Una nuova "Via" per la turbogas. Il sindaco scrive al Governo per chiedere il riesame della valutazione di impatto ambientale della centrale
04-07-2006 / Giorno per giorno
La Valutazione di impatto ambientale della centrale turbogas di Ferrara, rilasciata nel 2002, deve essere riesaminata. Forte di questa convinzione il sindaco Gaetano Sateriale ha scritto ai ministri Bersani, Pecoraro Scanio e al sottosegretario alla Presidenza del consiglio Letta, richiedendo "la modifica delle condizioni di esercizio della centrale per mettere a frutto il più aggiornato panorama delle conoscenze nella rivalutazione delle prescrizioni autorizzative". "E' necessario e doveroso riconsiderare quell'autorizzazione - ha spiegato il sindaco in conferenza stampa - ed eventualmente rivederne i parametri sulla base degli studi più recenti e delle significative innovazioni tecnologiche introdotte in questo comparto negli ultimi due-tre anni". Stessa richiesta l'Amministrazione comunale aveva già rivolto al precedente governo, senza ottenere risposta. "Abbiamo subito voluto informare i nuovi ministri per potere insieme affrontare la situazione". Il punto fermo della vicenda è stato ribadito da Sateriale: "Quando la centrale funzionerà il petrolchimico dovrà inquinare meno di oggi". Il problema - hanno spiegato il sindaco e il responsabile del servizio Ambiente del Comune, Alberto Bassi - è quello delle polveri sottili: è vero - è stato ricordato - che la turbogas non ne emetterà, ma se gli ossidi di azoto fungono da precursori si potrebbe avere una formazione di polveri derivata dal funzionamento della centrale. "Bisogna quindi capire se il limite annuo delle 1085 tonnellate, che indiscutibilmente rappresenta un miglioramento assoluto rispetto alle emissioni degli impianti alimentati a oli combustibili, resta un vincolo adeguato". Il sindaco ha ricordato che anche la richiesta presentata dalla Sef (società proprietaria della centrale turbogas) di immettere nell'impianto i gas di scarto dei cicli di lavorazione delle aziende insediate al petrolchimico, normalmente bruciati nelle torce off-shore, giustifica l'esigenza di una nuova Valutazione di impatto ambientale. "La proposta della Sef è benefica", ha affermato Sateriale, poiché parte di ciò che passa nelle torce finisce in atmosfera incombusto, "ma l'utilizzo di altri combustibili, oltre ai gas naturali previsti per l'alimentazione della centrale, impone la modifica delle prescrizioni al suo funzionamento". "Non sta a noi suggerire delle soluzioni, anche se pensiamo possa essere opportuno ridurre i limiti di funzionamento e valutare l'introduzione di ulteriori tecnologie di abbattimento delle emissioni. Le proposte spettano ai tecnici, ma vogliamo siano adottate le decisioni migliori per i cittadini. Crediamo che Comune, Provincia, Regione e Governo insieme possano lavorare e individuare le giuste misure". ------------- Ecco il testo integrale della lettera inviata dal sindaco al Ministro per lo Sviluppo Economico Pierluigi Bersani, al Ministro dell'Ambiente e Tutela del Territorio, Alfonso Pecoraro Scanio, e per conoscenza al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Enrico Letta. Oggetto: Centrale elettrica a ciclo combinato da 800 MW, società S.E.F. srl A più riprese, negli ultimi mesi, Comune e Provincia di Ferrara hanno interessato i vostri Ministeri ad esercitare rinnovata attenzione al tema dell'insediamento, nel Polo industriale della città di Ferrara, della Centrale elettrica a ciclo combinato, condivisa nel Protocollo del 2001 fra Aziende e Istituzioni (locali, regionale e nazionale) e successivamente autorizzata con la Valutazione di Impatto Ambientale del 2002. Questa accresciuta necessità di sorveglianza appare più che giustificata dall'evoluzione delle conoscenze generali e dalla produzione di numerosi e autorevoli studi specifici in materia di qualità dell'aria che inducono a ritenere la normativa corrente insufficiente e lacunosa, specie in materia di generazione di polveri sottili secondarie. Parallelamente, anche il mercato delle migliori tecnologie disponibili si è innovato. L'Accordo di Programma siglato congiuntamente del 2001 (con firma del Ministero dell'Industria), i cui princìpi restano tuttora pienamente validi, ci permette di sollecitare ogni fattiva collaborazione tra gli Enti preposti e firmatari, anche in vista di un suo necessario aggiornamento. La richiesta di modifica delle condizioni di esercizio della centrale costituisce l'occasione per mettere a frutto il più aggiornato panorama delle conoscenze nella rivalutazione delle prescrizioni autorizzative. Vi invito pertanto ad assumere le iniziative del caso, di concerto con le Amministrazioni Locali (Comune e Provincia di Ferrara, Regione Emilia Romagna), nella prospettiva di un sempre più efficace sviluppo sostenibile. In attesa di riscontro, vi invio con la presente i migliori saluti e auguri di buon lavoro. Il Sindaco di Ferrara Gaetano Sateriale