URBAN CENTER - Visita guidata gratuita sabato 4 maggio alle 15,30
Alla scoperta della città sul fiume: Ferrara dal VII al XII secolo
30-04-2013 / Giorno per giorno

Una passeggiata nel cuore del centro storico, con un occhio rivolto alle origini di Ferrara, e uno proiettato verso la sua tutela presente e futura. L'appuntamento è per sabato 4 maggio, con partenza alle 15.30 da piazzetta Schiatti (davanti alla Chiesa di San Paolo), per un itinerario alla scoperta del nucleo originario della città lungo l'antico alveo del Po. L'iniziativa, aperta alla partecipazione gratuita di tutti gli interessati, si inserisce nel percorso di prevenzione sismica promosso dall'Urban Center del Comune di Ferrara. Ad accompagnare i partecipanti saranno la guida turistica Cecilia Novi, i geologi Marco Stefani e Marco Bondesan, e gli architetti Marco Zuppiroli e Andrea Malacarne che racconteranno la storia del territorio e degli edifici che gli uomini vi hanno costruito nei secoli.
Per le iscrizioni alla passeggiata occorre mandare una mail a laboratoriourbano@comune.fe.it o telefonare ai numeri 0532 41 9568 - 41 9297.
L'itinerario completo della passeggiata è scaricabile dal blog ‘Battiamo il sisma'
http://prevenzionesismica.wordpress.com (con link dall'home page del Comune www.comune.fe.it), dove è possibile consultare anche il programma dettagliato del percorso di prevenzione sismica.
LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Vivere le nostre case e la nostra città è anche conoscerne la storia per riuscire ad immaginarle come mai nella nostra quotidianità riusciremmo a vederle, ne intuiremmo così il potenziale nascosto che è possibilità di miglioramento sempre presente. Conoscere la storia, capirla, interpretarla e prenderne coscienza é processo lungo e complesso, in un incastro e stratificazione di saperi e sensibilità difficilmente racchiudibili all'interno di un solo individuo, anche per questo l'ascolto e il confronto del prossimo diventano insostituibili insieme alla lettura e allo studio personale.
La visita guidata che si terrà il pomeriggio di sabato 4 maggio, tenterà di leggere il centro storico della nostra città a partire dal suo cuore originario, il castrum, guardandola da molteplici punti di vista: cammineremo tra le alte e strette vie medioevali ripercorrendo i canali d'un tempo, immaginando come è possibile costruire sull'acqua e quale poteva essere la ricchezza di una Ferrara di commerci e flussi, dalla quale forse quel nome stesso "Ferrara" deriva.
Guarderemo il selciato che ogni giorno attraversiamo in bici, a piedi e in auto, con una consapevolezza diversa, cogliendone la stratificazione di sabbia, limo e argilla, precipitati storici dell'antico Po, il paleoalveo che fa da culla ad alcune delle nostre abitazioni e prospettive stradali.
Passeggeremo dal VII al XII secolo riscoprendo antiche case, porte e porti scomparsi, ville di pregio: tesori discreti dell'atmosfera urbana che ci accompagna ogni giorno e che solo l'immaginario di occhi sapienti sa cogliere e riconoscere.
Sarà impossibile dare un quadro completo di tanta complessità con una passeggiata culturale di un paio di ore, accompagnati dalla guida Cecilia Novi, dai geologi Marco Stefani e Marco Bondesan e dagli architetti Marco Zuppiroli e Andrea Malacarne che tenteranno di ricucire a più voci il felice intreccio esistente tra storia del territorio e i modi in cui gli uomini hanno costruito i luoghi della loro vita.
Momenti culturali di questo tipo possono aiutarci a convivere con il terremoto perché ci aiutano a comprendere l'ambiente in cui viviamo, alimentando dentro di noi un sentimento di cura e rispetto quotidiano, una coscienza locale che ci rende attivi nella tutela del nostro territorio.
Affrontare il terremoto non può essere soltanto ansia e paura per qualcosa che potrebbe succedere, prove di evacuazione, vie di fuga e vittime. Il terremoto può essere un pretesto per riscoprire la terra sotto i nostri piedi come un palinsesto di dialogo tra uomo e natura, che a volte è proprio l'uomo, per primo a far "tremare" e "crollare" con le sue attività.
Immagini scaricabili:
