In mostra al Pac i "Percorsi" artistici di Franco Patruno
01-06-2006 / Giorno per giorno
Trent'anni di carriera artistica di un personaggio poliedrico per ingegno e interessi. Le Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara rendono omaggio a Franco Patruno con una retrospettiva che ripercorre i momenti salienti del suo itinerario creativo. La mostra "Percorsi" inaugurata nel pomeriggio alle 17 al Padiglione di arte contemporanea di palazzo Massari, resterà aperta sino al 16 luglio, con orari di visita dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18, dal martedì alla domenica. Patruno è un protagonista insigne e un animatore instancabile della vita artistica e culturale non solo ferrarese: sacerdote, giornalista, narratore, studioso di letteratura, musica e filosofia, critico e storico dell'arte, della televisione e del cinema ma anche, e soprattutto, artista di straordinaria sensibilità. Ferrara lo celebra con questa retrospettiva, curata da Franco Farina e Massimo Marchetti, che presenta le opere più emblematiche e rappresentative delle varie tappe dell'opera di questo maestro. La Scheda - Franco Patruno Nato a Ferrara nel 1938 inizia da giovanissimo a frequentare l'Istituto d'Arte "Dosso Dossi" e in seguito l'Accademia di Belle Arti di Modena. Nel 1957-58 collabora con Renato Sitti, Giuseppe Virgili e Ervardo Fioravanti alla Galleria "Il Bulino". A ventitré anni entra in seminario e, contestualmente agli studi di teologia, prosegue il suo itinerario artistico e l'approfondimento della storia dell'arte e dell'estetica del cinema. È per alcuni anni docente di storia dell'arte a Ferrara e Bologna, presso la Facoltà Teologica. Inizia anche la sua attività di giornalista e collabora, tra l'altro, alla pagina della cultura de "L'Osservatore Romano". Dal 1984 è Direttore dell'Istituto di Cultura "Casa Giorgio Cini" di Ferrara dove organizza con passione e competenza, tra le altre iniziative, mostre ed esposizioni di assoluta rilevanza. Attraverso un ricca selezione che conta centosettantacinque opere è possibile ripercorrere le principali tappe della sua attività figurativa, dagli anni Settanta ad oggi. Si tratta per la maggior parte di opere su carta, suo supporto prediletto, in cui Franco Patruno procede per coesi "percorsi" di indagine, approfondendo temi e soggetti che hanno stimolato il suo immaginario creativo. A documentare la produzione della seconda metà degli anni Settanta e dei primi anni Ottanta è una ricca selezione di Collages, tra cui i Confronti e Poesia visiva. Nel corso del decennio seguente l'attenzione di Patruno si rivolge alla scrittura, al suo valore come segno-forma e come veicolo di messaggio. Nascono così, tra le altre, le serie delle Carte da computer, poi le Scritture e le Scritture cromatiche. La figura umana è da sempre tema prediletto dall'artista: dai Volti di donna ai Compianti, dalla Via Crucis alla serie degli Angeli, degli Angeli caduti o degli Angeli della discoteca, essa accompagna l'itinerario figurativo di Patruno. Un altro importante capitolo è rappresentato dagli omaggi ai protagonisti della nostra cultura, da Richard Avedon a Umberto Boccioni a Mario Luzi. In mostra sono presenti anche alcuni recenti pastelli su tela, come la serie dei Ritmi, che si caratterizza per una gestualità del segno forte e dinamica, quella degli Alberi, il trittico Essenze e, infine, L'unico angelo, una bellissima vetrata che testimonia tutta la sensibilità e la versatilità di questo straordinario sperimentatore di tecniche, stili e linguaggi.