ASSESSORATO ALL'AMBIENTE - Illustrati i contenuti della nuova edizione del progetto finaziato dalla Commissione Europea
Il mercato dei prodotti recuperati per ridurre i rifiuti: le buone prassi
24-05-2013 / Giorno per giorno

Il secondo FESTIVAL LOWaste sul ciclo virtuoso dei rifiuti a Ferrara il 23 e 24 maggio 2013. Si punta a un marchio "Made in Fe - Lowaste"
Si tiene a Ferrara in questi giorni (giovedì 23 e venerdì 24 maggio), nell'ambito della rassegna Eco&Food, la seconda edizione del Festival LOWaste, l'appuntamento annuale dedicato allo sviluppo di un mercato locale dei prodotti riciclati e riutilizzabili, previsto nell'ambito del progetto europeo LOWaste.
Per fare il punto della situazione e illustrare nel dettaglio il progetto LOWaste, cofinanziato dall'Unione europea nell'ambito del programma Life+, e promosso dal Comune di Ferrara insieme a Gruppo Hera, Impronta Etica, la cooperativa sociale La Città Verde e la piattaforma europea Rreuse, l'assessore comunale all'ambiente Rossella Zadro ha incontrato questa mattina, venerdì 24 maggio, i giornalisti nello spazio espositivo del Chiostro di San Paolo.
"Il fine vita utile di un prodotto va cancellato dal nostro vocabolario - ha affermato l'assessore Zadro -. I dati oggi a nostra disposizione ci dicono che fra il 60 e l'80% delle risorse viene sprecato al termine del percorso lineare estrazione-produzione-consumo-rifiuto. Ciò non è più sopportabile dal nostro pianeta. Oggi le tecnologie per tracciare la vita dei materiali, la crescente scarsità delle risorse, i prezzi delle materie prime alle stelle, la nuova sensibilità dei consumatori, creano le condizioni giuste per cambiare rotta rispetto ad un modello ormai obsoleto. L'economia a "Km zero", può renderci un territorio moderno e virtuoso".
Il progetto LOWaste intende infatti ridurre la produzione di rifiuti a livello locale e sta lavorando per creare ri-prodotti locali come borse e giochi per bambini partendo dai rifiuti tessili, biocarburanti partendo dai rifiuti alimentari e dando una seconda vita tanti rifiuti come arredi o giochi per bambini. Il progetto interviene sia sul fronte dell'offerta, creando le condizioni necessarie per intercettare e valorizzare i materiali che possono essere riutilizzati, riciclati e rimessi sul mercato, sia dal lato della domanda, sostenendo e incentivando gli acquisti verdi sia da parte della Pubblica Amministrazione (GPP) che da parte di cooperative, imprese e cittadini. Focus dell'edizione di quest'anno è la diffusione dei risultati del progetto e la presentazione delle nuove filiere dei rifiuti sviluppate a livello locale.
"Tutti i prodotti realizzati nell'ambito del progetto - precisa la Zadro - saranno obbligatoriamente di designer e avranno il brand 'Made in Fe - Lowaste'. Puntiamo alla creazione di un distretto verde in cui possano trovare luogo nuove idee, nuovo lavoro, nuova visione. Puntiamo anche molto sul coinvolgimento di nuovi artigiani che, lavorando non su scala industriale, siano in grado di creare prodotti caratteristici della nostra città. A tutto ciò stanno lavorando anche le coperative sociali, altro valore aggiunto del progetto che vede coinvolte anche le persone più svantaggiate, con difficoltà di collocamento professionale".
Il Festival LOWaste ha visto anche l'organizzazione di seminari e incontri di approfondimento: giovedì 23 maggio il seminario "Standard qualitativi e certificazioni: valorizzare i "Ri-prodotti" del riciclo e riuso locale" e laboratori con l'applocazione di alcune metodologie di riciclo; venerdì 24 maggio seminario "Barriere e ostacoli della normativa sui rifiuti: i limiti si possono superare?" e dimostrazione con degustazione sul Riciclo creativo del cibo.
----------- Approfondimento (a cura dell'Assessorato all'Ambiente del Comune di Ferrara)
Deviare il cammino dell'economia verso la sostenibilità - ovvero un uso delle risorse che non comprometta l'esistenza dei nostri pronipoti e del pianeta. Invece di procedere linearmente, dalle origini della materia prima al tramonto del rifiuto, i prodotti di consumo potrebbero dotarsi di una vita "rotonda" che va ben al di là del comune concetto di riciclaggio.
Gli esempi già non mancano: dalla produzione di biogas dagli scarti alimentari, fino a scarpe e vestiti fabbricati con bottiglie di plastica usate, pneumatici, coperte ecc.
Ma si può andare molto più in là. Secondo stime di McKinsey, nostro ospite l'anno scorso in occasione del Primo festival Lowaste - l'economia circolare, solo nel mercato dei prodotti di largo consumo, promette 700 miliardi di dollari all'anno di risparmi.
A Ferrara si sta progettando la "circolarizzazione", grazie a Lowaste, su cinque filiere: tessile, plastica, inerti, arredi urbani, olio alimentare.
Focus dell'edizione di quest'anno sarà la diffusione dei risultati del progetto e la presentazione delle nuove filiere dei rifiuti sviluppate a livello locale.
In questa fase del progetto, rigorosamente scandita e controllata nei tempi e nelle azioni dalla Commissione Europea, sono già state coinvolti artigiani e imprese locali, enti che, ognuno per il proprio ruolo, farà da fornitore di materiali da recuperare, procederà con la realizzazione di riprodotti, acquisterà i nuovi prodotti. I tavoli già attivati con associazioni di categoria ed aziende sono stati almeno una decina, numerose le imprese coinvolte e che hanno aderito.
I riprodotti sui quali si punta:
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dai rifiuti tessili : borse, giochi per bambini ed arredi morbidi. Ad oggi in fase di studio la riproduzione dei gioielli delle dame estensi, da fare diventare simbolo di Ferrara, quale gadget turistico;
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dall'olio alimentare: proveniente da sagre paesane, ristoranti, feste, biocarburanti oppure glicerina per i kit da utilizzare nelle stanze d'albergo;
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dagli arredi urbani o giochi per bambini: recupero degli stessi, dopo risistemazione, da ricollocare sul mercato privato;
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dai prodotti delle demolizioni di fabbricati: inerti triturati da riutilizzare per asfaltature ed altre opere;
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dalla plastica: in accordo anche con Corepla e con la Regione, protocolli per il recupero del PET per la produzione di vaschette per ortofrutta, altri prodotti;
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centro del riuso: qualsiasi oggetto portato al centro prima che diventi rifiuto. Preparazione per il riutilizzo di mobili, tessile, oggettistica, biciclette, elementi di arredo ecc.
La creazione del mercato interviene sia sul fronte dell'offerta, creando le condizioni necessarie per intercettare e valorizzare i materiali che possono essere riutilizzati, riciclati e rimessi sul mercato, sia dal lato della domanda, sostenendo e incentivando gli acquisti verdi sia da parte della Pubblica Amministrazione (GPP) che da parte di cooperative, imprese e cittadini.
Per informazioni: Alessandra Piganti - Ufficio Relazioni Internazionali Progettazione Europea - Cooperazione - Piazza del Municipio, 21 - 44121 Ferrara
Tel. +39-0532-419316 Fax +39-0532-419530
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