Comune di Ferrara

domenica, 19 maggio 2024.

Dove sei: Homepage > Lista notizie > A Porotto da sabato una strada intitolata a Natale Gorini - Al noto uomo politico ferrarese sarà dedicato anche un incontro in biblioteca

A Porotto da sabato una strada intitolata a Natale Gorini - Al noto uomo politico ferrarese sarà dedicato anche un incontro in biblioteca

20-04-2006 / Giorno per giorno

Sabato 22 aprile alle 15.30 sarà inaugurata a Porotto una via dedicata a Natale Gorini. Ferrarese, medaglia d'argento nella prima guerra mondiale, antifascista, fra i fondatori della Democrazia Cristiana di Ferrara, Gorini è stato una figura di primo piano del panorama politico e parlamentare nazionale del dopoguerra, anni delle grandi riforme sociali ed economiche che hanno profondamente coinvolto il nostro territorio. La strada che gli sarà intitolata si trova all'interno di un nuovo insediamento realizzato nella parte sud di via Ladino, in direzione Borgo Scoline. Al termine del taglio del nastro, alle 16.30 alla biblioteca di Porotto (via Arginone 320), si terrà un incontro in ricordo di Gorini sul tema "La politica del concreto" (dal titolo del libro scritto da Paolo Mezzogori e a lui ispirato). L'iniziativa sarà aperta dai saluti dell'assessore comunale Aldo Modonesi, della presidente della circoscrizione Nord Ovest Paola Boldrini e dei figli di Natale Gorini, Alessandro e Giuseppe. Nel corso dell'incontro interverranno, anche con personali testimonianze di esperienze condivise con il prestigioso parlamentare ferrarese, Carlo Bassi, Nino Cristofori, Arnaldo Felletti, Giorgio Franceschini, Paolo Mezzogori, monsignor Samaritani e Aniello Zamboni. LA SCHEDA - Natale Gorini è nato a Ferrara il 19 ottobre 1895. Dottore in Giurisprudenza Avvocato Libero professionista, primo Capitano dei Bersaglieri in congedo decorato di Medaglia d'Argento al valor militare nella guerra 1915-1918, già presidente della Fe-derazione Gioventù di Azione Cattolica nel 1919 entrò nel Partito Popolare. La sua opposizione al fascismo gli procurò numerose violenze fisiche e morali. Collaborò con la parte civile costituitisi nel processo Don Minzoni. Partecipò all'organizzazione politica delle forze cattoliche ferraresi con un primo nucleo di sostegno alla Resistenza ferrarese, costituitosi poi come Democrazia Cristiana ferrarese. Dopo la Liberazione fu vicesindaco ed assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Ferrara. Segretario provinciale della DC nel primo dopoguerra. Per molte legislature sedette in Consiglio comunale e poi provinciale. Eletto Deputato nel 1948 e nel 1953 per la Circoscrizione Bologna - Forlì, fece parte delle commissioni Trasporti, Agricoltura, Lavori Pubblici e Giustizia. Relatore sul Bilancio dell'Agricoltura per l'esercizio finan-ziario 1951-1952; determinante fu il suo impegno parlamentare in importanti vicende politiche come: la Riforma Agraria, i Patti Agrari, la legge sulla piccola proprietà contadina e la costituzione dell'Ente Delta Padano, nonché per la realizzazione di grandi opere pubbliche nel ferrarese quali: la bonifica delle Valli di Comacchio, il primo tratto della Strada Romea, lo scolmatore di Reno o Cavo Napoleonico, gli acquedotti del Basso ferrarese e quello di Portomaggiore-Argenta, le ricostruzioni del Tempio di S. Benedetto e della Certosa, la riparazione dell'abside del Duomo di Ferrara, il finanziamento degli scavi di Spina e la ricostruzione di Pontelagoscuro grazie allo spostamento della sede ferrovìaria all'attuale percorso. Lasciato l'impegno in Parlamento, fu consigliere della Cassa di Ri-sparmio di Ferrara, questore della Banca d'Italia della città e membro del consiglio di amministrazione dell'Università. La sistemazione dell'idrovia Porto Garibaldi-Ferrara-Pontelagoscuro fu il suo ultimo grande impegno fino all'atto della sua morte, il 2 febbraio 1978.