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15.mo Consiglio Comunale dei bambini e dei ragazzi dedicato al XX anniversario della Convenzione ONU

Le ragazze e i ragazzi ferraresi più consapevoli e vicini alle scelte della città

20-11-2009 / Giorno per giorno

"Mi piace pensare che tra 15anni non ci sarà più nessun cittadino ferrarese che non sia mai venuto almeno una volta in questa sala". Così ha detto il sindaco Tiziano Tagliani questa mattina, venerdì 20 novembre, durante l'incontro coi giovani alunni delle scuole del territorio in occasione della 15.a edizione del "Consiglio Comunale Straordinario dei bambini e dei ragazzi di Ferrara", un importante momento di confronto tra gli amministratori comunali e le scuole impegnate a svolgere percorsi di educazione alla cittadinanza, alla legalità e alla partecipazione attiva.
A introdurre l'incontro è stato il presidente del Consiglio Comunale Francesco Colaiacovo, che ha posto l'accento sulla posizione occupata oggi dai diritti dei bambini nella gerarchia sociale e giuridica dei valori; a seguire è intervenuto Vincenzo Viglione, dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale, il quale ha ribadito "l'importanza del ruolo della scuola nell'educazione alla legalità e allo sviluppo delle capacità critiche e autonome". Il presidente Unicef di Ferrara Gianni Cerioli ha invece sottolineato come la Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia - al quale è dedicato il Consiglio Comunale dei ragazzi - "risulti un importante documento giuridico, oltre che etico, per migliorare le leggi dei paesi firmatari". Maria Giovanna Cuccuru, presidente dei Servizi Educativi, Scolastici e per le famiglie, ha affermato "che il Consiglio Comunale di oggi è una importante occasione di ascolto e di riflessione".
Hanno quindi preso la parola i ragazzi delle classi 2/A e 2/C della scuola media di San Bartolomeo in Bosco, della 5.a elementare di Villanova, della 3/I dell'ex scuola media Dante Alighieri e della 2/B della scuola media Matteo Maria Boiardo. Dal lavoro svolto durante le attività laboratoriali nelle classi che hanno aderito al progetto "Territori giovani: diritti verso le responsabilità", gestito dai facilitatori dell'associazione Arciragazzi di Ferrara, sono emerse come negli anni precedenti, proposte e idee concrete da rivolgere agli amministratori della città. I ragazzi della scuola media di S. Bartolomeo in Bosco hanno chiesto l'apertura per i residenti delle zone della Circoscrizione n.2, di un internet-point come spazio non solo di accesso libero alla rete dove navigare gratuitamente e in sicurezza, ma anche di socializzazione.
Gli alunni della scuola elementare di Villanova hanno invece elaborato un proprio decalogo (diritto alla vita, alla salute, a cure adeguate, all'uguaglianza, all'educazione, all'ascolto, al gioco, al nome, ecc.) partendo dallo studio attento della Convenzione ONU, e hanno chiesto esplicitamente al Sindaco, ai consiglieri e agli assessori presenti, "di prestare costante attenzione al tema dei diritti dei bambini e dei ragazzi, per garantire continuità e sostegno a questi progetti nei quali sono coinvolte attivamente le scuole".
Dalla 3/I dell'ex scuola media Dante Alighieri sono inoltre emerse due proposte: la riduzione dell'illuminazione pubblica, dove possibile, e quella del riscaldamento nelle scuole, entrambe finalizzate a risparmiare risorse da destinare alla manutenzione stradale, con maggior attenzione ai diversamente abili (eliminando barriere architettoniche) o per completare le piste ciclabili, mettendo così in sicurezza i percorsi casa-scuola.
Infine è intervenuta la 2^B della scuola media Boiardo che ha raccontato, in un DVD, la propria esperienza di cittadinanza attiva nel progetto "partecipa.rete".
Il sindaco Tiziano Tagliani ha quindi chiuso i lavori riconoscendo che in Italia e nella nostra città, "abbiamo la fortuna di avere una scuola che offre tante opportunità: non sono molti i bambini che nel mondo hanno il nostro stesso privilegio. Considerare il Consiglio Comunale straordinario dei ragazzi come luogo dove proporre delle scelte - ha continuato - aiuta a creare una forte sintonia all'interno della città, e ricorda a noi amministratori la scaletta delle priorità per i cittadini. Abbiamo bisogno dell'aiuto dei giovani per governare bene: tutti devono avere le stesse opportunità di espressione e di partecipazione attiva, anche di quei cittadini provenienti da altri paesa, da altre culture. Non vogliamo un mondo diviso tra 'chi può' e 'chi non può'. Tutte le cause di disequilibrio vanno eliminate per il bene di tutta la collettività".