sostanze coinvolte, l'eventuale coinvolgimento di altre aree, le vie di evacuazione da seguire e la provenienza del vento. Anche i poli acustici, ne abbiamo sette, consentono di comprendere qual è il tipo di emergenza".
La gestione dell'emergenza varia a seconda della gravità dell'evento: nel caso di emergenza di primo grado, interviene la squadra di vigili del fuoco Ifm, in quella di secondo grado vengono messi in sicurezza gli impianti e invitato il personale a raggiungere i punti di raccolta, in quella di terzo grado il personale dai punti di raccolta abbandona lo stabilimento seguendo le vie di esodo verso le portinerie; le squadre di emergenza interne evacuano le aree previa messa in sicurezza degli impianti; i vigili del fuoco di Ifm presidiano l'area dell'emergenza; viene insediato il comitato di emergenza, costituito dai direttori delle società coinvolte.
"La sicurezza - conclude il sindaco di Ferrara, Tiziano Tagliani - dipende dalla professionalità di chi lavora in questo sito. E' importante che all'interno del petrolchimico, le società godano di buona salute e mantengano un buon rapporto con gli insediamenti abitativi circostanti. Un sito in buona salute dà garanzie dal punto di vista della sicurezza".
(Comunicato a cura dell'Ufficio stampa di Ifm)