GIORNO DELLA MEMORIA - Il Tgr Emilia - Romagna ha scelto la nostra città
Ferrara nelle immagini della Rai, per raccontare un giorno da non dimenticare
27-01-2011 / Giorno per giorno
Il programma televisivo "Buongiorno Regione", a cura della redazione del Tgr Emilia -Romagna, quest'anno ha scelto Ferrara per parlare delle celebrazioni dedicate al Giorno della Memoria.
Una scelta effettuata per sottolineare un rapporto, quello tra Ferrara e l'ebraismo, che affonda le proprie radici in una numerosa, un tempo, comunità e che ancora oggi fa sentire il proprio peso nella storia, nella cultura e nella tradizione artistica della città.
Non a caso nel corso del programma, e di un apposito servizio che andrà in onda in una delle edizioni del Tg regionale, saranno proiettati spezzoni di film come "La lunga notte del '43" di Florestano Vancini e de "Il Giardino dei Finzi Contini" di Vittorio De Sica".
Per l'occasione le telecamere della redazione bolognese si sono accese sui volti di Anna Quarzi e di Carla Di Francesco, proprio davanti alla sinagoga di via Mazzini.
La direttrice dell'Istituto di storia contemporanea, e curatrice da anni del programma delle celebrazioni della giornata nazionale istituita per ricordare l'apertura il 27 gennaio 1945 dei cancelli di Auschwitz, ha parlato delle numerose iniziative organizzate con il concorso di tutte le istituzioni cittadine, con un ringraziamento particolare al prefetto di Ferrara, Provvidenza Raimondo, che presiede il Comitato provinciale 27 gennaio.
Carla Di Francesco, invece, è stata indicata dalla fondazione del Museo dell'Ebraismo italiano e della Shoah (Meis), per parlare del fresco vincitore del concorso di progettazione della sede del Museo di caratura nazionale dedicato alla cultura ebraica.
"Uno studio - ha detto la direttrice regionale del Ministero dei Beni culturali e paesaggistici dell'Emilia-Romagna - quello di Arco (Bologna), risultato vincente perché ha colto perfettamente il cuore del progetto di aprire alla città, e non solo, una struttura che, in quanto ex carcere, è sempre stata chiusa e poco in dialogo con la vita di Ferrara".
[A cura dell'Ufficio Stampa Provincia di Ferrara]