BIBLIOTECA ARIOSTEA - Lunedì 14 gennaio alle 17 in sala Agnelli
Quarta conferenza del ciclo 'Sinfonie Urbane' dedicato a Michelangelo Antonioni
11-01-2013 / Giorno per giorno
Avrà per tema 'Le amiche tra Antonioni e Pavese: una dialettica tra spazio interno/esterno' e sarà a cura di Gianni Venturi il quarto appuntamento del ciclo di conferenze "Sinfonie Urbane", in programma lunedì 14 gennaio alle 17 alla sala Agnelli della biblioteca Ariostea. Il progetto, a cura di Doris Cardinali dell'associazione Michelangelo Antonioni in collaborazione con Amici della Biblioteca Ariostea e il patrocinio di Comune di Ferrara e Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Ferrara, è inserito nel 'Piano Michelangelo Antonioni - La ricerca di un posto nel paesaggio' nell'ambito delle celebrazioni del centenario della nascita del regista ferrarese. Il ciclo è da intendersi come momento di studi interdisciplinari fra letteratura, arte, musica, estetica e film studies. "Sinfonie Urbane" prevede complessivamente fino a marzo 2013 sei conferenze a cadenza mensile.
Il prossimo incontro, a cura di Diletta Pavesi, si svolgerà lunedì 18 febbraio sul tema "Smarrirsi nel mistero del paesaggio. Un confronto tra l'Avventura e Picnic ad Hanging Rock di Peter Weir".
LA SCHEDA (a cura degli organizzatori)
'Le amiche tra Antonioni e Pavese: una dialettica tra spazio interno/esterno'
La conferenza si muove su due piani: l'analisi del racconto di Cesare Pavese, "Tra donne sole" e il film di Antonioni "Le amiche". Curiosamente le due opere, nella bibliografia degli autori, rappresentano due prove "minori", nel senso che affrontano il mondo alto borghese da un curioso punto di vista: quello della moda di cui i due artisti sono praticamente digiuni. E' noto che Antonioni prese subito le distanze dal racconto e scrisse più volte che lo spunto gli venne da un fatto di cronaca: la scoperta del suicidio di una giovane donna a Torino che teneva ancora tra le mani il libro di Pavese. Quindi un altro tema: quello del suicidio che ha coinvolto per anni la critica pavesiana quasi che il suicidio di Rosetta fosse un'anticipazione di quello dello scrittore. Tutta una serie di riferimenti ora scontati e imbarazzanti da un punto di vista formale e tematico che coinvolgono espressamente una critica di una società: quella borghese. Ma il focus della conferenza è nel concetto di Carlo Ludovico Ragghianti del cinema come arte figurativa e in quello, assai in voga in quegli anni, di "engagement", l'impegno. Espressi entrambi entro il "paesaggio" reale e sociale.
Allegato il calendario del ciclo 'Sinfonie urbane'