FESTIVAL DEI DIRITTI - Gli appuntamenti di gennaio 2011
Proiezioni e incontri sul tema dei diritti, coinvolgendo il mondo della scuola
11-01-2011 / Giorno per giorno
La nona edizione del Festival dei Diritti intende proseguire il percorso avviato nella precedente edizione. La scuola sarà ancora protagonista della manifestazione. Sulla base dei percorsi attivati su diverse tematiche lo scorso anno, scopo del festival sarà proprio arricchire e approfondire nuove tematiche per proseguire un percorso dedicato alle scuole della città e della provincia di Ferrara. Il percorso si svilupperà nel corso dell'anno scolastico e sarà intervallato da eventi dedicati alla cittadinanza. In collaborazione con i dirigenti scolastici dei vari istituti si attiveranno percorsi di approfondimento su diverse tematiche. Quest'anno in particolar modo si cercherà di puntare l'attenzione verso le pari opportunità, i diritti delle donne, i processi di integrazione delle nuove generazioni di immigrati. Il comitato promotore del Festival si impegna per questa edizione a portare le proprie competenze nelle scuole in collaborazione con gli insegnanti, in modo da elaborare incontri e dibattiti con la partecipazione di diversi studiosi ed esperti in grado di portare il loro contributo alla manifestazione. Sulla base della precedente esperienza, il Comitato cercherà di coinvolgere non solo le scuole presenti sul territorio ma anche attivare percorsi e collaborazioni con altre realtà associative e istituzionali in grado di contribuire in modo significativo alle azioni prestabilite.
Il Festival si svolge grazie al Patrocinio e al contributo della Regione Emilia Romagna, della Provincia e del Comune di Ferrara, e grazie all'impegno del comitato promotore composto da: Arci Ferrara, CGIL, Nexus, Teatro Nucleo, Cittadini del Mondo, Oltreconfine, Ibo Italia.
Capofila: Associazione Arci Emilia Romagna. In collaborazione con UDI e Associazione Verso Sud Onlus.
IL PROGRAMMA
> PROIEZIONI CINEMATOGRAFICHE ALLA SALA BOLDINI, via Previati 18,
ingresso gratuito
- mercoledì 12 gennaio, ore 21.00 - PIETRO di D. Gaglianone
- mercoledì 19 gennaio, ore 21.00 - LA CLASSE DEI GIALLI di D. Gaglianone; TAJABONE di S. Mereu
- mercoledì 26 gennaio, ore 21.00 - LA BOCCA DEL LUPO di P. Marcello
Le pellicole in programma mercoledì 19 gennaio: LA CLASSE DEI GIALLI di Daniele Gaglianone e a seguire TAJABONE di Salvatore Mereu. 'La classe dei gialli' racconta una giornata della vita di un gruppo di bambini dell'asilo multiculturale e multietnico di San Salvario a Torino. Un luogo e una stagione della vita speciali da cui imparare come le persone non solo devono essere, ma sono uguali.
A seguire, 'Tajabone', diretto da Salvatore Mereu, in concorso nella sezione "Controcampo italiano" alla 67esima mostra del cinema di Venezia. Una pellicola che inizia con un treno in corsa, una melodia da una terra lontana e una classe in gita scolastica. Tutti elementi che ci introducono dentro le cinque storie dei protagonisti. Il primo amore, la gelosia, l'amicizia, le relazioni spesso problematiche tra genitori e figli sono alcuni dei temi che affrontano queste storie, scritte e interpretate dagli stessi protagonisti, in un film nato da un progetto scolastico nei due quartieri più difficili di Cagliari.
mercoledì 26 gennaio: LA BOCCA DEL LUPO di Piero Marcello
Un uomo torna a casa, dopo una lunga assenza. Scende al volo da un treno in una livida città portuale. L'attraversa cercando i luoghi di un tempo, ormai in dismissione, che affiorano alla memoria nel loro antico splendore. Nella piccola dimora nel ghetto della città vecchia, l'aspetta da anni una cena fredda e la compagna di una vita. Mary in strada ed Enzo in carcere si sono aspettati e voluti sin dal tempo del loro incontro dietro le sbarre, quando ancora si mandavano messaggi muti, registrati su cassette nascoste. Una casetta in campagna sopra la città e il suo mare, questo è il loro sogno, lontano dal tempo presente, sospeso in un altro tempo di semplice felicità. Ora e ancora, condividono il loro destino furtivo con i compagni degli abissi nel dedalo di Croce Bianca, Madre di Dio, Sottoripa
nomi antichi di un posto non ancora moderno dove il Novecento s'è incagliato come una nave senza ancora.
L'aspetto che più colpisce nel lavoro di Marcello è l'autenticità fuori dal comune di personaggi e luoghi legata alla sperimentazione della messa in scena, attraversati dalle tantissime immagini d'epoca e dissolti nella magia letteraria che gli fa da cornice. Un racconto lucido scandito dalle registrazioni amorose ai tempi del carcere, che ci descrive anche la città di Genova: la mutazione sociale dei vicoli storici e quella del tessuto industriale, in uno scorrimento di immagini abbaglianti, malinconiche ed emozionanti.
In collaborazione con UCCA - Unione Circoli cinematografici Arci
> INCONTRI
Giovedi 13 gennaio alle 21 Circolo culturale Voodoo (via Vecchia Romea 62/c;San Giuseppe di Comacchio -FE-) Violenza sulle donne e violazione dei diritti umani
La rassegna vede la partecipazione del funzionario ONU Lara Zunelli e Federico Tsucalas della Cooperativa Sociale Camelot che tratterà il tema "Ferrara terra d'asilo: il progetto Jerry Masslo"
durante la serata saranno proiettati documentari dal titolo: " Congo e l'orrore della guerra" e " donne vittime di violenza" accompagnati da materiale fotografico.
Per info: www.festivaldeidiritti.it
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- Attività per le scuole:
Proposte per interventi nelle scuole nell'ambito del Festival dei Diritti
L'UDI di Ferrara propone una serie di UNITÀ DI APPRENDIMENTO da realizzare nelle scuole (Istituti di Istruzione Superiore di primo e secondo grado) attraverso interventi di due esperte volontarie UDI (Lina Amicucci e Daniela Cappagli):
1. Testimonianze sull'Africa: le donne e i bambini di Kenya e della Tanzania
2. Le donne in Iran. Memorie Velate: pensieri, parole e immagini della letteratura contemporanea iraniana di genere
Le due Unità di Lavoro sono scaturite da lavori di lettura e ricerca delle donne dell'UDI.
Sono state poi organizzate le unità didattiche che si possono leggere di seguito, in cui l'argomento centrale è stato arricchito da una introduzione che propone la conoscenza della nostra Associazione e del suo lavoro e che presenta le normative principali sui diritti delle donne, contenute nella Costituzione italiana e nella CEDAW (Convenzione internazionale sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne, 1979) come norma attiva a livello legislativo ma non sempre applicata, soprattutto nei paesi del cosiddetto 'terzo mondo'.
È possibile organizzare incontri contattando la sede dell'UDI di Ferrara (tel. 0532 206233 - udi@comune.fe.it).
Il comitato Promotore del Festival dei Diritti è composto da: Capofila - Arci Regione Emilia Romagna, CGIL, NEXUS, Arci Ferrara, Teatro Nucleo, Ibo Italia, Associazione Oltre Confine, Associazione Cittadini del Mondo, Associazione Luogo Comune. In collaborazione con Udi Ferrara
LA SCHEDA - Storia del Festival dei Diritti (dal sito internet www.festivaldeidiritti.it)
Il Festival dei Diritti di Ferrara nasce nel 2002 per iniziativa di ARCI Nuova Associazione, CGIL, Nexus, Associazione Cittadini del Mondo, Associazione di volontariato Oltreconfine, Teatro Nucleo, con il contributo fondamentale del Comune di Ferrara, della Provincia di Ferrara e della Regione Emilia Romagna. Queste associazioni, diverse per storia ed interessi, hanno deciso di collaborare nella convinzione che, oggi più che mai, sia necessario costruire momenti di confronto trasversale per raggiungere una globalizzazione diversa e alternativa. Tale iniziativa mira alla promozione ed alla difesa dei diritti umani, del diritto al lavoro, alla casa, alla salute, all'alimentazione, all'acqua, all'informazione, alla cultura per tutte le popolazioni del mondo. I diritti formali, come la libertà di espressione e di parola, sono infatti inscindibili da quelli sostanziali o materiali, come il diritto al cibo, al lavoro, all'istruzione. La globalizzazione neoliberista assegna al mercato ed alla privatizzazione dei beni comuni il ruolo di regolatori dei processi economici e sociali, ma gli effetti determinati da questo modello sono il peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro, uno sviluppo ineguale, squilibri nel processo di redistribuzione delle risorse, perdita del sapere, della conoscenza e dell'identità culturale, appropriazioni delle risorse energetiche, messa in discussione della sovranità alimentare, sfruttamento, limitazione delle libertà democratiche, dei diritti sociali e civili. La mancanza di una ripartizione equa dei benefici e delle opportunità ha provocato profonde fratture tra il Nord e il Sud del mondo generando nuovi protezionismi e dando spesso luogo a conflitti.
Il processo di globalizzazione può costituire un potente fattore di emancipazione dei popoli solo se regolato e guidato da un "governo" partecipato e costituito in base a principi di democraticità, equità sociale e sostenibilità ambientale e socio-culturale del modello economico. Occorre quindi affermare, attraverso politiche di cooperazione e iniziative tese ad allargare e aumentare la consapevolezza culturale, un processo di sviluppo che si faccia garante di diritti e di clausole sociali.
Oltre a momenti di approfondimento sviluppati tramite conferenze, dibattiti e incontri con esponenti della società civile, sono previste numerose attività culturali collaterali per introdurre questioni anche serie attraverso la cultura e la storia dei popoli evitando per rispetto alle comunità di raccontare sempre e solo episodi negativi (guerre e stragi).
In quest'ottica vengono proposti cicli di film, concerti, produzioni teatrali, laboratori e cantieri.
Tutti i percorsi del Festival sono condivisi e coinvolgono le scuole a tutti i livelli.