Comune di Ferrara

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I nuovi ferraresi: un percorso di integrazione per cinquemila cittadini non italiani

13-04-2006 / Giorno per giorno

PRESENTATI DATI E ANALISI SUGLI STRANIERI RESIDENTI NEL COMUNE Negli ultimi dieci anni i cittadini ferraresi "non italiani" hanno visto una costante crescita che dai mille del 1996 ha superato la soglia delle 5000 unità alla fine del 2005, il 3,8 % della intera popolazione del nostro territorio, con un tasso di natalità che attualmente ha raggiunto il 15,8%. Questo solo alcuni dei numerosi e significativi dati contenuti nella ricerca prodotta dal Servizio statistica del Comune e presentata questa mattina nella sala Arazzi della residenza municipale dagli operatori del servizio e dagli assessori comunali Maria Giovanna Cuccuru (Politiche sociali e immigrazione) e Alessandra Chiappini (Politiche per la famiglia e Istruzione). Natalità "I servizi comunali hanno dovuto prendere atto del cambiamento e adeguare l'offerta dei propri servizi - ha detto l'assessore Cuccuru - tenendo conto anche dei diritti e doveri di questi nostri concittadini". Gli interventi sul territorio sono concepiti in rete con tutte le strutture socio sanitarie, sindacali e culturali, mettendo in campo una serie di iniziative che vanno incontro alla necessità di informare, mediare e integrare. "Questa lenta immigrazione straniera nella nostra città - ha affermato la Chiappini - ci ha permesso di metabolizzare e di costruire un efficace percorso di interventi finalizzati all'integrazione, partendo certamente dal mondo della scuola, uno straordinario laboratorio per avvicinare culture diverse". Da questo punto di vista, sono rilevanti le azioni intraprese per fare in modo che questi nuovi cittadini possano vivere serenamente ben integrati nella comunità ferrarese. "Il precedente governo ha brillato per la sua assenza nelle politiche di sostegno all'integrazione - ha aggiunto la Chiappini - e come Amministrazione abbiamo dovuto creare gli spazi e le risorse per non abbandonare una strada positiva che punta a consentire l'acquisizione dei diritti di cittadinanza senza perdere le proprie radici, la propria identità culturale, nella massima convivenza civile". Questi in sintesi, altri elementi emersi dalla ricerca realizzata dal Servizio Statistica. L'integrazione scolastica Gli stranieri iscritti alle scuole (2005-06) sono: scuole d'infanzia comunali 110 (5,9%), statali 16 (11%); scuole elementari 298 (7,9%); scuole medie 149 (6%) Analisi territoriale (mappe tematiche) - Cittadini della Moldova (429) e della Romania (379): risiedono in quasi tutto il centro cittadino, in via Bologna e S.Giorgio. La maggiore concentrazione è nella zona tra la stazione ferroviaria e via Oroboni e nell'area di via Bagaro. I moldavi e rumeni immigrati nel 2004 si sono dichiarati per il 23% collaboratrici familiari o badanti, per il 16% studenti, per l'11% muratori. - Cittadini dell'Ucraina (745) e della Fed.Russa (61): risiedono in quasi tutto il centro cittadino, in via Bologna, S.Giorgio, Quacchio e Barco. La maggiore concentrazione è nella zona della stazione ferroviaria e in via Oroboni. Ucraini e russi immigrati nel 2004 si sono dichiarati per il 70% collaboratrici familiari o badanti. - Cittadini dell'Albania (657): risiedono con maggiore concentrazione nella zona tra via Bologna e Foro Boario, in via Oroboni e al grattacielo e nel centro storico di via S. Stefano e nella zona medioevale. Si osservano alcuni nuclei anche a Barco e Pontelagoscuro. Gli albanesi immigrati nel 2004 si sono dichiarati per il 25% studenti, per il 22% casalinghe, per il 12% muratori, per l'11% in condizione non professionale (disoccupati, minori, ritirati dal lavoro). - Cittadini dell'Algeria (32) del Marocco (336) e della Tunisia (203): si osservano tre concentrazioni: una nella zona di via Verga, una al grattacielo e una in via Carlo Mayr. Algerini, marocchini e tunisini immigrati nel 2004 si sono dichiarati per il 19% muratori, per il 17% casalinghe, per il 15% operai, per il 12% in condizione non professionale (disoccupati, minori, ritirati dal lavoro). - Cittadini di: Austria (10), Belgio (11), Danimarca (3), Finlandia (4), Francia (56), Germania (49), Gran Bretagna (53), Grecia (123), Irlanda (5), Lussemburgo (0), Paesi Bassi (17), Portogallo (6), Spagna (49), Svezia (7): la maggiore concentrazione è nel centro storico medioevale. Gli europei (principalmente greci, francesi e tedeschi) immigrati nel 2004 si sono dichiarati per il 37% imprenditori o dirigenti o con professione intellettuale, scientifica o di elevata specializzazione, per il 26% studenti, per il 12% casalinghe. - Cittadini della Nigeria (145) e del Camerun (131): sono fortemente concentrati nell'area del grattacielo. Si osserva un nucleo a Pontelagoscuro. Nigeriani e camerunesi immigrati nel 2004 si sono dichiarati per il 32% operai, per il 12% studenti, per l'11% in condizione non professionale (disoccupati, minori, ritirati dal lavoro). - Cittadini della Cina (235): sono principalmente concentrati al grattacielo e in via Bologna. I cinesi immigrati nel 2004 si sono dichiarati per il 18% in condizione non professionale (disoccupati, minori, ritirati dal lavoro), per il 14% studenti, per il 12% cuochi, per il 10% baristi. - Cittadini di Israele (56), Libano (91), Giordania (36): risiedono maggiormente nel centro storico medioevale. Israeliani, giordani, ma principalmente libanesi, immigrati nel 2004 si sono dichiarati per il 92% studenti. - Cittadini di Cipro (1), Estonia (0), Lettonia (6), Lituania (5), Malta (5), Polonia (139), Repubblica Ceca (9), Repubblica Slovacca (5), Slovenia (0), Ungheria (8): si concentrano principalmente nell'area medioevale del centro storico cittadino. I cittadini dei paesi della nuova annessione all'UE (principalmente polacchi) immigrati nel 2004 si sono dichiarati per il 57% collaboratrici familiari o badanti e per il 12% infermiere.