Quando il palcoscenico trasforma il disagio in arte
05-04-2006 / Giorno per giorno
Una ventata di follia soffierà su Ferrara portando con sé espressioni d'arte e messaggi di speranza. L'arrivo della perturbazione è previsto per venerdì 7, con strascichi fino a giovedì 13 aprile, e le aree maggiormente interessate saranno quelle della sala Estense e del teatro Comunale. Conduttori del fenomeno saranno artisti italiani e stranieri che hanno alle spalle situazioni di disagio psichico e che attraverso l'arte hanno saputo mettersi in gioco e superare le proprie difficoltà. Curatrice della rassegna, che prevede la presentazione di quattro diversi spettacoli, è l'Accademia della follia, compagnia triestina nata come progetto culturale a sfondo sociale, con l'intento di trasformare il disagio in manifestazione d'arte. Ma diversi sono anche i soggetti locali che accanto a Comune e Provincia di Ferrara, hanno offerto il proprio supporto per l'organizzazione dell'evento, tra questi la Regione Emilia Romagna, il dipartimento di Salute mentale dell'azienda Usl di Ferrara e la Fondazione Carife. Ad aprire il ciclo di spettacoli venerdì 7 alle 21, alla sala Estense, sarà la pièce del regista Claudio Misculin "Mattbeth", nata dall'esperienza di laboratorio teatrale che ha visto come protagonisti i pazienti psichiatrici del centro diurno Maccacaro di Ferrara e del centro di salute mentale di Cento, assieme agli studenti del Centro teatro universitario (l'ingresso è gratuito). La serata di sabato, sempre alla sala Estense alle 21, sarà invece dedicata al concerto di strumenti a fiato "A bout'soufle" tenuto dai musicisti della Créahm di Liegi. Associazione che da oltre 25 anni opera per sviluppare i talenti artistici delle persone con handicap mentali, aiutandole ad avvicinarsi alle arti plastiche e sceniche e promuovendone le creazioni con esposizioni, spettacoli e concerti. Una prima presentazione dello spettacolo è prevista in forma di matinée gratuita per gli studenti ferraresi sempre nella giornata di sabato. Per l'esibizione dal titolo "Fisterra" in programma domenica sera (sempre alle 21 alla sala Estense) sarà la danza a farla da padrona, grazie all'arrivo della compagnia spagnola "El tinglao", composta da "persone con corpi e menti non usuali". Mentre lo spettacolo finale "DiverCity@040", sarà proposto nella cornice del teatro Comunale, giovedì 13 alle 21, dai ballerini professionisti e dai "matt-attori" dell'Accademia della follia guidati dalla coreografa Sarah Taylor. "Tramite il sostegno a questo tipo di iniziative - ha sottolineato l'assessore comunale alla Salute e servizi alla persona Maria Giovanna Cuccuru - il Comune, assieme agli altri soggetti istituzionali coinvolti, intende valorizzare il teatro come strumento terapeutico-riabilitativo, in grado di rendere le persone con difficoltà psichiche protagoniste di esperienze culturali e artistiche". "Il teatro - ha infatti precisato Francesca Cigala del dipartimento di Salute mentale - produce importanti risultati terapeutici, poiché aiuta i malati psichici a mettersi in contatto con le proprie emozioni e ad esternarle riuscendo a controllarle". Per gli spettacoli dell'8 e 9 aprile alla sala Estense, la biglietteria sarà aperta la sera stessa della rappresentazione dalle 19,30, mentre per lo spettacolo del 13 la biglietteria del teatro Comunale sarà aperta il giorno stesso per le prevendite dalle 10 alle 13 e dalle 15 fino a inizio rappresentazione. Per tutti gli spettacoli, tranne quello del 7 aprile ad ingresso gratuito, il biglietto avrà un costo di 5 euro.