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WELFARE - Contributi e servizi riservati ai dipendenti pubblici e ai loro familiari

"Un Po...sto a casa": sostegno all'assistenza domiciliare per 130 cittadini non autosufficienti

05-06-2013 / Giorno per giorno

"Non possiamo fare alcun passo indietro nel welfare. Viviamo una crisi tale che progetti come questi, ci danno la possibilità di continuare a garantire un'assistenza di qualità". È lo stesso presidente dell'Asp di Ferrara Sergio Gnudi a sintetizzare la validità di "Un Po...sto a casa", il progetto finanziato grazie ad Home Care Premium, il bando promosso dall'Inps - Gestione Dipendenti Pubblici per i residenti a Ferrara, Berra, Copparo, Formignana, Jolanda di Savoia, Masi Torello, Ro Ferrarese, Tresigallo e Voghiera.
"L'assistenza domiciliare - ha proseguito Sergio Gnudi - è l'indicazione della Regione per la gestione dei non autosufficienti. Ora ci troviamo davanti alle difficoltà di chi si vede aumentare i casi da seguire senza avere più i finanziamenti a disposizione. Un progetto che mette in rete i soggetti pubblici, i privati e il volontariato come questo, è lo strumento migliore per raggiungere i risultati di assistenza".
Con 585mila euro, di cui 195mila per costi di gestione e 390mila per le prestazioni integrative, si darà la possibilità a 130 non autosufficienti di avere aiuti economici o servizi. La condizione è che siano dipendenti pubblici, attivi o in pensione, oppure loro familiari diretti in quanto il finanziamento deriva dal prelievo obbligatorio dello 0,35 per cento sulla retribuzione del personale della Pubblica Amministrazione.
"Due assistenti sociali lavoreranno esclusivamente al progetto - ha chiarito Marilena Marzola, responsabile del Settore Anziani dell'ASP di Ferrara che ha preso in carico l'organizzazione del progetto - Mentre lo sportello comincerà nei prossimi giorni a raccogliere le domande nella sede dell'Asp di Ferrara in via Ripagrande 5".
Le domande possono essere presentate dai prossimi giorni direttamente sul sito dell'Inps oppure con l'aiuto degli operatori degli sportelli sociali dell'Asp e valutate direttamente dagli uffici centrali. Una volta incrociati i dati tra la richiesta e il modello ISEE, le assistenti sociali dell'Asp potranno stabilire l'entità dell'intervento. Dal momento della decisione, per 12 mesi consecutivi saranno il contributo economico, che può arrivare fino a 1.300, oppure i servizi che potranno aiutare i non autosufficienti o le loro famiglie. Si parla di assistenza diretta, attraverso operatori socio assistenziali e socio educativi, consegna dei pasti a domicilio o possibilità di usufruire di un centro diurno, senza dimenticare ausili di supporto, consulenza e formazione di Caregiver.

Il progetto è realizzato in collaborazione con il Comune di Ferrara.

 

(Comunicato a cura dei promotori del progetto)

Immagini scaricabili:

Un po sto a casa.jpg