ASSESSORATO AL BILANCIO - Illustrato ai giornalisti da sindaco Tagliani e ass. Marattin il documento programmatico
Bilancio 2013: più efficienza e nuovi tagli senza toccare le categorie deboli
13-11-2012 / Giorno per giorno

Il sindaco Tiziano Tagliani e l'assessore comunale al Bilancio Luigi Marattin hanno illustrato ai giornalisti questa mattina, martedì 13 novembre in residenza municipale, la 'Proposta di Bilancio comunale di previsione 2013'. Il documento programmatico è stato licenziato dalla Giunta comunale nella seduta odierna e dopo una serie di passaggi formali in Commissione consiliare (nelle sedute del 13, 21 e 28 novembre) e nelle Circoscrizioni (dal 26 al 29 novembre), approderà in Consiglio comunale (da lunedì 17 dicembre) per la discussione e l'approvazione.
Già nei giorni scorsi sindaco e assessore comunale al Bilancio avevano incontrato associazioni di categoria, sindacati e associazionismo per anticipare le scelte di bilancio proposte "tenedo conto di un quadro governativo più chiaro rispetto a un anno fa - ha precisato il sindaco Tagliani in conferenza stampa - ma che evidenzia aspetti sempre molto delicati per gli equilibri economici delle amministrazioni locali". "Ci apprestiamo ad affrontare un Bilancio 2013 che ammonta complessivamente a quasi 100milioni di euro - hanno spiegato Tagliani e Marattin - ma ancora una volta mettiamo in campo massima attenzione alle categorie imprenditoriali, alle categorie più deboli di cittadini, alla riduzione del debito e al sostegno degli investimenti pubblici, elementi che costituiscono i pilastri della nostra azione. Tutto ciò tenendo conto di una manovra che prevede un fabbisogno di oltre 5 milioni di euro determinato da maggiori spese (1,45 milioni) e minori entrate (4 milioni)". All'incontro con i giornalisti è intervenuto anche l'assessore comunale alla Cultura e Turismo Massimo Maisto che ha toccato il tema della programmazione culturale del 2013 "complessivamente riconfermata per quanto riguarda i grandi eventi" e della necessità di introdurre la tassa di soggiono a partire dal giugno prossimo "se non saranno individuate - ha sottolineato Maisto - in sinergia con le categorie economiche produttive cittadine, nuove risorse a sostegno di attività importanti per il nostro territorio".
Nel dettaglio, i principi fondamentali della proposta di Bilancio 2013 del Comune di Ferrara che verranno presentati dal Sindaco e da componentri della Giunta oggi (13 novembre) in Commissione consiliare (ore 15) e pubblicamente alla cittadinanza (ore 18 - sala Estense), quindi nei prossimi giorni nelle Circoscrizioni e in Consiglio comunale.
IL BILANCIO DI PREVISIONE 2013 DEL COMUNE DI FERRARA
I punti salienti del bilancio 2013
1) Il debito pubblico del Comune (già sceso di 40 milioni di euro dal 2009 ad oggi) è previsto in ulteriore calo (da 128 a 123 milioni), producendo ulteriori risparmi di spesa corrente che vanno a beneficio del bilancio.
2) Per il settore delle imprese, vengono confermate le nostre agevolazioni in vigore da due anni (IMU al minimo per chi costruisce un fabbricato produttivo o ne rileva uno fallito) e in più viene aggiunta un'ulteriore misura innovativa: azzeriamo il costo dei diritti di segreteria (DIA e SCIA) per tutte le attività produttive, e ne riduciamo il costo del 25% per le altre tipologie di attività.
3) Per il sostegno ai più deboli, non vengono ridotti gli stanziamenti nei settori sensibili e si riduce l'aliquota IMU (dallo 0,9% allo 0,76%) per chi conferisce i propri alloggi all'agenzia casa.
4) Il bilancio 2013 conferma il livello attuale delle aliquote ordinarie dell'IMU, che quindi si confermano (fino al 31 dicembre 2013) le più basse della Regione Emilia-Romagna e le quinte più basse nelle Regioni a Statuto Ordinario. Nel caso questi Comuni dovessero ritoccare al rialzo le loro aliquote da qui fino all'approvazione dei loro bilanci, il Comune di Ferrara potrebbe nel corso del 2013 diventare il Comune con le aliquote più basse d'Italia. Nel bilancio 2013 prevediamo un aumento solo per due tipologie di immobili: quelli sfitti (per favorire la diminuzione dei canoni di locazione) e quelli destinati a banche e assicurazioni.
5) Pur nella continuazione del percorso di riduzione del debito, nel 2013 il Comune riprenderà ad accendere nuovo indebitamento (4 milioni di euro) da dedicare (insieme all'avanzo di amministrazione, all'incasso da alienazioni e agli oneri di urbanizzazione) agli investimenti pubblici di cui la città ha bisogno.
6) Il Comune ha beneficiato - grazie ad un emendamento predisposto dall'amministrazione comunale e presentato da parlamentari - dell'esclusione dai tagli del DL 95 ("spending review" ) per l'anno 2013, come conseguenza dell'ingresso ufficiale nel cratere. I minori tagli ammontano a circa 3 milioni di euro.
7) Il Comune considera imprescindibile l'avvio di un meccanismo di compartecipazione volontaria da parte degli esercizi commerciali e delle strutture ricettive della città alle spese per gli eventi culturali e turistici che danno lustro a Ferrara. In mancanza di un accordo in tal senso, il bilancio di previsione 2013 prevede l'avvio dell'imposta di soggiorno a partire dal 1 giugno 2013, con le stesse modalità che erano state ipotizzate lo scorso anno.
8) Il Comune non si avvarrà della possibilità di introdurre l'addizionale TARES (0,10 euro per metro quadrato), perché ritiene che tale nuovo tributo (che sostituisce la TIA e in più prevede 0,30 euro per metro quadrato a beneficio dello Stato) sia già abbastanza oneroso per i cittadini.
La manovra in "dettaglio"
La manovra 2013 è di circa 5,45 milioni di euro.
Tale fabbisogno è determinato per circa tre quarti (il 73%) da minori entrate, e per circa un quarto (27%) da maggiori spese.
Tra le minori entrate, le voci più significative riguardano tagli statali o regionali (1,6 milioni di euro), diminuzione prevista per sanzioni codice della Strada (1,4 milioni) e un milione di altre voci minori.
Le maggiori spese sono interamente dovute ad aumenti di spesa (pubblica illuminazione e spese assicurative) in settori colpiti dall'aumento del costo dell'energia o da dinamiche inerziali e non discrezionali. Oltre a questo, la normativa nazionale ci impone di aumentare il fondo di riserva e di costituire un fondo svalutazione crediti.
La copertura di tale fabbisogno è assicurata per circa tre quarti (il 73%) da tagli alla spesa corrente, e per circa un quarto (27%) da maggiori entrate.
Le minori spese sono per più della metà dovute alla nostra decisa azione di riduzione dello stock di debito (2,2 milioni in meno di costo del debito), a cui si aggiungono risparmi di spesa di personale e gettoni amministratori (0,7 milioni) e poco più di 1,1 milioni di tagli agli assessorati.
Le maggiori entrate riguardano l'aumento al massimo (10,6%) dell'aliquota dell'IMU sugli immobili sfitti e su banche/assicurazioni (0,9 milioni di euro), e l'introduzione dal 1 giugno 2013 dell'imposta di soggiorno, qualora non si trovi un meccanismo volontario di compartecipazione alle spese relative agli eventi culturali e turistici da parte del mondo imprenditoriale ferrarese. Infine, è richiesto un ulteriore sforzo finanziario alla Holding Ferrara Servizi (0,2 milioni di euro) a parità di tariffe per gli utenti.
LA SINTESI DELLA SINTESI
Seppur in un contesto caratterizzato da nuovi tagli (1,6 milioni, anche se inferiori - per quest'anno - a quelli previsti), facciamo fronte alla manovra tagliando le nostre spese e non aumentando la pressione fiscale generalizzata (NO ad aumenti Imu, NO ad aumenti TARES, NO ad aumenti addizionale Irpef). Aumentiamo in maniera selettiva le aliquote IMU per gli immobili sfitti (per contrastare il caro-affitti per famiglie e imprese), per banche e assicurazioni, e prevediamo un meccanismo di salvaguardia per cui se entro il 31 maggio non verrà messo a punto un meccanismo di compartecipazione alle spese per eventi culturali e turistiche, il 1 giugno entrerà in vigore l'imposta di soggiorno.
Il comune di Ferrara continua il suo percorso virtuoso di riduzione del debito e delle spese correnti, e di agevolazioni alle imprese: quest'anno la misura innovativa è azzeramento di DIA e SCIA per le attività produttive (e riduzione del 25% per tutti gli altri). Le aliquote IMU si avviano a diventare le più basse d'Italia (nelle regioni a statuto ordinario).
Immagini scaricabili:

Allegati scaricabili: