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RICERCHE STORICHE - Il 5 e 12 marzo due conversazioni di Francesco Scafuri aperte al pubblico

Al liceo Ariosto la storia di Ferrara raccontata alla luce delle ultime scoperte

01-03-2013 / Giorno per giorno

La storia di Ferrara entra in aula e ad accompagnarla, con il suo carico di vicende, personaggi ed architetture di pregio, sarà il responsabile dell'Ufficio comunale Ricerche storiche Francesco Scafuri. Il Liceo statale "Ludovico Ariosto", in collaborazione con gli assessorati alla Cultura e ai Beni Monumentali del Comune di Ferrara, ha infatti organizzato nella sala di lettura della propria biblioteca (via Arianuova 19) due incontri con il noto esperto di storia ferrarese martedì 5 e martedì 12 marzo prossimi alle 11. Gli appuntamenti, rivolti principalmente agli studenti del liceo, ma aperti anche al pubblico, sono frutto di un progetto didattico curato da Scafuri assieme alla professoressa Angela Pampolini, coordinatrice del Dipartimento di Storia dell'Arte dell'Ariosto. L'obiettivo principale è quello di far diffondere la conoscenza della nostra città con l'ausilio di immagini e schede appositamente predisposte, ma anche quello di offrire un'opportunità in più per arricchire ulteriormente l'offerta didattica della scuola.
Il primo incontro sarà in particolare dedicato allo sviluppo storico-urbanistico di Ferrara e alla conoscenza dei suoi principali monumenti, dell'architettura del ‘900 e delle mura, con specifici riferimenti alla zona di Porta Paola.
La seconda conversazione consentirà invece di analizzare importanti aree della città, alla luce delle scoperte degli ultimi vent'anni nel campo della ricerca storica, in rapporto con le indagini archeologiche. Saranno presi in esame alcuni luoghi del centro, tra cui piazza Trento e Trieste, corso Martiri della Libertà, piazza Municipale, il Giardino delle Duchesse e piazza Cortevecchia, per analizzare assieme ai ragazzi le principali trasformazioni che nei secoli hanno modificato l'assetto dei diversi siti.
"Lo scopo del progetto - precisa Scafuri - è da un lato quello di favorire nuove possibilità di osservazione e di lettura di alcuni spazi pubblici frequentati anche dai ragazzi e di cui spesso si ignorano le vicende più significative, e dall'altro quello di far emergere una città per molti aspetti inedita, sempre più affascinante e ricca di curiosità".