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MAPPA DEL PRIMARO - Esposizione nella chiesa di Marrara dal 26 al 28 luglio

In mostra ricordi legati al Po di Primaro

24-07-2013 / Giorno per giorno

 

Sarà un viaggio tra storia, fotografie, ricordi, cartoline e documenti storici quello proposto dalla mostra dedicata ai territori del Po di Primaro, che sarà inaugurata venerdì 26 luglio alle 21 nella chiesa di San Giacomo a Marrara. L’esposizione, che rimarrà aperta al pubblico per tutta la durata della festa patronale della frazione dal 26 al 28 luglio prossimi, è stata organizzata con la collaborazione del parroco e dei cittadini marraresi e rientra nel progetto promosso dal Museo di Storia naturale di Ferrara per la realizzazione di una mappa di comunità mirata al recupero e alla valorizzazione dei luoghi attraversati dal corso d'acqua.
Il progetto vede l'attiva collaborazione di cittadini provenienti da molte delle frazioni comunali situate lungo il fiume, un tempo gloriosa via di comunicazione fra la città di Ferrara e il mare Adriatico. Il Po di Primaro è ora un'importante risorsa idraulica ed è incluso in un sito Natura 2000, riconosciuto a livello europeo per la tutela della biodiversità.

 

Tutte le notizie sul progetto complessivo alla pagina 'La mappa del Primaro'.


LA SCHEDA a cura del Museo di Storia naturale

Il Po di Primaro fu in età medievale una delle principali ramificazioni deltizie del Po. Proprio nel punto in cui si biforcava dal Po di Volano sorsero, tra il VI e l'VIII secolo, i primi insediamenti da cui prese sviluppo la città di Ferrara, in virtù degli intensi scambi commerciali che questo ramo fluviale consentiva fra le città costiere dell'Adriatico, in primo luogo Ravenna, e l'interno della pianura. Complesse vicende geomorfologiche e interventi umani ne ridussero però gradualmente la navigabilità a partire dal XII secolo. Attualmente, il tratto che da Ferrara corre verso sud, fino al Reno, è un bacino praticamente chiuso, che riceve acqua dal Po di Volano e dai terreni agricoli che attraversa.
Lungo le sue sponde però si svilupparono nei secoli numerosi centri abitati, alcuni di notevole importanza economica. Nel 2006, la Regione Emilia-Romagna ha incluso il suo alveo in una Zona di Protezione Speciale per gli uccelli.
Il museo di Storia Naturale ha promosso un progetto, iniziato nel marzo di quest'anno, per la realizzazione di una mappa di comunità (antropologica) per il recupero e la valorizzazione dei luoghi attraversati dal corso d'acqua. Le mappe di comunità sono strumenti attraverso i quali i cittadini di un determinato luogo esprimono su un supporto concreto il modo in cui loro stessi percepiscono il territorio in cui vivono, recuperando immagini, ricordi, tradizioni, esperienze che costituiscono l'identità della comunità e che intendono preservare o recuperare per trasmetterli alle generazioni future.
La mappa del Po di Primaro si baserà sulle informazioni, le fotografie, le tradizioni che i cittadini residenti vorranno recuperare e condividere, per far emergere il patrimonio storico, ambientale, tradizionale custodito in quei luoghi e metterlo a disposizione delle future generazioni: una mappa del passato e del presente per la costruzione condivisa del futuro, nel rispetto delle peculiarità locali e della biodiversità.

 

Immagini scaricabili:

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