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PRESENTAZIONE MUSICALE - Venerdì 20 settembre alle 18 alla Caffetteria del Castello

‘L'anarchia della ragione': da Leonardo Veronesi un disco che fa riflettere e divertire

17-09-2013 / Giorno per giorno

(Comunicato a cura degli organizzatori)

 

Dopo l'uscita su iTunes, nei maggiori portali digitali e nei negozi di dischi, il nuovo lavoro di Leonardo Veronesi "L'anarchia della ragione" (pubblicato con l'etichetta Jaywork di Paolo Martorana e prodotto con Nicola Scarpante) sarà ufficialmente presentato alla stampa e al pubblico per "La Feltrinelli" venerdì 20 settembre 2013 alle 18 alla Caffetteria Castello Estense di Ferrara. L'iniziativa, patrocinata dal Comune e dalla Provincia di Ferrara, prevede diversi momenti che rappresentano le varie facce di cui è composto il progetto L'anarchia della ragione. Sarà proposto in anteprima l'ultimo videoclip "Fantasmi" montato dal video-maker Simone Marchi e verrà riproposto il videoclip "Da domani" di Alessandro Ferri legato ad una iniziativa benefica voluta dalla Banca Cassa Padana sede di Ferrara insieme alla Onlus "I Frutti dell'Albero".
All'incontro interverrà lo scrittore e musicista Gianluca Morozzi che converserà con l'autore in una sorta di "cantachiacchierata" per spiegare contenuti e brani dell'album che saranno proposti in versione acustica da Veronesi accompagnato da Valentino Fuschini alla chitarra ed Enrica Bolognesi ai cori.
L'album, di cui sono stati proposti alcun brani live alle rassegne estive Rock Circus e Music Park incontrando un grande gradimento di pubblico, è arrangiato da Nicola Scarpante, Leonardo Veronesi, Andrea Polidori, Paolo Valli e mixato da Davide Viviani.

 

Dopo gli album "Uno" (2008) e "Domandario" (2011) Veronesi ritorna sulla scena musicale con un album che segna una tappa molto importante nel suo percorso artistico. Alla base del progetto c'è il tentativo di ricercare un linguaggio nuovo ed uno stile più personale, fondendo elementi del linguaggio poetico, tecnico e giornalistico. C'è un avvicinamento ad aspetti più emozionali ed infine la volontà di allontanarsi dal rock esterofilo e di concentrarsi più sulle radici musicali nazionali. L'album parte con "L'anarchia della ragione" dove si analizza il concetto di ragione in relazione alle regole e all'intelligenza delle persone. Tutti possono avere ragione: un assassino che uccide giustifica a suo modo quello che fa, un operatore finanziario giustifica la sua speculazione a danno dei più deboli, un industriale che non provvede a tutelare l'ambiente a discapito della salute dei cittadini giustifica la sua scelta, un politico giustifica il distacco dai problemi quotidiani dei cittadini, un fanatico religioso giustifica la guerra santa, il capoufficio senza scrupoli giustifica un'ingiustizia verso un collega dicendo che lo deve fare perché "tiene" famiglia preferendo la linea "ad ogni costo" pur di mantenere il posto di lavoro. Una consapevolezza di un'Italia in cui il rapporto tra regole, cittadino e senso civico è tragico e ipocrita, le regole si vogliono cambiare a proprio piacimento. Una via d'uscita? Forse un'anarchia regolamentata della ragione.
Gli altri brani sono "Il portacenere" che nasce da un episodio accaduto all'autore diversi anni fa davanti ad un direttore artistico che all'ennesimo ascolto del provino, si spazientisce ed esclama: "Possibile che voi autori scriviate sempre di amore e vita, ma perché non parlate che ne so.." ed indicando il portacenere sulla scrivania, "magari di un portacenere!". L'autore è rimasto colpito negli anni da questa esclamazione, e recentemente ha scritto questa canzone che parla di un portacenere che non vuole più stare in un ufficio grigio, ma per un giorno vorrebbe essere un vaso per i fiori di una casa in campagna.
Poi c'è una canzone che parla de "Il vicino" in modo ironico e vagamente cabarettistico, che pare non abbia mai problemi, sempre sorridente e con tante occasioni a portata di mano.
"Il faccendiere", personaggio fantomatico di cui tutti parlano in modo abituale specie in televisione, ma in realtà che cosa fa un faccendiere? Fa le faccende?
"La multa" analizza da una parte in tono ironico il metodo di punire attraverso la multa il cittadino e cerca di capire se effettivamente sia l'unico sistema per educare a non commettere infrazioni, dall'altra parte lo stato d'animo ed il senso di onnipotenza di chi le fa le multe.
"Segreti" cerca di analizzare i vari tipi di segreti che ognuno di noi custodisce gelosamente, dalle stupidaggini alle cose gravi.
"L'equivoco" è uno pseudo ragtime dove si dice allegramente che di fronte ad un equivoco si può sicuramente chiarire sperando possa bastare.
"Fantasmi" parla su un ritmo reagge delle nostre paure che spesso ritornano come dei fantasmi anche se siamo cambiati nel tempo.
"Da domani" primo estratto che affronta il tema del rimandare su una musica spensierata.
"Questo amore" parla appunto di amore in modo non convenzionale, mentre "Immagini" è uno pseudo funky che affronta il tema dell'immagine e della superficialità.
Infine "Mina vagante" è un brano dance spiazzante che modifica improvvisamente il sound dell'album, in cui si parla delle persone che cambiano idea molto velocemente, a volte senza averne di proprie.
Gli arrangiamenti cercano di essere raffinati senza far perdere l'immediatezza delle musiche. Un disco che fa pensare e divertire allo stesso tempo.

 

Leonardo Veronesi nei primi anni novanta ha frequentato il White Studio di Ferrara di Davide Romani, bassista in quegli anni molto noto anche come strumentista e arrangiatore. Grazie a Romani ed in particolare ad Alfredo Soriani che lo seguirà come produttore per alcuni anni, conosce Adriano Celentano per il quale Romani ha realizzato un paio di album e collabora come assistente. L'incontro con Celentano e il periodo formativo al White Studio sono stati determinanti.
Nel frattempo inizia una lunga gavetta come cantante di diverse cover band come i Sanepitemo, Codice Rosso, Kamasutra con cui ha girato l'Italia esibendosi nei locali.
A fine anni 90 attraverso il produttore Roberto Casini esce il suo primo singolo "Io ci sto" per la Polygram, la sigla televisiva (altro singolo) per Match Music "Niente sesso" e una canzone per un gruppo emergente Rimini Nord dal titolo "Nostalgia di te".
I compagni di viaggio nella musica sono da sempre Valentino Fuschini, Paolo Martorana, Paolo Valli, Andrea Polidori, Beppe di Marco, Mario Manfredini, Stefano Peretto, alcuni di questi musicisti molto conosciuti nel panorama musicale italiano.
La sua versatilità lo porta a spaziare in vari campi. Contemporaneamente alla sua attività di autore alterna esibizioni live alla composizione di brani anche per altri artisti. Ha prodotto e scritto insieme a Paolo Martorana un disco per il mimo Mr. Lui che lavora con Fiorello; ha scritto 4 brani del cd di esordio di Frank Nelli compreso il singolo "Forse", (attualmente sta lavorando al secondo album) e un brano "Allora via" singolo di esordio di Simone Sulis. Si è cimentato in sigle di trasmissioni televisive. Ha partecipato al 53° Zecchino d'oro come autore con il brano "I Suoni delle Cose", ed è arrivato al terzo posto al 55° Zecchino d'Oro con il brano "Il Blues del Manichino" del quale è stata registrata anche la versione spagnola interpretata da Carmen Aranda che sta avendo molto successo in Spagna. "L'anarchia della ragione" raccoglie tutte tracce inedite, un progetto molto ardito in un momento discografico piatto in cui anche i gruppi più famosi pubblicano cover per non rischiare insuccessi.


Gianluca Morozzi vive a Bologna. Dopo gli esordi ha raggiunto il grande pubblico grazie al romanzo Blackout, un thriller interamente ambientato all'interno di un ascensore. Oltre ai romanzi già pubblicati, ha all'attivo numerosi racconti, inseriti in diverse antologie. Nella sua produzione sono frequenti i riferimenti alle esperienze personali, in particolare quelle inerenti la fede calcistica per il Bologna FC e - soprattutto - la musica. È il chitarrista degli Street Legal, una tribute band che omaggia Bob Dylan. Ha suonato nel cd "Deviazioni", tributo a Vasco Rossi pubblicato in allegato al Mucchio Extra, realizzando con Andrea Parodi il brano "Brava". Ha scritto "L'Emilia o la dura legge della musica" un saggio molto interessante che parla del perché ci sia un fiorire di così tanta musica in Emilia Romagna.

 

Immagini scaricabili:

Copertina Anarchia della ragione.jpg Invito Anarchia della ragione.jpg