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INCONTRO IN REGIONE - Chimica, oggi 11 luglio incontro in Regione del ‘Tavolo sviluppo e rilancio del polo petrolchimico di Ferrara'

L'assessore regionale Muzzarelli: "Occorre un piano nazionale per il settore della chimica, con un adeguato impegno a rafforzare l'asse della chimica verde"

11-07-2013 / Giorno per giorno

Bologna, 11 LUGLIO 2013 - Favorire l'insediamento di nuove imprese, rilanciare gli investimenti per salvaguardare l'occupazione, utilizzare gli strumenti promozionali delle attività di ricerca innovativa messi a disposizione dalla Regione e dai fondi nazionali e comunitari ed anche Garantire certezza sul fronte degli approvvigionamenti delle materie prime necessarie. Sono questi gli obiettivi sui quali hanno convenuto i partecipanti al ‘Tavolo sullo sviluppo e il rilancio del polo petrolchimico di Ferrara' - del quale fanno parte oltre alla Regione Emilia-Romagna anche le aziende che sono insediate nell'area, Unindustria Ferrara, Comune e Provincia di Ferrara nonché i sindacati di categoria regionali e nazionali - che si è riunito oggi in Regione.

Per monitorare congiuntamente l'andamento dei progetti e favorirne l'attivazione, la Regione riconvocherà il Tavolo, per un nuovo incontro, entro il mese di settembre.

«Oggi abbiamo confermato l'impegno delle istituzioni di attivarsi - ha sottolineato l'assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli - presso il ministero dello Sviluppo economico e quello della Ricerca e università, per sollecitare azioni utili, in un quadro di sistema almeno nazionale, a rilanciare il settore. Ovvero occorre un piano nazionale per il settore della chimica e per sostenere il quadrilatero Porto Marghera, Mantova, Ravenna e Ferrara con un adeguato impegno a rafforzare l'asse della chimica verde».

 

Per il rilancio del Petrolchimico, la ricognizione avviata nelle ultime settimane dal Comune di Ferrara dalla Provincia e dalla Regione Emilia-Romagna ha portato ad individuare alcune concrete possibilità, su cui i partecipanti dell'incontro in viale Aldo Moro, si impegnano a sostenere le condizioni di fattibilità, nell'interesse della competitività del sito e delle stesse aziende presenti.

Basell Poliolefine Italia Srl, a conferma della strategicità del sito ferrarese, ha rimarcato «l'intenzione - si legge nel verbale dell'incontro - di continuare a valorizzare le attività del Centro Ricerche, sui progetti ritenuti aziendalmente a più alto valore aggiunto che motivano la riduzione e rimodulazione, illustrata alle organizzazioni sindacali, dei principali cluster industriali di ricerca, unitamente alla volontà di operare affinché la riduzione occupazionale prevista con l'apertura della procedura di mobilità avvenga anche con strumenti quali la ricollocazione lavorativa interna al sito e l'esodo volontario».

Novamont, società che opera nell'ambito della ‘chimica verde', ha manifestato al Comune di Ferrara «la disponibilità ad allocare nel Polo industriale di Ferrara le proprie attività di Ricerca e sviluppo. Mentre Mossi&Ghisofli, importante gruppo italiano leader nella produzione di plastiche, sta valutando le condizioni «per insediare nel Polo di Ferrara una bioraffineria in grado di utilizzare materie prime vegetali».

Aster, agenzia di sviluppo della Regione Emilia Romagna, ha identificato possibili nuove attività per produrre materiali plastici utilizzando cascami del sistema agroindustriale, anche attraverso lo sviluppo del progetto denominato ‘Green lab valley', messo a punto da ricercatori dell'Università di Ferrara e Bologna, riguardante nuove tecniche per la sperimentazione nella produzione di plastica biodegradabile e compostabile.

Il Comune e la Provincia di Ferrara e la Regione Emilia-Romagna sono impegnate a proseguire con la massima sollecitudine gli approfondimenti tecnici, unitamente alle imprese coinsediate, per condividere e sostenere nuove attività e dare concretezza ai possibili nuovi insediamenti. Inoltre il Comune di Ferrara ha promosso un coordinamento tra le città che ospitano attività chimica sui propri territori, attorno alle necessità di rappresentare, in un disegno che riguarda la chimica rimasta in Italia e quella che si vuole favorire, le esigenze di sostegno a questo comparto che ha portato alla richiesta congiunta di attivazione dell'osservatorio nazionale della chimica, ed alla richiesta convocazione di un tavolo sulle politiche di settore.

 

(Comunicato a cura della Regione Emilia Romagna)