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Influenza aviaria: a Ferrara situazione sotto controllo e nessun caso accertato di contagio

05-04-2006 / Giorno per giorno

"Le istituzioni ferraresi mantengono sotto controllo il rischio di insorgenza dell'influenza aviaria e al momento nel nostro territorio non si è verificato alcun caso di contagio". Le rassicurazioni giungono dall'assessore alla Salute e servizi alla persona Maria Giovanna Cuccuru che stamani ha illustrato alla stampa, assieme al responsabile del servizio Veterinario dell'azienda Usl Massimo Casolari, le misure adottate a livello locale per la prevenzione della diffusione del virus e l'attivazione delle disposizioni di isolamento di eventuali focolai. Come richiesto dalle ordinanze del Ministero della Sanità e della Regione Emilia Romagna, l'Amministrazione comunale e l'Usl si sono infatti adoperate per la costituzione del Cot - Centro operativo territoriale, che ha il compito di coordinare a livello locale le azioni da intraprendere in caso di allerta. E' stato inoltre predisposto e diffuso un avviso destinato a tutti gli allevatori di specie avicole, contenente le misure precauzionali da adottare per evitare il contatto tra gli animali domestici e quelli selvatici, possibili portatori del virus. "Il pollame - recita l'avviso - deve essere allevato in locali o ambienti opportunamente recintati; i punti di pastura e abbeverata devono essere posti al coperto per evitare fonti di facile richiamo per l'avifauna selvatica; deve essere impedito l'accesso del pollame a laghetti o specchi d'acqua e non deve essere utilizzata per l'abbeverata acqua proveniente da serbatoi di superficie a cui abbiano accesso i volatici selvatici". La nota informativa stampata in oltre 8mila copie è in distribuzione, anche grazie alla collaborazione delle Circoscrizioni territoriali e delle associazioni del mondo agricolo, agli allevatori domestici e a quelli industriali dell'area comunale. "La situazione - ha dichiarato Massimo Casolari - è assolutamente tranquilla. Molti controlli sono già stati fatti e il nostro intento è quello di intensificarli secondo una mappatura territoriale già predisposta. Dei circa 150 animali morti da noi inviati al laboratorio zooprofilattico di Forlì nessuno è risultato essere vittima del contagio da influenza aviaria. Uniche vittime della psicosi di questi ultimi mesi - ha proseguito Casolari - sono purtroppo gli allevatori del settore avicolo, che stanno risentendo di una crisi dovuta a preoccupazioni del tutto ingiustificate". Le specie potenzialmente soggette a rischio di contagio, ha ricordato l'assessore Cuccuru, sono i volatili migratori, come germani, oche, cigni, trampolieri, aironi e garzette. Mentre al riparo da ogni rischio sono gli uccelli stanziali come passeri, colombi, tortore, merli e stormi.