BIBLIOTECA ARIOSTEA - Il 3 aprile presentazione del volume a cura di Delfina Tromboni
Storie di ‘Vite schedate', ricordando i protagonisti dell'antifascismo a Ferrara
30-03-2013 / Giorno per giorno
Ripercorre le biografie e le vicende dei ferraresi oppositori del regime fascista il volume ‘Vite schedate. Comunisti a Ferrara durante il fascismo' che mercoledì 3 aprile sarà presentato nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea. Assieme alla curatrice, la direttrice del Museo del Risorgimento e della Resistenza di Ferrara Delfina Tromboni, interverranno all'appuntamento il presidente dell'Anpi di Ferrara Daniele Civolani e il direttore dell'Istituto regionale per la storia del movimento di Liberazione ‘Ferruccio Parri' Luca Alessandrini. L'incontro sarà aperto dalla lettura, da parte di Anja Rossi, Eugenio Squarcia e Giacomo Marighelli, di lettere inviate alle famiglie da comunisti ferraresi in carcere.
LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Sono oltre 400 i comunisti e le comuniste ferraresi schedati dalla polizia politica fascista durante il Ventennio per il Casellario politico centrale del Ministero dell'Interno e si stimano in almeno quattro volte tanti quelli inseriti dalla Questura nel novero dei "sovversivi", per il medesimo periodo. Le carte di polizia stilate a fine repressivo costituiscono una impareggiabile fonte per la storia dei comunisti e delle comuniste durante la dittatura. "Vite schedate" ne ricostruisce le biografie, restituendo per la prima volta alla memoria storica e collettiva non soltanto l'antifascismo organizzato dalle strutture clandestine del partito, ma anche quello diffuso e quotidiano, mai emerso prima dalla cosiddetta "zona grigia".
Il dizionario biografico, curato dalla stessa Tromboni e da Dante Giordano, storico collaboratore del Museo, si sviluppa da Accorsi Ernesto, meccanico di Vigarano Mainarda a Bertocchi Parisina Maria, operaia di Borgo San Luca che divenne, nel 1924, la prima (ed ultima...) segretaria provinciale donna del Partito comunista dìItalia, fondato a Livorno nel gennaio 1921. L'introduzione, curata dall'autrice, racconta le vicende delle prime sezioni (la prima in assoluto fu quella di Bondeno, fondata il 30 gennaio 1921) e della Federazione provinciale, costituita nella trattoria "Ai Voltini" di Borgo San Luca il 6 febbraio 1921.
È così che, attraverso le vicende di centinaia di sconosciuti oppositori del regime, in gran parte costretti all'emigrazione in altre città (Milano, Torino, Genova, Roma, Bari, Venezia, Bologna...) o addirittura in altri Paesi (Francia, Svizzera, Belgio, Stati Uniti, Argentina...) si ricostruiscono anche pezzi di resistenza alla dittatura in realtà diverse da quella ferrarese.
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